Svizzera Turismo spinge verso un’offerta per 365 giorni all’anno. C’è chi decide di rischiare. Il presidente di hotelleriesuisse Ticino: «L’autunno farà sempre più la differenza»
ASCONA – «Quanti di voi vorrebbero avere una stanza d'albergo per un intero mese, come solo i milionari potevano permettersi ai tempi del Plaza di New York sulla Fifth Avenue?» È il lancio della singolare iniziativa promossa dall’albergatore asconese Christian Witzig. Il suo hotel solitamente avrebbe chiuso a fine ottobre. Quest’anno, la svolta. Si apre anche a novembre. E i clienti che già in passato hanno dormito almeno una notte nel suo albergo, possono beneficiare di un’offerta singolare: tutto il mese a soli 500 franchi. Inclusi il parcheggio, una consumazione gratuita e altri servizi. «Voglio rischiare – ammette Witzig – Ascona in autunno e in inverno si spegne. Muore. Non è giusto. La nostra regione è bellissima anche in questo periodo».
Non è una svendita – Un modo per certi versi folle di accogliere l’appello di Svizzera Turismo. A livello nazionale, infatti, si sta spingendo parecchio il turismo “fuori stagione”. «Intendiamoci, non sto svendendo il mio hotel – precisa Witzig – e nemmeno cercando di svalutare il mercato. Vorrei solo che il turista possa avere un “pied a terre” in Ticino anche nel mese di novembre. Io offro stanze a cinquecento franchi. Ci sarà chi le usa magari solo per un weekend. Poi se c’è il pensionato che può stare anche 25-30 giorni ben venga».
Stop ai periodi morti – Nella Svizzera italiana, e più in generale anche nel resto della Confederazione, si va sempre più verso un turismo per dodici mesi all’anno. «Questo è il futuro – sostiene Lorenzo Pianezzi, presidente di hotelleriesuisse Ticino – sempre più alberghi stanno studiando soluzioni anche per quelli che fino a poco tempo fa venivano definiti periodi morti. Per ora sono ancora pochi gli alberghi stagionali che hanno osato prolungare l’apertura. Però notiamo che quelli solitamente aperti anche in inverno si stanno sempre più sbizzarrendo in offerte particolari. Dal benessere all’organizzazione di eventi per le aziende».
Anche gli altri devono collaborare – Fondamentale, in tal senso, il concetto di “pacchetto”. Pianezzi è chiaro. «Bisogna creare qualcosa che dimostri al turista quanto valga la pena renderci visita anche in autunno e in inverno. Per questo trovo che sia importante la collaborazione di altri partner sul territorio. Dai musei a chi si occupa dello svago. Ad esempio, mi piacerebbe che alcune funicolari di montagna non chiudessero tanto prematuramente. Sempre di più il turismo ticinese potrà fare la differenza nel “fuori stagione”. E a tal proposito, è importante che gli alberghi abbiano consulenti in gamba, capaci di essere innovativi».
Un’idea “all’americana” – Ad Ascona, l’iniziativa di Witzig sta raccogliendo un tiepido riscontro. «Per ora si è annunciato qualche cliente. Ma io insisto. Ci credo. Al momento abbiamo un numero limitato di posti dedicati a questa iniziativa. La mia è un’idea “all’americana”. Ford, Rockeffeler, J.P. Morgan, Edison, Vandervault... Avevano tutti la loro stanza, non dovevano riservare, annunciavano il loro arrivo e la loro camera era pronta ad accoglierli. Ho pensato di riservare questo privilegio ai clienti del mio hotel. Il concetto è che il Ticino ti aspetta a novembre, quando vuoi. Le porte del nostro albergo saranno sempre aperte per te, per il tuo benessere, per la tua tranquillità».