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BELLINZONA«Il Lugano non ha mai amato il Team Ticino»

09.11.18 - 11:12
Caos nel calcio giovanile. Ora interviene anche Dario Zanetti, ex dirigente granata ed ex segretario della struttura che dovrebbe garantire la formazione dei talenti nella Svizzera italiana
Tipress
«Il Lugano non ha mai amato il Team Ticino»
Caos nel calcio giovanile. Ora interviene anche Dario Zanetti, ex dirigente granata ed ex segretario della struttura che dovrebbe garantire la formazione dei talenti nella Svizzera italiana

BELLINZONA – «Il Lugano non ha mai amato il Team Ticino. Però ai bianconeri ha sempre fatto comodo. In modo da avere uno “sconto” quando si trattava di pagare la licenza». Così la pensa Dario Zanetti, 78 anni, ex dirigente del Bellinzona calcio ed ex segretario, appunto, dell’organismo che dovrebbe assicurare la formazione dei giovani talenti nella Svizzera italiana. Le tensioni emerse di prepotenza in occasione dell’assemblea in programma nella serata di ieri a Giubiasco l’hanno infastidito. E non poco. «Ricordo gli inizi dell’avventura – dice –. Qualche tensione coi bianconeri c’è sempre stata. Solo che prima veniva appianata abbastanza facilmente. Quando c’era Enrico Preziosi alla testa del club, mandavano alle sedute anche l’avvocato».

Zanetti punta il dito contro Angelo Renzetti, attuale numero uno del Lugano. «Con lui i problemi sono aumentati. Ora è subentrato pure il suo collaboratore russo, Leonid Novoselskiy». Un uomo che vorrebbe iniziare a formare i talenti già in tenerissima età. Facendo loro disputare tornei di caratura internazionale. «Ovviamente – sostiene Zanetti – questo signore ha il diritto di pensarla come vuole. Però avrebbe potuto chiedere un’autorizzazione all’Associazione Svizzea di Football (ASF), naturalmente nei rispetti dei regolamenti vigenti. Forse non l’avrebbe, comunque, avuta. Ma probabilmente non si sarebbe giunti a questo punto».

Il 78enne bellinzonese è preoccupato soprattutto per un aspetto. «Quanto durerà la voglia d’investire da parte di Novoselskiy? Il Team Ticino, così come è concepito oggi, dà comunque delle garanzie. Con il nuovo concetto ipotizzato dal Lugano, che garanzie avremmo? Io penso anche che se ne sia parlato troppo sui media, anziché discutere a tavolino da persone adulte».

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