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BELLINZONAGuardate questa banda: sono "senza tetto" e si giocano il mondiale

09.11.18 - 18:01
Domenica la nazionale svizzera di calcio da strada, in ritiro nei pressi di Basilea, partirà per il Messico. Della spedizione fa parte anche il ticinese Cedric Jelmini. Ecco la gallery
Guardate questa banda: sono "senza tetto" e si giocano il mondiale
Domenica la nazionale svizzera di calcio da strada, in ritiro nei pressi di Basilea, partirà per il Messico. Della spedizione fa parte anche il ticinese Cedric Jelmini. Ecco la gallery

BELLINZONA/ PRATTELN – Destinazione Messico. È nel Paese centroamericano che, dal 13 al 18 novembre, si disputerà la sedicesima edizione della Homeless World Cup. Letteralmente, la coppa del mondo (di calcio da strada) per i "senza tetto". Valigie pronte anche per la nazionale svizzera, di cui fa parte il 48enne di Bellinzona Cedric Jelmini. «Attualmente siamo in ritiro a Pratteln, nei pressi di Basilea – racconta al telefono –. C'è un grande entusiasmo nel gruppo. Domenica partiremo per il Messico, sarà una grande avventura». 

Persone che vivono un disagio – In Svizzera di "senza tetto", intesi come persone costrette a viverre da barboni, ce ne sono pochi. Questo particolare tipo di calcio da strada, tuttavia, unisce persone disagiate nel senso più ampio del termine. Cedric, ad esempio, è un uomo che una casa ce l'ha sempre avuta. Ma che a un certo punto della sua vita ha incontrato difficoltà di carattere sociale. Dalla disoccupazione alla depressione. «Il periodo buio, tuttavia, è alle spalle – ammette con orgoglio –. Mi sto piano piano riprendendo. Un ruolo determinante nella mia rinascita l'ha avuto proprio il calcetto da strada».

Fieri della maglia – Originario della Corea del Sud, Cedric si sente svizzero a tutti gli effetti. «E sono fiero di vestire la maglia rossocrociata. Nella maniera più assoluta. In questo momento provo una grande emozione». Cedric è l'unico ticinese della spedizione, che conta una decina di giocatori, provenienti da ogni parte della Svizzera. «Ho conosciuto ragazzi con storie tristi, ma spinti dalla gioia di giocare al pallone. Il ritiro di Pratteln ci ha compattati ancora di più. Andiamo in Messico per fare un buon risultato».    

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