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CANTONERaccolta dell’umido, OKKIO si rivolge al Governo

05.11.18 - 11:10
L’osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti non condivide quanto comunicato dall’Ufficio del veterinario cantonale: «Così è impensabile la raccolta di provenienza domestica»
TiPress - foto d'archivio
Raccolta dell’umido, OKKIO si rivolge al Governo
L’osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti non condivide quanto comunicato dall’Ufficio del veterinario cantonale: «Così è impensabile la raccolta di provenienza domestica»

BELLINZONA - L’Ufficio del veterinario cantonale ha recentemente risposto alla richiesta di informazioni da parte di alcuni comuni riguardo all’offerta di un servizio di raccolta dell’umido negli ecocentri. Condizioni che OKKIO - l’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti - non condivide totalmente, in quanto «a causa degli elevati costi per la loro realizzazione/implementazione, rendono difficoltosa l’attuazione della raccolta dell’umido di provenienza domestica».

OKKIO ha quindi deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato con una petizione, per capire se la direttiva del veterinario cantonale ha carattere vincolante o possono esserci degli «adeguamenti ragionevoli» per rendere attuabile la raccolta e lo smaltimento ecologico degli scarti da cucina.

L’Osservatorio nello specifico chiede al Governo «che sia cercato un giusto compromesso con il Veterinario cantonale in modo che, nel rispetto delle esigenze di igiene, sia ancora economicamente possibile il trattamento ecologico dell’umido domestico».

Ecco le sei domande trasmette al Consiglio di Stato:

1. Il CdS è al corrente della comunicazione in questione?
2. Vi è stato un coinvolgimento dell’URSI (Ufficio rifiuti e siti inquinati), nell’allestimento della citata direttiva del veterinario cantonale ai Comuni?
3. L’OESA Ordinanza concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale è vincolante anche per gli scarti privati da cucina?
4. La direttiva del veterinario cantonale ha carattere vincolante o possono esserci degli adeguamenti ragionevoli per rendere attuabile anche in Ticino la raccolta e lo smaltimento ecologico degli scarti da cucina?
5. se tutti i Comuni chiedessero l'autorizzazione al Veterinario Cantonale, su cosa verterebbe la domanda? (ricordiamo che si tratta semplicemente di tenere negli ecocentri, di regola organizzati con orari di apertura limitati e sorvegliati, alcuni bidoni carrellati chiusi in cui riversare gli scarti da cucina delle economie domestiche).
6. Il Veterinario cantonale sarebbe in grado di rispondere in tempi certi a tutte le domanda di autorizzazione?

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COMMENTI
 

sedelin 5 anni fa su tio
cosa c'entra il veterinario con gli scarti VEGETALI? in italia l'umido viene raccolto e riciclato da anni... io ho la fortuna di avere un vicino che ha l'orto e il bidone del compostaggio. oltr'alpe molti comuni mettono a disposizione recipienti chiusi per depositarvi gli scarti vegetali: in ticino? é possibile, basta volere!

siska 5 anni fa su tio
Ci sono pure scellerati che buttano catini di plastica nei container non parliamo poi "dell'umido" che proviene da certuni ristoranti quelli che non vogliono comportarsi come ci si dovrebbe comportare in base a delle leggi che vietano di gettare scarti da cucina direttamente nei container pubblici e io pago!!!!!

tip75 5 anni fa su tio
certo che stiamo impazzendo, tra poco avremo bisogno di un giorno di libero da dedicare a separare e buttare i rifiuti...
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