Nonostante diversi casi emersi negli scorsi anni, nessuna segnalazione dal Ticino
BELLINZONA - Sono novantacinque gli insegnanti che si trovano sulla lista nera della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione. E nella maggior parte dei casi sono colpevoli di un reato a sfondo sessuale. Nonostante i diversi episodi emersi negli scorsi anni nel nostro cantone, nessuna segnalazione è però giunta dal Ticino. Lo riferisce l’odierna edizione della Sonntagszeitung, che per la prima volta ha avuto accesso a una versione anonimizzata della lista. L’elenco esiste dal 2004 e ha lo scopo di registrare i docenti a cui è stata ritirata - per vari motivi - l’autorizzazione di insegnare. Perlopiù, come detto, si tratta comunque di abusi sessuali.
Il domenicale fornisce dunque un elenco di casi che in Ticino sono emersi dopo il 2015, sottolineando che però sulla lista non è presente nessuno degli insegnanti in questione. Lo stesso vale per il Canton Vaud. Le segnalazioni dovrebbero giungere direttamente dal Dipartimento dell’educazione, ma determinati cantoni non partecipano alla compilazione della lista nera. Anche soltanto per il fatto, come spiegano per esempio le autorità vodesi, che nel cantone non esiste un’autorizzazione all’insegnamento. I dipartimenti di Ticino e Vaud, interpellati dalla Sonntagszeitung, sottolineano comunque che un candidato insegnante deve sempre presentare l’estratto del casellario giudiziale.
Un docente condannato in Ticino ha tuttavia la possibilità di candidarsi per un posto vacante anche in un altro cantone. E in tal caso il suo nome non figurerebbe sulla lista nera. Proprio per questo Beat Zemp, presidente dell’associazione degli insegnanti svizzero-tedeschi, sottolinea che questo strumento può funzionare soltanto «se vi partecipano tutti i cantoni».