L’UAE esprime apprezzamento per la volontà di realizzare un progetto alternativo e ricorda: «Il cittadino-artigiano e anche votante ed elettore»
LUGANO - La trattanda LIA (Legge sulle imprese artigianali) non figurava tra le trattande neppure nell’ultimo ordine del giorno del Gran Consiglio. Una dimostrazione - secondo l’Unione associazioni dell’edilizia (UAE) - della volontà di «analizzare con maggiore attenzione le criticità» a scapito di una «abrogazione prua e semplice».
L’UAE ha inoltre deciso di «esternare un personale apprezzamento di merito riferito all’atteggiamento di principali partiti politici in merito alla LIA:
- PLR sostanzialmente ha sempre sostenuto la LIA fin dal principio
- PPD dopo una prima fuga in avanti, sembra che siano stati capiti gli aspetti positivi della LIA
- PS nonostante venga discusso, indirettamente, di salvaguardia dei posti di lavoro e di salari minimi, invece di sostenere uno strumento concreto finalizzato proprio a raggiungere tali obiettivi si preferisce profetizzare sui massimi sistemi
- LEGA il sano “prima-nostrismo” deve fare i conti con “ul cadreghin” (come amava chiamarlo il Nano) e quindi si preferisce optare, paradossalmente, per l’abrogazione della LIA
- UDC ha dimostrato sostegno a questo importante cambiamento di paradigma».
Dopo avere espresso il "personale" punto di vista, l'UAE precisa: «In considerazione del fatto che il cittadino-artigiano – oltre ad essere formatore, datore di lavoro e contribuente –
è anche votante ed elettore, riteniamo di non dover aggiungere altro».