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CANTONEEpisodio di nonnismo a Emmen, «siano adottati i giusti provvedimenti disciplinari»

17.10.18 - 20:15
La Società degli ufficiali delle Forze aeree della Svizzera Italiana ha preso posizione esprimendo un fermo giudizio di condanna
Episodio di nonnismo a Emmen, «siano adottati i giusti provvedimenti disciplinari»
La Società degli ufficiali delle Forze aeree della Svizzera Italiana ha preso posizione esprimendo un fermo giudizio di condanna

BELLINZONA - La Società degli ufficiali delle Forze aeree della Svizzera Italiana ha voluto esprimere un fermo giudizio di condanna nei confronti dei fatti riportati in questi giorni sugli episodi di nonnismo presso la scuola reclute di Emmen, di cui sono state vittime alcune reclute ticinesi. «Quanto riportato - si può leggere in ua nota - non solo è increscioso ma profondamente contrario allo spirito, ai valori e agli obiettivi del nostro esercito di milizia: rispetto, cameratismo, disciplina e impegno».

È stato sottolineato che le Forze aeree, nella loro organizzazione di truppa federale e non cantonale, sono un fiore alll'occhiello di quello che dovrebbe essere l'esercito svizzero: ovvero uno degli strumenti di garanzia della coesione nazionale. «Nessuno dei nostri affiliati, nei loro lunghi anni di servizio, ha mai assistito ad episodi di tale gravità; questi episodi non possono essere minimamente tollerati e l’esercito deve impegnarsi nel modo più assoluto affinché non abbiano a ripetersi».

«Episodi come questo gettano un’ombra sul nostro esercito, sui suoi quadri e sul suo funzionamento e riteniamo necessario condannare fermamente questo vergognoso episodio di violenza, confidando che si tratti di un caso isolato, frutto dell’iniziativa di singoli. Siamo convinti che non rispecchi il pensiero della maggior parte dei militi che stanno svolgendo la scuola reclute presso la DCA. Confidiamo nella giustizia militare e nel loro operato, affinché episodi come questo non si ripetano mai più e che per gli autori di questa vergognosa “punizione corporale” siano adottati i giusti provvedimenti disciplinari».

La Società degli ufficiali delle Forze aeree della Svizzera Italiana esprime la più sincera vicinanza alla recluta ticinese coinvolta. «Desideriamo sottolineare - così si conclude la nota - che la nostra associazione si sta muovendo anche per tramite dei canali ufficiali militari per difendere l’integrità dei nostri militi ticinesi».

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