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CANTONEPolveri fini, ecco le precauzioni da adottare

17.10.18 - 10:53
In autunno e inverno i limiti di legge per quanto riguarda le PM10 vengono superati più frequentemente. Il Dipartimento del territorio: «Ecco alcuni provvedimenti per limitare le emissioni»
DT
Polveri fini, ecco le precauzioni da adottare
In autunno e inverno i limiti di legge per quanto riguarda le PM10 vengono superati più frequentemente. Il Dipartimento del territorio: «Ecco alcuni provvedimenti per limitare le emissioni»

BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio - per adempiere ai suoi compiti di prevenzione e d’informazione - raccomanda alla popolazione alcuni provvedimenti per limitare le emissioni di polveri fini (PM10). Soprattutto in questo periodo dell'anno.

Le stagioni delle PM10 - Autunno e inverno, infatti, sono stagioni frequentemente caratterizzate da situazioni di stabilità atmosferica e d’inversione termica (temperature in montagna superiori a quelle nel fondovalle). Inoltre, il carico supplementare d’inquinanti causato da chi accende i riscaldamenti va ad aggiungersi a quello originato durante tutto l’anno da altre fonti, principalmente il traffico e il settore industriale. «Per questi motivi - sottolinea il DT in un comunicato - si possono verificare aumenti delle medie giornaliere di PM10 nell’aria oltre il limite di legge, fissato a 50 microgrammi per metro cubo dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico».

Energia e riscaldamento - Il Dipartimento dà alcuni semplici "trucchi" per limitare le emissioni di polveri fini. «In casa le temperature vanno ridotte a 18° nelle stanze da letto e 19°-21° nelle stanze, soprattutto se gli impianti sono alimentati da combustibili fossili». Per quanto riguarda quelli a legna, invece, è di fondamentale importanza utilizzare «legname secco» e «gestire correttamente» il focolare utilizzando il metodo d'accensione dall'alto (vedi video esplicativo). Durante i periodi con elevate concentrazioni di PM10, gli utilizzatori di stufe e caminetti (riscaldamenti secondari) possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria «rinunciando al loro utilizzo o perlomeno limitando l’uso di combustibile».

Veicoli - Il Dipartimento, per quanto riguarda gli spostamenti, consiglia a tutti i cittadini di scegliere il trasporto pubblico - laddove è chiaramente possibile - in alternativa al veicolo privato. «È possibile anche andare a piedi o in bicicletta se i tratti da percorrere sono brevi. Se è invece necessario utilizzare un mezzo privato o, si può scegliere di condividere i viaggi; infine, uno stile di guida moderato aiuta a ridurre le particelle prodotte dalle frenate, così come il sollevamento delle polveri dalla carreggiata».

Dove informarsi? 

• “airCHeck”, l’applicazione gratuita per Smartphone che permette la consultazione in tempo reale dei principali inquinanti atmosferici in ogni punto del territorio svizzero

• La pagina www.ti.ch/oasi  permette di accedere direttamente ai dati sulla qualità dell'aria, come pure al bollettino sull'inquinamento atmosferico con i grafici delle concentrazioni di PM10 registrate negli ultimi sette giorni. Le pagine www.ti.ch/aria (a livello ticinese) e www.polveri-sottili.ch (a livello svizzero) approfondiscono il tema dello smog invernale

• I collegamenti radiofonici riprendono da gennaio 2019, ogni lunedì su RSI Rete 1 verso le 12.55. Il bollettino aggiorna sullo stato delle concentrazioni di PM10 della settimana precedente e presenta una previsione per i giorni seguenti; sempre su Rete 1 vengono diramate giornalmente le concentrazioni delle stazioni di misura dove si registrano dei superamenti del limite di legge.

 

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COMMENTI
 

Nmemo 5 anni fa su tio
Il DT-SPAA non ha ancora provveduto a colmare la lacuna legislativa di applicazione dell’ordinanza federale (OIAt) in materia di controllo delle immissioni. Ora, con oltre 10 anni di ritardo rispetto al canton Zurigo, dove dopo 15 minuti d’immissioni eccessive di fumo scattano le sanzioni amministrative secondo una semplice ma puntuale valutazione visiva delle immissioni, il DT-SPAA continua con palliativi, nell’anno elettorale, prestando attenzione alle raccomandazioni del mago Otelma.

leopoldo 5 anni fa su tio
bellinzona ne è l'esempio 3 ore per attraversare la citta è caos dovuto ai pochi lavori stradali iniziati e mai finiti.semafori accesi di notte che ti fanno aspettare anche 3 minuti prima del verde anche con strade vuote.bus che girano vuoti per tutta la città.è questo il vostro esempio

demon631 5 anni fa su tio
Frontalieri ???? uno per auto ??????

siska 5 anni fa su tio
Non sono solo i frontalieri che inquinano ma i tantissimi residenti che vivono praticamente in auto ma non solo per recarsi al lavoro (é normale usare l'auto se abiti fuori zona) ma la usano come casa ambulante. Le auto, se le si osservano bene, sono casette mobili.

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a siska
E che auto!!!!! li vedi coi SUV, sportive, grosse ammiraglie con motori di grossa cilindrati e consumi elevati!!!!

siska 5 anni fa su tio
..siamo oltre la frutta, quando un popolo, quello svizzero, accetta di farsi "rubare" dai 500.- ai 600.- al mese di cassa malati non c'é da aspettarsi più nulla anzi c'é da aspettarsi la ghigliottina popolare fra poco.

Bandito976 5 anni fa su tio
D'accordo, ma come la mettiamo con l'inquinamento importato?

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
mettiamo un muro alto fino al cielo? :-)

beta 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Documenti, controllo approfondito, cercare a tutti i costi un cavillo e ...... multare ? HA, HA, HA, HA,

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Pensa che paradosso, inquinamento importato da auto che hanno fatto il pieno in Svizzera!!!!
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