Le autorità spingono i mezzi pubblici. Ma il posto auto va scelto con attenzione prima di salire sul treno. Ecco quanto ha sborsato un ticinese posteggiando la vettura nel parking “sbagliato”
LUGANO – Per motivi di lavoro ha lasciato l’auto in un posteggio nei pressi della stazione di Lugano alle 7 di mattina, per poi recuperarla alle 22. «Dovevo andare in treno oltre Gottardo» racconta il nostro interlocutore. Al suo rientro gli è toccato sborsare ben 43 franchi. Prezzi da brivido al parcheggio ex Pestalozzi di Besso. E non è che nel posteggio pubblico il costo di una giornaliera sia di tanto inferiore: 32 franchi. «Si fa in fretta a dire di usare i mezzi pubblici – si sfoga il malcapitato – ma queste cifre sono inaccettabili. Se avessi lasciato l’auto in una via adiacente, avrei preso una multa da 40 franchi. E avrei speso meno».
Le dovute distinzioni – Insomma, se un cittadino non fa attenzione, rischia di sborsare cifre astronomiche. Non tutti i posteggi nei pressi delle stazioni sono macchine mangiasoldi. Ci sono posteggi in cui l’auto può essere lasciata tutto il giorno. E altri in cui non conviene assolutamente. Basterebbe sapere scegliere con oculatezza. Cosa che il cittadino non sempre sa fare.
Lugano in prima linea – Cronache da un Ticino che vuole puntare a tutti i costi sui mezzi pubblici. Lugano, con un piano viario che scoraggia gli automobilisti a recarsi in centro e con la soppressione continua di posteggi gratuiti, è in prima linea in questo processo. Ma se le autorità vogliono davvero invogliare i ticinesi a usare treni e bus, perché non lottano per abbassare i prezzi dei parcheggi in cui lasciare le auto?
Mancano valide alternative all’auto – Michele Bertini, vicesindaco di Lugano e capo Dicastero sicurezza e spazi urbani, è parecchio sensibile alla tematica. «La verità è che città come Lugano si sono adeguate velocemente alle disposizioni del Cantone. Senza però offrire all’utenza valide alternative. A Cornaredo, ad esempio, sono stati soppressi 600 posteggi gratuiti. Oggi è favorito chi ha un abbonamento per i Park & Rail e per i Park & Ride. Chi, invece, ha un’esigenza per un singolo giorno è penalizzato. A meno che non debba fare commissioni veloci, si trova a dovere sborsare cifre alte».
L’abbonamento che (ancora) non conviene – Allo stato attuale delle cose non si può neanche pretendere che tutti sottoscrivano un abbonamento a un parcheggio. Bertini ne è cosciente. «Io abito a Davesco. E raggiungere Lugano senza automobile al momento mi è impossibile. Nella mia stessa situazione si trovano centinaia di altri ticinesi, immagino. Non c’è ancora un’adeguata rete di mezzi pubblici. Mancano le coincidenze».
Un virus che contagia tutto il Ticino – Musica già sentita. In altre località, in altri contesti, in altre circostanze. Il Dipartimento del territorio vuole disincentivare l’uso del mezzo privato. I Comuni lo seguono a ruota. Ma poi, alla fine dei conti, c’è sempre qualcosa che non quadra. «È come un cane che si morde la coda – commenta Bertini – noi dobbiamo applicare determinate impostazioni che arrivano dall’alto, anche dalla Confederazione. Ci rendiamo conto, tuttavia, di essere ancora lontani da una situazione soddisfacente».
La voce del Dipartimento – Da noi contattati, i vertici del Dipartimento del territorio non hanno ritenuto necessario rilasciare dichiarazioni. Ma hanno voluto specificare che il posteggio in questione (quello da 32 franchi al giorno) è di proprietà del Comune di Lugano. Al quale compete pure il relativo tariffario. «Segnaliamo inoltre che l’apposito posteggio P&R messo a disposizione dalle FFS a Lugano ha una tariffa giornaliera massima di 12 franchi (per chi è in possesso di un biglietto ferroviario)» precisa il portavoce del Dipartimento.