L'avvocato Paolo Bernasconi definisce «imbrogliona» un'immagine della campagna per il Sì all'autodeterminazione: «Chiederò alla Pretura di ordinarne la rimozione»
LUGANO - Se volevano farlo sorridere, non ci sono riusciti. Anzi il caso rischia di finire davanti al pretore. Tutto ruota attorno ad un fotomontaggio, o meglio a un accostamento forzato: i sostenitori dell'iniziativa per l'autodeterminazione hanno infatti arruolato l'avvocato Paolo Bernasconi tra i loro testimonial. Peccato che l'ex procuratore pubblico si collochi esattamente nel campo avversario e sia tra i promotori della campagna per il No il prossimo 25 novembre.
«Un'immagine imbrogliona per un'iniziativa imbrogliona» dice Bernasconi, che annuncia: «Andrò in pretura e chiederò la rimozione dal web della fake picture».
L'avvocato si riferisce a una sua foto, in t-shirt, dove lo slogan per il No, "perso un diritto, persi tutti!", viene trasformato in un messaggio per il Sì. E la battuta deve essere sembrata efficace ai politici dell'Udc che da Alain Bühler a Piero Marchesi, sui loro profili social, espongono l'accostamento, definito «imbroglione» da Bernasconi, a mo' di manifesto.
Una prima in assoluto, concordiamo con Paolo! ??? #SIAutodeterminazione pic.twitter.com/VMEl2T1lqi
— Alain Bühler (@Alain_Buehler) October 11, 2018
Questo utilizzo, afferma l'avvocato, «rappresenta una chiara lesione della mia personalità» e cita l'articolo 28 del Codice civile. Aggiungendo: «La loro è un'iniziativa anti-Svizzera. Per cui questa foto fake mi lede come persona, ma anche come ufficiale dell'Esercito Svizzero».
#fake picture #fake initiative #fake democrats #fake swiss #Foto imbrogliona #iniziativa imbrogliona # democrazia imbrogliona # Alain Bühler imbroglione #foto falsa #iniziativa falsa # democrazia falsa #falso Svizzero. pic.twitter.com/kHupK0HjOH
— Paolo Bernasconi (@bernascon8paolo) October 13, 2018