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CANTONEOfficine a Castione, le FFS: «Quanta disinformazione, adesso parliamo noi»

10.10.18 - 15:07
L'ex regia federale smentisce la ricerca di altre aree e snocciola un po' di cifre in termini di posti di lavoro, costi e tempistiche
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Officine a Castione, le FFS: «Quanta disinformazione, adesso parliamo noi»
L'ex regia federale smentisce la ricerca di altre aree e snocciola un po' di cifre in termini di posti di lavoro, costi e tempistiche

LUGANO - Sul nuovo stabilimento industriale FFS in Ticino si sono spesi a fiumi di parole sui vari media. Alcune di queste non sono state ben digerite dall'ex regia federale che ha deciso fare il punto della situazione e replicare a chi avrebbe fatto «disinformazione». 

Perché è necessario un nuovo stabilimento industriale in Ticino?
«Trasferire le attività delle attuali Officine in un nuovo stabilimento tecnologicamente all’avanguardia è una necessità dalla quale non si può prescindere. Questo per motivi tecnici basilari. A partire dalla metà del 2019 sull’asse Nord-Sud circoleranno i nuovi treni GIRUNO, la cui manutenzione è prevista in Ticino. Nell’attuale stabilimento non è possibile adattare i processi alle nuove necessità della manutenzione. L’esempio GIRUNO è in questo senso molto chiaro. I nuovi treni misureranno 202 metri di lunghezza. Le attuali Officine hanno un unico binario adatto a questa lunghezza (220m); questo binario non è predisposto per la manutenzione leggera. Con l’entrata di un solo GIRUNO, tutta l’Officina rimarrebbe bloccata completamente, cosa assolutamente impensabile. A causa dell’alta frequenza per la manutenzione leggera dei modelli Flirt (convogli del traffico regionale) non sarebbe possibile combinare le attività di manutenzione pesante e leggera sul sedime attuale. La stazione di Bellinzona risulterebbe quindi, dal punto di vista della tecnica ferroviaria, parzialmente bloccata, ciò che pure non è accettabile per il buon funzionamento della rete ferroviaria».

A quanto corrisponde l’investimento per il nuovo stabilimento? Come sarà finanziato?
«L’investimento previsto per il nuovo stabilimento industriale è di 360 milioni di franchi finanziati tramite mezzi propri FFS (180 MCHF), il contributo di Cantone e Città (di 120 MCHF da confermare) e il contributo della Confederazione (60 MCHF da confermare). Quale controprestazione a Cantone e Città, le FFS cederanno in proprietà superfici per un totale di circa 45'000 m2».

Che tipo di manutenzione sarà svolta nel nuovo stabilimento industriale?
«Complessivamente nel nuovo stabilimento industriale saranno manutenuti la flotta FLIRT (Traffico regionale) e la flotta per la lunga percorrenza GIRUNO e ETR 610. Per i treni FLIRT (49) e GIRUNO (29 per manutenzione pesante, 15 per manutenzione leggera) si effettuerà sia la manutenzione leggera sia la manutenzione pesante. Per gli ETR 610 (19) unicamente la manutenzione pesante».

Le parole di Andreas Meyer del 2 agosto scorso sono sembrate un ricatto al Ticino. Corrisponde al vero che i tempi per il nuovo stabilimento sono stretti?
«Considerate le tempistiche della messa in servizio dei GIRUNO di cui sopra, risulta quanto mai urgente iniziare la pianificazione di questo nuovo comparto industriale e garantirne al contempo il finanziamento. Questa cosiddetta finestra di opportunità, alla quale si riferiva Andreas Meyer, va quindi presa seriamente in considerazione. Per le FFS è importante che tutto il processo democratico legato al finanziamento del nuovo stabilimento sia concluso entro giugno 2019. Da quel momento le attività di progettazione devono essere intensificate per arrivare all’obiettivo imperativo della messa in esercizio in gennaio del 2026».

Le FFS hanno già valutato soluzioni alternative a Castione-Arbedo?
«No. Quanto affermato su un quotidiano negli scorsi giorni non corrisponde al vero ed è disinformazione allo stato puro; le FFS non hanno sondato alcun tipo di alternativa a Castione-Arbedo, sedime che, ad oggi, resta l’unica opzione concreta e valida».

Perché è stato scelto il sedime di Castione-Arbedo e non quello di Bodio o di Osogna (Lodrino)?
«La scelta del sedime di Castione-Arbedo è stata oggetto di numerose verifiche da parte degli esperti FFS. Sono state prese in esame 7 possibili “nuova località”; grazie a questa verifica sono state identificate 3 possibili localizzazioni: Castione-Arbedo, Bodio e Lodrino. In una seconda fase, per determinare quale dei 3 possibili siti fosse la più idonea, sono stati scelti criteri di valutazione a livello aziendale, ambientali e socio-economici. La raggiungibilità e l’operatività di Bodio rispettivamente Lodrino è risultata nettamente inferiore rispetto a quella di Castione-Arbedo, la quale è preferibile sotto tutti gli aspetti produttivi, sia dal punto di vista delle tracce a disposizione sia per i tempi di percorrenza necessari ai collegamenti ed i relativi costi di produzione».

A Castione-Arbedo vi sono circa 78’515 m2 di superficie avvicendamento culture (SAC) che andranno sacrificati per il nuovo stabilimento; questa superficie sarà compensata?
«Le FFS sono consapevoli della situazione e non sottovalutano la problematica. Le FFS stanno analizzando delle soluzioni e collaborano strettamente, per questo importante punto, con il Cantone e con l’UFT».

Sono previsti licenziamenti nel nuovo stabilimento?
«No. Il tema legato ai posti di lavoro è importante per le FFS. Ribadiamo pertanto che non sono previsti licenziamenti di collaboratori con contratto CCL FFS in vista del nuovo stabilimento industriale. La riduzione avverrà unicamente con la fluttuazione naturale».

Quanti posti di lavoro sono previsti nel nuovo stabilimento?
«Per il nuovo stabilimento sono previsti circa 200-230 posti di lavoro. Per questi 200-230 collaboratori è prevista una riqualifica professionale, così da prepararli alla tecnologia avanzata del nuovo stabilimento, dove digitalizzazione e automazione saranno fortemente integrati nei processi lavorativi. Le FFS hanno stanziato 8 milioni di franchi per la riqualifica dei propri collaboratori, pari a circa 40'000 franchi per ogni singolo collaboratore, un valore molto elevato rispetto ad altri settori industriali».

Tempi di percorrenza e relativi costi

I tempi di percorrenza delle composizioni da Chiasso e da Melide per Castione, Osogna (Lodrino) e Bodio sono indicati qui di seguito:

    • Chiasso-Castione 86 minuti
    • Chiasso-Osogna (Lodrino) 96 minuti
    • Chiasso-Bodio 116 minuti
    • Melide-Castione 44 minuti
    • Melide-Osogna (Lodrino) 54 minuti
    • Melide-Bodio 74 minuti

I maggiori costi di trasferimento devono essere calcolati su un lasso temporale di 40-50 anni - anni di vita calcolati per il nuovo stabilimento industriale - pari cioè, per 50 anni, a ca. 46 milioni di franchi.

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