Il direttore artistico accusa Gagnon e Rifici di «avere posto l’aut aut “o loro o noi”» alla politica. «Non ci hanno trattato come coinquilini»
LUGANO - La polemica tra Finzi Pasca e il Lac non si placa. Il ticinese si è sfogato in una lunga lettera, trasmessa al Corriere del Ticino.
La prima intenzione dell'artista è chiarire “le accuse” dell’ultimo periodo: «Non è vero che vogliamo il Lac tutto per noi». Ma è anche vero che la compagnia non si è «mai sentita a casa propria»: «Siamo tornati a Lugano per essere una delle compagnie di residenza. Ma noi siamo trattati come ospiti in casa nostra. È come se fossimo i soli a non aver diritto a un armadio e alle chiavi di casa».
Alla direzione del Lac viene rimproverato di non avere permesso alla compagnia «di sedere al tavolo» dove si decide il calendario, di «essere trattati come coinquilini». Perché «l’intenzione non è mai stata quella di lavorare insieme». Il direttore artistico accusa Gagnon - direttore del Lac - e Rifici - direttore artistico di LuganoInScena - di «avere posto l’aut aut “o loro o noi”» alla politica.
Uno sfogo che Finzi Pasca conclude con l’amaro in bocca: «Ho detto che con il cuore sono già lontano da Lugano. Avrei dovuto dire che c’era chi non vedeva l’ora che ce ne andassimo».
che 2 palle!
Badaracco ha ragione da vendere.
In Ticino mancano i veri critici d'arte, cioè quelli non prezzolati e ligi al regime. Scopriremmo così che F. P. non vale granché.
Sensibile, colto, intelligente oltre misura, decisamente incompreso e stupidamente oltraggiato in casa propria.
vero (fino alla terza virgola)! "stupidamente oltraggiato" assolutamente no. le qualità riconosciute a daniele non lo autorizzano ad avanzare pretese non pattuite. sembra che si sia montato la testa perdendo la sua naturale umiltà.
Ma che dici?
No way. Too small to accomodate.
Io quando avevo dei conquilini non gli davo 200000 fr all'anno,si dividevano le spese
Beh, divide questa somma irrisoria a CHF 15'000 per il noleggio della sala ad ogni spettacolo e vedrai che non è poi così tanto....
Il comune gli da 200000 fr all'anno per rimanere al LAC,dubito gli facciano pagare anche l'affitto
E' meglio che non apriamo il libro su Finzi.... nemo profeta in patria. Peccato da una parte. Certo è che Gagnon ha fatto scappare per disperazione anche l'orchestra di fiati della città di Lugano, una delle migliori in Europa. Vietandole in pratica di suonare al LAC. Lasciamo perdere.......
....perché nella maggioranza sono bad-person che vogliono farsi i c.......i propi e il cantone ticino é terra fertile per coltivare qualsivoglia professione. Anzi é terra promessa.
@Tarok: se il Ticino é quello che é perché tutti vogliono venire qui da noi?
Il cantone ticino odierno non é terra fertile per l'arte in generale é sempre stato un mio pensiero e lo é ancora oggi. Quando la politica e tutti gli attori che girano intorno decidono per l'arte, l'arte finisce. Poi se, un grande artista come Daniele Finzi Pasca, desidera lavorare in terra ticinese é una sua scelta e va rispettata solo che iniziare un persorso litigioso perché i vari personaggi del Lac, i vari politici di periferia si mettono di traverso bé che dire, siamo nel cantone ticino, luganighe, grigliate e siamo ancora alle patetiche feste campestri degli anni che furono e al salvadaio da tegniiiiii bééééééélllll streeeeeecccccc. Questione di mentalità insomma una cultura dei radar, una mentalità politica ancorata al passato (che non c'é più) e istituzionale quasi a definirsi patologica con disoccupazione e assistenza pubblica alle stelle.
Coinquilini? Finzi vuole essere il direttore di tutto, la volete capire?
ticino triste landa di piccoli invidiosi e meschini, pronti solo a farti lo sgambetto. Finzi chi te lo ha fatto fare di venire in mezzo a questi provincialotti? dumà fotbal e risot e lüganig: altro è superfluo.
non so quali fossero gli accordi iniziali, ma a me quella di finzi pasca sembra una richiesta impossibile per chiunque. lui é arrivato dal canada con la sua compagnia, ha portato gagnon e adesso...pretende, favore contro favore. no, non funziona così, cala!
Se definisci i professionisti veri del proprio mestiere (riconosciuti a livello mondiale) soltanto “gente che pretende” senza aver sentito ragioni professionali o limiti imposti ...ambè ...
Finzi, il mondo non gira attorno a te, sgonfiati un po' che hai rotto!
Infatti, ci sono anche i mediocri o gente che lo fa per hobby, ma non si devono pretendere file e successi della scala di Milano. Ma bensì obiettivi da paesini