La società ticinese per l'arte e la natura ha deciso di non ricorrere al TRAM: «Ci siamo battuti con forza. Ma alle ragioni culturali sono prevalsi gli interessi economico-finanziari»
AIROLO - La STAN, dopo la bocciatura ricevuta a fine agosto dal Consiglio di Stato, ha deciso di mollare la presa sul parco eolico del San Gottardo. La Società ticinese per l’arte e la natura - come precisato in una nota - ha infatti deciso di non ricorrere al Tribunale amministrativo cantonale (TRAM). «Ci siamo battuti con forza. Ma dopo attenta analisi delle residue possibilità giuridiche e dei rischi finanziari siamo stati obbligati a prendere questa grave decisione».
Quella della STAN non è stata una scelta presa a cuor leggero: «Abbiamo combattuto per evitare di sacrificare il Passo del San Gottardo, e per preservare un paesaggio importante per contenuti formali, naturalistici, culturali e storico-simbolici».
Poi lancia una frecciata alle autorità cantonali. «In tutte le sedi di giudizio invece delle ragioni culturali e paesaggistiche sono prevalsi gli interessi economico-finanziari in campo». L’investimento previsto per il progetto del parco eolico del San Gottardo è infatti di quelli importanti e ammonta a 32 milioni di franchi.
La STAN conclude con una speranza: «Confidiamo che la congiuntura attuale sconsigli alla PESG SA e in particolare all’Azienda Elettrica Ticinese, sua maggior azionista, di persistere in un progetto fortemente invasivo e in un investimento carico di incognite». Speranza che probabilmente si rivelerà vana.
Il progetto - ll progetto del Parco eolico del San Gottardo prevede la posa di 5 aerogeneratori da 2,35 MW sul passo del Gottardo, a 2'130 metri di altitudine. La ventosità, accessi stradali confacenti e la presenza di infrastrutture di rete, fanno del San Gottardo un luogo particolarmente adatto alla realizzazione di un simile impianto. Con una potenza complessiva di 11,75 MW il parco eolico produrrà mediamente 20 GWh di energia elettrica all’anno: un quantitativo sufficiente a coprire il fabbisogno delle economie domestiche dei distretti di Blenio e Leventina. Nell’ambito del progetto saranno introdotte una serie di misure di compenso e di ripristino del paesaggio, del suolo, dei beni culturali, della flora e della fauna. In particolare, sono previsti interventi di smantellamento di vecchi depositi, di discariche e di piste sterrate e l’interramento di alcune linee elettriche aeree.
La società Parco eolico del San Gottardo SA è partecipata al 70% dall’Azienda Elettrica Ticinese (AET), al 25% da SIG (Servizi Industriali di Ginevra) e al 5% dal Comune di Airolo.