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CANTONEVoto elettronico? Bellinzona conta ancora sull’occhio del suo decano

12.09.18 - 19:30
Tra le città solo Lugano e Locarno hanno sistemi moderni, mentre nella capitale Tuto Rossi punzecchia: «Si continua imperterriti con il pallottoliere e lo scrutatore che grida la somma tutto felice»
Voto elettronico? Bellinzona conta ancora sull’occhio del suo decano
Tra le città solo Lugano e Locarno hanno sistemi moderni, mentre nella capitale Tuto Rossi punzecchia: «Si continua imperterriti con il pallottoliere e lo scrutatore che grida la somma tutto felice»

BELLINZONA - Nella capitale c’è voglia di voto elettronico. I consiglieri comunali sono 60 e ormai la conta dei voti per alzata di mano suona arcaica in una realtà comunale che dopo l’aggregazione oltrepassa i 42mila abitanti. L’idea di attrezzare la sala del Legislativo al voto per schiacciata di tasto (o in alternativa con altri sistemi di voto elettronico) era del resto stata sollecitata da una mozione del consigliere comunale dei Verdi Ronnie David approvata all’unanimità lo scorso aprile (mozione che chiedeva anche lo streaming delle sedute).

Intanto però, in attesa che il Municipio - che era contrario all’idea - formalizzi una proposta, ci arrangia alla vecchia maniera e l’altra sera il consigliere comunale Tuto Rossi - con un post su Facebook - ha rimesso il dito in quella che considera una piaga: «Nell’era dell’istantanea comunicazione digitale il Consiglio comunale della Nuova Bellinzona continua imperterrito sui vecchi banchi di legno a votare con la tecnologia del pallottoliere e dello scrutatore che conta le mani e grida la somma tutto felice» ha scritto Rossi. Ne è nata una piccola querelle sul social con lo scrutatore, il decano Enrico Kiko Zanti che, un po’ risentito, ha ribattuto: «Se avete qualcosa da dire venite voi a fare lo scrutatore che vi lascio il posto». E, forse per tranciare le critiche sul nascere, ha ricordato di essere «maestro di Ju Jitsu con il titolo di Shihan».

Resta la curiosità di sapere quali altri comuni abbiano attrezzato le sale del Consiglio comunale per il voto elettronico. Con un sistema che ricalca quello del Gran Consiglio, Palazzo Civico a Lugano permette ai suoi sessanta consiglieri comunali di votare schiacciando un tasto e sulla parete della sala uno schermo mostra l’esito attraverso numeri e pallini verdi e rossi che indicano favorevoli e contrari alle trattande. Anche Locarno vota oggi in maniera tecnologica: il sistema di voto elettronico è stato introdotto da qualche mese e dopo qualche seduta di rodaggio ora tutto sembrerebbe funzionare. Si continua invece per alzata nelle altre realtà comunali più importanti da Paradiso, a Mendrisio e Chiasso. Nella cittadina di confine, in verità, un anno fa c’è stato un tentativo di introdurre la modalità elettronica ma la mozione è stata respinta dal municipio che ha ritenuto la spesa eccessiva.

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