L’ente cantonale ha sviluppato una politica del personale improntata sulla flessibilità, inserendo in un documento congedi, jobsharing e telelavoro
BELLINZONA - In un momento in cui si parla spesso delle difficoltà di conciliare la famiglia con il lavoro, dal sindacato VPOD arriva una lode nei confronti dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC).
Nel 2016, nell’ambito del rinnovo del contratto collettivo di lavoro dell’EOC i sindacati avevano richiesto un miglioramento degli articoli inerenti alla conciliabilità famiglia-lavoro. L’EOC ha quindi sviluppato una politica del personale improntata sulla flessibilità e ha redatto un documento, consultabile in intranet da parte di tutti i dipendenti, in cui vengono trattati la cura dei figli, la maternità, il congedo maternità e allattamento, il congedo paternità, il congedo adozione, il congedo per la cura dei figli ammalati, le collaborazioni con asili nido e strutture di sostegno, la gestione del tempo libero dei figli, il jobsharing e il telelavoro (forma di lavoro flessibile).
Fausto Calabretta, sindacalista di VPOD Ticino, definisce quindi l’EOC «un’organizzazione family-friendly a tutti gli effetti», che consente ai suoi dipendenti di conciliare responsabilità familiari e impegni lavorativi fuori casa.
Il sindacato VPOD auspica inoltre che quanto messo in atto dall’EOC possa essere «fonte d’ispirazione anche per gli altri datori di lavoro del settore pubblico e sociosanitario».