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CANTONEIn bicicletta nelle rotonde tenersi al centro

04.09.18 - 10:23
Un incidente su tre all’interno di una rotonda vede coinvolto un o una ciclista. Tuttavia, solo nel quattro per cento dei casi i ciclisti sono i principali responsabili dell’incidente
In bicicletta nelle rotonde tenersi al centro
Un incidente su tre all’interno di una rotonda vede coinvolto un o una ciclista. Tuttavia, solo nel quattro per cento dei casi i ciclisti sono i principali responsabili dell’incidente

LUGANO - Le rotatorie sono particolarmente a rischio d’incidente per le cicliste e i ciclisti: il pericolo di non essere visti è particolarmente elevato. Un incidente su tre all’interno di una rotonda vede coinvolto un o una ciclista. Tuttavia, solo nel quattro per cento dei casi i ciclisti sono i principali responsabili dell’incidente.

Una delle ragioni è il profilo sottile di chi va in bicicletta, che contribuisce a non farlo scorgere in tempo da parte degli automobilisti.

Per contrastare questo fenomeno, è d’aiuto circolare al centro della carreggiata nelle rotatorie. Le persone in sella a una bicicletta sono così più nel campo visivo. Gli automobilisti vedono meglio la bicicletta al centro della carreggiata e anche sorpassare il ciclista in una rotonda diventa così più difficile.

Circolare in bicicletta al centro della carreggiata nelle giratorie è espressamente consentito dalla legislazione. Tuttavia, solo la metà dei conducenti di biciclette e automobili conosce questo modo di rendersi visibili nelle rotonde. Una lacuna nelle conoscenze che l’attuale campagna di Pro Velo e dell’ATA vogliono colmare.

Le analisi degli incidenti mostrano che circa l’80 per cento delle collisioni fra auto e bici avvengono di giorno con buone condizioni di visibilità. Circolare al centro nelle rotatorie e rendersi visibili con il gesto del braccio il più presto possibile sono regole di comportamento che possono salvare la vita, anche alle cicliste e ai ciclisti più esperti.

Distanza e velocità moderata - Nelle rotonde gli automobilisti devono tenere una distanza sufficiente dai ciclisti e non sorpassarli.

Riducendo la velocità aumenta sia la capacità di percezione sia quella di reazione. È importante sapere che la più frequente causa d’incidenti è la capacità limitata di assumere informazioni e di prepararsi. Il cervello umano può percepire visivamente e prestare attenzione a non più di tre oggetti al secondo ed elaborarli nel dettaglio, spiegano gli psicologi del traffico. Perciò consigliano che, in quanto utenti della strada vulnerabili, i ciclisti dovrebbero sempre proteggersi circolando in modo corretto.

Così le cicliste e i ciclisti sono visibili e sicuri nelle rotonde:

1. Quando vi immettete nella rotonda date uno sguardo indietro e spostatevi verso il centro.

2. I veicoli all’interno della rotatoria hanno la precedenza.

3. Nella rotonda circolate al centro della carregiata.

4. Prima di uscire dalla rotonda date un chiaro segnale col braccio.

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