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MENDRISIOPomeriggio al Teatro dell'architettura con la Deputazione ticinese alle camere federali

31.08.18 - 17:36
Mendrisio ha accolto i parlamentari di Berna attorno al tema del polo universitario
Pomeriggio al Teatro dell'architettura con la Deputazione ticinese alle camere federali
Mendrisio ha accolto i parlamentari di Berna attorno al tema del polo universitario

MENDRISIO - Il dolce tepore di un solivo pomeriggio di fine agosto, uno scenario architettonico di rilievo, oratori e uditori del mondo politico e non solo, pensieri espressi ad alta voce sulla capacità dei campus USI e SUPSI di far dialogare il nostro territorio e la popolazione locale con il contesto internazionale.

Questo è uno dei modi di riassumere l’incontro di mercoledì scorso, tenutosi al Teatro dell’architettura e organizzato dalla Città di Mendrisio per ospitare i parlamentari federali presieduti dal concittadino e municipale Marco Romano.

Come da programma, dopo il saluto di benvenuto da parte del Sindaco della Città di Mendrisio Samuele Cavadini, sul palco è salito Marco Romano, il quale ha intrattenuto i presenti insieme al Rettore dell’USI Boas Erez, il Direttore dell’Accademia di architettura Riccardo Blumer, il Presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali e l’Architetto Mario Botta.

Marco Romano, impegnato nella realtà locale e a Berna, ha sottolineato quanto sia importante per la città e la regione continuare a realizzare e sviluppare progetti come l’USI e la SUPSI; credere e investire nel presente e nel domani; partecipare anziché rimanere ai margini. Ha inoltre colto l’occasione per annunciare la sua ricandidatura alle elezioni federali del 2019 e ringraziato le persone che con il loro sostegno e le critiche costruttive hanno contribuito e tuttora fungono da ulteriore stimolo per vivere “intensamente il Paese”.

Per l’occasione “speciale” Samuele Cavadini ha confermato l’impegno di Mendrisio nel sostenere l’insediamento e lo sviluppo di quello che oggi è “un vero polo accademico” e per il quale Boaz Erez lancia un appello ai nostri politici affinché insistano nel difendere l’Università della Svizzera italiana con il vigore che merita.

L’eco di queste parole si sono diffuse nell’ultima struttura che Mario Botta ha progettato per il campus di Mendrisio, rifacendosi nella forma all’antico teatro anatomico e mirando ad assolvere il compito dell’architettura di “dare spazio alla vita dell’uomo”.

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