Il Municipio non autorizza la passeggiata enogastronomica. Il sindaco: «Abbiamo chiesto informazioni, nessuna risposta». L’organizzatrice: «Ripartirò da Curio»
NOVAGGIO - Ruzzolone per la passaggiata enogastronomica “Mangia in boscc”, che nel passato ha attirato 150 e più golosi dalla gamba buona tra sentieri e nuclei del Malcantone. La manifestazione, prevista il prossimo 2 settembre, è stata «annullata causa ritiro permessi dal Comune di Novaggio» spiega l’organizzatrice sul sito e la pagina Facebook dell’evento.
L’assenza delle società - E dietro il ritiro è nata una polemica: «Fino a due anni fa bastava la semplice notifica per ottenere il permesso» afferma Laura Bernasconi, la promotrice -. Quest’anno, invece, a metà luglio ho ricevuto una email del nuovo segretario comunale che mi chiedeva chiarimenti. A voce ho spiegato che purtroppo le società di Novaggio non erano più in grado di partecipare, ma c’era comunque il panettiere-pasticciere del paese». L'assenza di risposte dalla cancelleria ha fatto sorgere nei giorni seguenti qualche timore nella donna, finché ha saputo per vie non ufficiali della risposta negativa da parte del Municipio: «Mi è stato riferito che non mi avrebbero dato il permesso perché, sostengono, lo farei a scopo di lucro. A parte che non è vero, visto che mi è capitato anche di rimetterci dei soldi, ma poi lo scopo è quello della promozione turistica e dei prodotti del territorio. E ricordo che “Mangia in boscc” era pure sul calendario 2018 degli eventi nel comune». Un dietrofront che ha lasciato l’amaro in bocca a Laura Bernasconi.
Il sindaco contesta - Ma è anche una spiegazione che, l’altra campana, il sindaco di Novaggio Paolo Romani respinge: «Il permesso non è stato rinnovato semplicemente perché è più di un mese che chiediamo, invano, delle informazioni. Abbiamo proposto degli incontri. Abbiamo chiesto di capire dove passava il percorso, quali erano le postazioni, le società presenti e i flussi finanziari. Non ci è mai stato risposto. Non è una bocciatura della “Mangia in boscc”, ma il sito è carente e non aggiornato (più viva appare la pagina Fb, ndr). L’occupazione del suolo pubblico va fatta in maniera limpida. Personalmente - sottolinea il sindaco - ho chiesto alla signora di venire in Municipio a spiegarmi questi aspetti, ma non è mai arrivata. Gli altri anni, almeno, partecipavano tre-quattro società del paese coi loro stand e qualche informazione arrivava».
«Ripartirò da Curio» - «Faccio la badante nel Sopraceneri e purtroppo non potevo assentarmi per una convocazione giunta il mattino per la sera» ribatte l'organizzatrice. D’accordo ma una telefonata al sindaco? «…dopo aver saputo che la decisione era negativa ha prevalso l’amarezza e la delusione», sostiene Laura Bernasconi, che aggiunge. «Visto come sono andate le cose, il prossimo anno ripartirò da Curio. Con una tappa alle scuderie». E sull’energia che occorre investire per organizzare simili eventi ricorda: «Il club di Skater aveva tantissimi impegni per poter gestire il punto. Nello Sci club Monte Lema non c’era più la persona disponibile. Ho chiamato il Football club, il Patriziato… Nulla. Per trovare due sostituzioni, per affettato e polenta e spezzatino, nessuno immagina quante telefonate ho dovuto fare… Ecco perché le richieste del Municipio mi hanno spiazzato».