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CAMORINONel bunker dei profughi: «La notte escono a dormire»

27.08.18 - 17:30
È polemica sul centro sotterraneo di Camorino, dove vivono al momento 44 rifugiati. L'avvocato: «Condizioni non decorose». Oggi un incontro con la Croce Rossa e il Dss
Una cimice e servizi igienici all'interno del centro.
Nel bunker dei profughi: «La notte escono a dormire»
È polemica sul centro sotterraneo di Camorino, dove vivono al momento 44 rifugiati. L'avvocato: «Condizioni non decorose». Oggi un incontro con la Croce Rossa e il Dss

CAMORINO - Nel “bunker degli asilanti” a Camorino tira una brutta aria. Letteralmente: i rifugiati durante l'estate hanno lamentato caldo, scarsa areazione, poca pulizia e cimici nei materassi (vedi foto). Sabato la protesta: oggi pomeriggio una delegazione dei manifestanti ha ottenuto un incontro con i rappresentanti del Cantone e della Croce Rossa, che gestisce il centro dopo lo scandalo Argo 1.

Le critiche - «La situazione all'interno del centro non è decorosa» spiega l'avvocato Immacolata Iglio Rezzonico, che assiste alcuni dei rifugiati. «Parliamo di una struttura sotterranea, dove a causa delle elevate temperature e delle condizioni igieniche diversi rifugiati non riescono a prendere sonno. Escono all'esterno, la notte, per dormire. Rischiando per questo di essere sanzionati».

Già due disinfestazioni - I responsabili del centro ribattono alle accuse punto per punto: «E’ vero che qualcuno cerca e in parte trova, tramite conoscenti, delle alternative per non dormire al centro. La struttura a molti non piace» spiega la direttrice di Croce Rossa Ticino Josiane Ricci. Quanto alle cimici «abbiamo già chiesto due interventi di disinfestazione nel mese di agosto, ne stiamo valutando un terzo» aggiunge: «Per la pulizia personale, gli ospiti vengono forniti di prodotti igienici quando lo chiedono». 

«Trasloco impossibile per ora» - Resta il problema della struttura «non ideale di per sé» perché sotterranea: lo riconosce Renato Bernasconi, direttore della Divisione azione sociale e delle famiglie (Dasf). Ma un trasloco degli ospiti (44 a oggi) non è possibile: «Non prima che vengano realizzati degli alloggi in superficie. Il progetto – dice il funzionario – è già allo studio». Fino ad allora, agli asilanti toccherà aspettare. 

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