Oltre duecento persone non possono donare a causa di un soggiorno in aree interessate dalla presenza del Virus del Nilo occidentale. O anche per via delle zecche
LUGANO - Soltanto a luglio in Ticino oltre duecento persone non hanno potuto donare il sangue a causa del Virus del Nilo occidentale o delle zecche. In particolare le vacanze in determinate aree dell’Italia settentrionale stanno infatti mettendo alla prova le riserve di concentrati di globuli rossi nel nostro cantone. Si parla delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia (in Emilia Romagna), e di Padova, Rovigo, Vicenza e Venezia (in Veneto), dove di recente è stata riscontrata la presenza del virus. Aree, queste, frequentate anche dai ticinesi, che al rientro in Svizzera da un soggiorno di oltre ventiquattro ore devono rinunciare per un mese alla donazione di sangue.
«Abbiamo rimandato circa 140 persone, la maggior parte per la permanenza nelle aree interessate dal virus o per le zecche. Sono invece circa cento coloro che abbiamo escluso telefonicamente prima che si presentassero nelle nostre sedi» ci dice Mauro Borri, direttore operativo del Servizio trasfusionale della Svizzera italiana, aggiungendo che «sono inoltre numerosi i donatori che hanno ricevuto l’informazione e si sono autosospesi».
Si tratta di una misura precauzionale, che potrebbe però essere evitata. Perlomeno per il Virus del Nilo occidentale, per il quale il Servizio trasfusionale sta valutando - afferma ancora il direttore - «l’introduzione di un test in biologia molecolare che ci permetta di accettare tutti i donatori». Nessun test precoce è invece previsto per le punture da zecche, che potrebbero trasmettere la Malattia di Lyme o la meningoencefalite.
Certo, durante il periodo estivo le riserve di sangue sono messe alla prova, anche per i suddetti motivi. Ma non c’è da allarmarsi, assicura il nostro interlocutore. Al momento serve comunque sangue dei gruppi A (positivo e negativo) e 0 (positivo e negativo). «Questa settimana nelle tre sedi di Lugano, Bellinzona e Locarno dovremo raccogliere circa trecento donazioni, una quantità importante nel periodo estivo» conclude il direttore Borri.