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CANTONE«I turisti d'oltreoceano cercano l'avventura»

22.07.18 - 20:00
L'organizzazione Mountain Wilderness è però preoccupata per il proliferare di slittovie e tirolesi sulle nostre montagne
Tipress
«I turisti d'oltreoceano cercano l'avventura»
L'organizzazione Mountain Wilderness è però preoccupata per il proliferare di slittovie e tirolesi sulle nostre montagne

LUGANO - La montagna non offre solo indimenticabili panorami, ma sempre più spesso è anche un luogo di divertimento. Basti pensare a parchi avventura e altre attrazioni che stanno spuntando in svariati comprensori di tutta la Svizzera, come pure nel nostro cantone. Dal Tamaro Park a progetti più recenti a Bosco Gurin, dove sta prendendo forma una slittovia ed è prevista una tirolese lunga 1,7 chilometri. E nel frattempo prosegue il successo del ponte tibetano Carasc, che un giorno potrebbe però sentire la concorrenza di una struttura analoga in Valcolla (ora ancora sulla carta, ma si parla del ponte più lungo d'Europa).

Questa proliferazione di parchi divertimento ad alta quota preoccupa tuttavia l’organizzazione Mountain Wilderness, che a livello nazionale ne ha contati quasi duecento. E la maggior parte delle strutture è sorta nell’ultimo ventennio, come riferisce la SonntagsZeitung: se tra il 1980 e il 2000 sono state realizzate una cinquantina di attrazioni, nel periodo successivo ne sono spuntate ben 130. Si tratta soprattutto di parchi avventura e ponti tibetani. «Abbiamo la sensazione che le destinazioni si vogliano superare a vicenda» afferma la responsabile Maren Kern dalle colonne del domenicale.

Le nostre montagne piacciono ai turisti, lo si evince da un sondaggio condotto da Svizzera Turismo. Ma ognuno ha un altro modo di viverla, sottolinea sul domenicale Markus Berger dell’organizzazione turistica nazionale. Se noi svizzeri preferiamo le escursioni nella natura, i turisti provenienti da oltreoceano cercano piuttosto l’avventura: «Hanno bisogno di determinate infrastrutture». E qua entrano quindi in gioco slittovie e tirolesi.

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COMMENTI
 

sedelin 5 anni fa su tio
il parco giochi in strutture cittadine, la montagna é sacra e non va violata!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Ci sono già molti impianti di risalita e di svago in Ticino, investire per completare queste strutture con manufatti atti allo svago mi sembra una buona idea. Ovviamente non vuol dire che il Ticino debba diventare il parco giochi dei turisti e questi progetti vanno limitati in zone dove esistono già delle strutture di svego. Bosco Gurin per esempio è perfetto perché ha già le seggiovie, se invece lo stesso progetto fosse stato pensato a Fusio dove non c'è ancora nulla probabilmente sarei stato contrario.

rojo22 5 anni fa su tio
E poi funzionano un paio di mesi l’anno più qualche weekend da Pasqua e poi ancora a settembre. Tutto il resto dell’anno sono comunque ferme.

Norvegianviking 5 anni fa su tio
Se non vogliamo "emanciparci" e continuare ad essere un paese noioso siamo liberi di esserlo. Pensiamo a non violentare la natura poi però ogni no di noi, anzi ogni famiglia, possiede due o tre auto. Aiutiamo la natura, come no?

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Io sono per i compromessi, in Ticino ci sono già molti impianti montani e sfruttarli al meglio tramite nuove infrastrutture di svago è ottimo e intelligente. Ovviamente però coprire tutte le valli e le montagne di case e strutture di svago per turisti non va fatto per rispetto del nostro territorio.

seo56 5 anni fa su tio
Quando qualcosa funziona c’è sempre qualcuno che rompe...
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