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Al Monte Tamaro spunta una "Montagna d'Arte" Verranno esposte nella natura 19 sculture dell'artista ticinese Ivo Soldini
RIVERA - “Una montagna d’arte”: non poteva chiamarsi diversamente la mostra delle opere dell’artista Ivo Soldini, che apre il progetto di biennali al Monte Tamaro. La mostra, presentata questa mattina, è stata ideata appositamente per mettere in rapporto le sculture con il paesaggio nell’ottica di una reciproca valorizzazione.
Un modo nuovo di fruire l’arte inserita e in dialogo con il territorio. Il visitatore si confronta così con le opere d’arte in modo diretto e immediato, superando quella differenza e quel senso di estraneità che spesso minano l’impatto del pubblico non specialistico con l’arte contemporanea all’interno degli spazi espositivi istituzionali.
L’esposizione presenta una selezione di 19 sculture monumentali realizzate dall’artista ticinese Ivo Soldini nel corso degli ultimi due decenni, e accompagna il visitatore attraverso la carriera dello scultore e i suoi soggetti prediletti, legati alla figura umana. «I corpi obliqui, in torsione, in espansione, esprimono l’instabilità che consuma l’esistenza, contrapponendosi alla spinta etica di resistenza dei fermi volumi verticali».
Arte al Monte Tamaro - Il Monte Tamaro non è nuovo al mondo dell’arte. Il percorso culturale iniziò già nel 1985 con la posa della statua bronzea della Madonna con Bambino, opera dello scultore Antonio Danzi di Viggù. Seguì poi la costruzione (fra il 1992 e 1996) della chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, progettata dall’architetto Mario Botta, e nel 2006 “Il Guardiano del Tempio”, opera dello scultore Luca Marcionelli, un totem monolitico di 4 metri di altezza, e nel 2008 “Il Cubo Sospeso”, pezzo unico della scultrice Jaya Schürch.
