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BELLINZONAPresunto stupro: cronaca di una notte folle

23.07.18 - 09:00
Una giovane disperata che si aggira, all’alba, seminuda, per le vie di Carasso. Il suo ex, che avrebbe abusato di lei, ora rischia una condanna pesante. Ecco cosa trapela dall’inchiesta
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Presunto stupro: cronaca di una notte folle
Una giovane disperata che si aggira, all’alba, seminuda, per le vie di Carasso. Il suo ex, che avrebbe abusato di lei, ora rischia una condanna pesante. Ecco cosa trapela dall’inchiesta

BELLINZONA – È l’alba di sabato 15 luglio 2017, quando per le vie di Carasso (Bellinzona) si aggira una ragazza in stato confusionale. È praticamente nuda, avvolta in una coperta. Chiede disperatamente aiuto. Qualcuno chiamerà in seguito l’ambulanza, che la trasporterà al pronto soccorso. E lì scatterà la denuncia verso il suo ex convivente, un 29enne che quella stessa notte l’avrebbe stuprata. Ora il giovane uomo sarà processato (è stato di recente rinviato a giudizio) e rischia fino a cinque anni di carcere.  

Venivano da una relazione lunga – Cosa è accaduto veramente quella notte? Violenza carnale e sequestro di persona sono le accuse principali ipotizzate dal procuratore pubblico Arturo Garzoni nei confronti del 29enne. Il giovane, che già era stato in carcere preventivo tra luglio e settembre 2017, ha ammesso il rapporto sessuale. Sostenendo però che la ragazza, sua coetanea e con la quale aveva avuto una relazione per oltre 10 anni, fosse consenziente.

I drink e il vuoto – I due si erano incontrati alla discoteca Rotonda di Gordola. Casualmente. La loro relazione era finita da circa 6 mesi. Un drink, poi due, poi tre. La giovane diventa brilla. Poi, stando a quanto lei stessa ha messo a verbale, il vuoto. Emergono frammenti di una notte da incubo. Lei che viene caricata di peso su un taxi, quasi priva di sensi (versione confermata dallo stesso tassista). Il viaggio verso Bellinzona.

Ricordi offuscati – A un certo punto, la giovane si ritrova nella casa di lui. I ricordi si fanno ancora più offuscati. Lui la costringerebbe ad avere un rapporto. La versione fornita agli inquirenti dal ragazzo, invece, è diametralmente opposta. A suo avviso, l’ex convivente sarebbe stata capace di intendere e di volere. Da noi contattata, la giovane non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione supplementare oltre a quanto già dichiarato nei verbali. «Ho bisogno solo della massima tranquillità adesso».

Ematomi interni ed esterni – Fatto sta che al momento in cui la ragazza giunge al pronto soccorso presenta ematomi interni ed esterni. Le fanno pure il test tossicologico per capire se fosse sotto l’influsso di droghe. Risulterà negativo. Poche ore dopo, l’autore del presunto stupro sarà fermato dalla polizia e portato in carcere.

Liti domestiche – Si tratterebbe di un volto noto alle forze dell’ordine. Più volte, nel corso degli ultimi due anni di convivenza della coppia, la polizia sarebbe stata costretta a intervenire in seguito a liti e violenze domestiche. Il giovane uomo non avrebbe mai accettato la fine della relazione con l’ex convivente. I mesi precedenti il presunto stupro sarebbero farciti da avances e richieste di ogni genere. Un’escalation di tensione culminata in una notte maledetta.   

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