La perizia giudiziaria ha chiarito alcuni elementi che hanno causato il franamento dell’8 giugno 2017
GRANCIA - Il crollo di parte della parete del tunnel autostradale del San Salvatore, avvenuto l’8 giugno dell’anno scorso, è stato provocato da diversi fattori, alcuni dei quali legati direttamente ai lavori di ripristino effettuati solo due anni prima.
Per questo, come riferisce la Rsi, otto persone - tra ingegneri e operai - sono finite sotto inchiesta. Carenze sono infatti state riscontrate sia a livello progettuale, sia a livello esecutivo. Ad esempio l’assenza dei fori di sfogo dell’acqua, come ha stabilito la perizia giudiziaria, ha giocato un ruolo non indifferente nel cedimento del calcestruzzo.
Dal canto loro, gli imputati, accusati dei reati di inondazione/franamento, violazione delle regole dell’arte edilizia e, per i disagi provocati al traffico, perturbamento della circolazione pubblica, respingono ogni addebito. Secondo loro, insomma, non ci sarebbe stata alcuna negligenza.