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CANTONEMoghegno nel segno del Blues europeo e della Jeff Jensen Band

13.07.18 - 17:15
Pienamente riuscita la prima dell’European Blues Night. Gradita dal pubblico la serata con due gruppi headliners
events-ticino.ch
Moghegno nel segno del Blues europeo e della Jeff Jensen Band
Pienamente riuscita la prima dell’European Blues Night. Gradita dal pubblico la serata con due gruppi headliners

MOGHEGNO - Se la prima serata a Moghegno serviva per misurare il livello artistico e l’impatto del blues europeo sul pubblico di casa nostra, il riscontro allora è molto rassicurante, grazie anche alla calibrata scelta dei gruppi ed alla perfetta scaletta prevista dal producing team.

Il duo svizzero di Amaury Faivre è piaciuto per la sua capacità di muoversi tra i confini di svariati generi, spaziando dal Blues al Folk e al Jazz, senza cadere in una vacua eterogeneità, riuscendo per contro a dare un’impronta personale alla loro musica. Le qualità del chitarrista Yves Staubitz e del leader alla voce e all’armonica permettono ai due di affrontare con piglio sicuro e personale anche brani di Keb’ Mo e di trasformare “Summertime” di Gershwin in un divertente brano di sapore gypsy. Molti frizzanti i Bayou Moonshiners, un duo collaudato, con una lunga esperienza in vari ambiti alle spalle e capace di catturare il pubblico dal primo brano, catapultandoci nelle vivaci strade della Crescent City a suon di Blues e Ragtime alla Jerry Roll Morton. Anche per loro una versione molto personale di “St.James infirmary” di Gershwin, che sembra per ora una sorta di fil rouge di questo Magic Blues (già Larry Garner e Michael Van Merwyk a Brontallo ci hanno offerto una splendida versione di questo brano). Molto ispirati “I’m glad salvation is free” di Mahalia Jackson e “Amazing grace”.

Gran finale con i Travellin Brothers, caliente sangue basco nelle vene, protagonisti di un set davvero coinvolgente, con evidenti rimandi ai mitici Blues Brothers, ma con taglio molto personale. Trascinati dall’istrionico cantante Jon Kareaga hanno offerto un concentrato di fuochi d’artificio che ha, di fatto, incendiato l’intera piazza di Moghegno. Il punto più intenso del concerto comunque rimane il sentito (e doloroso) omaggio al grande chitarrista Duane Allman, con uno splendido brano dal sapore Southern Rock, quasi un preludio al prossimo concerto dei The Dreams a Cevio.

Serata riuscitissima con un pubblico molto ricettivo. Il double main act in programma giovedì sera, è stato ideato dagli organizzatori per ribadire un concetto già espresso più volte: se il pubblico interviene solo per il secondo concerto, può capitare (non è stato il caso a Moghegno) di perdersi la migliore performance della serata. Inizio con un apprezzato fuori programma in dialetto ticinese del gruppo di Paolo Tomamichel. E’ stata poi la volta dei The Blues Hunt, band di grande esperienza, che non si è lasciata irretire dalla mezzora di temporale, anzi, dopo una partenza “cool” ha preso sempre “groove”, grazie anche al pubblico, rimasto in buona parte imperterrito sulla piazza. Il quintetto ha proposto un’appassionante miscela di Blues, Soul e Rock, con brani originali intercalati con qualche classico del blues, guidato dall’esperienza del chitarrista Lester Hunt (nel fraseggio ricorda Peter Green) e del tastierista George Glover da decenni membri pure della Climax Blues Band.

Il trio Rock-blues di Jeff Jensen ha confermato le positive indicazioni del concerto di due anni or sono a Bignasco e si candida già quale uno degli highlights di quest’anno. L’ottimo chitarrista di Memphis, alla testa del suo esplosivo power trio con una sezione ritmica d.o.c. (il versatile bassista Bill Ruffino e il fenomenale batterista David Green), ha dispensato la sua carica creativa e la sua straripante simpatia, offrendo, nel suo lungo set, esclusivamente brani originali (molti tratti dal suo ultimo lavoro da 10 settimane nelle Blues charts americane), con chiaro riferimento ai maestri B.B.King e Buddy Guy, qua e là con accenni di blues psichedelico per poi lanciarsi in torridi hard blues-rock o in lirici brani soul. Jam finale con vari ospiti della Blues Hunt a turno sul palco con Jeff per una serata da incorniciare. Magic Blues è lanciatissimo, il pubblico risponde alla grande ed ora Maggia si appresta ad ospitare due serate da urlo, con la Dan Handley Band e il mitico Albert Lee, senza dimenticare i SuperDownHome e i Dead Tuna di Jeff Aug.

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