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CONFINEDa Albate Camerlata a Como San Giovanni, ma senza parcheggi

12.07.18 - 12:02
I pendolari e frontalieri da settembre si ritroveranno con un grosso problema. I treni S10 e S40 si fermeranno a Como, ma mancano circa 1’500 posti auto. Aumenterà il traffico?
TiPress
Da Albate Camerlata a Como San Giovanni, ma senza parcheggi
I pendolari e frontalieri da settembre si ritroveranno con un grosso problema. I treni S10 e S40 si fermeranno a Como, ma mancano circa 1’500 posti auto. Aumenterà il traffico?

COMO - Recarsi al lavoro in treno anziché in auto, si sa, permette di contenere l’inquinamento e il traffico. È per questo motivo che viene incoraggiato l’utilizzo dei mezzi pubblici, come la nuova linea Mendrisio-Varese, utilizzata soprattutto dai frontalieri. E proprio frontalieri e pendolari molto presto potrebbero incorrere in grossi problemi con i treni diretti e in arrivo dalla Svizzera.

Dal 2 settembre - come anticipato lo scorso 3 maggio nel dibattito organizzato da Modem - le linee S10 e S40 non faranno infatti più capolinea ad Albate Camerlata, ma a Como San Giovanni. Qual è il problema? Da Como partono circa 800 pendolari e tra Albate e le altre stazioni se ne contano altri 1’500. Ma a Como mancano i parcheggi. Prendere il treno fino a Como e poi cambiare non è invece una soluzione praticabile a causa dei ritardi troppo frequenti che scoraggiano chi deve raggiungere il posto di lavoro.

La decisione di spostare il capolinea a Como San Giovanni - come riferisce La Provincia - sarebbe il frutto del compromesso tra le FFS e Trenord. I ritardi dei treni in partenza dall’Italia avrebbero infatti «esasperato» le ferrovie svizzere, che volevano tenere Chiasso come capolinea e unica partenza.

Si tratta di «una soluzione temporanea» secondo il portavoce dei pendolari di Como Ettore Maroni, che potrà essere rivista con il nuovo orario a giugno 2019. Ma che a partire da settembre potrebbe realmente mettere in difficoltà i frontalieri, peggiorando anche la situazione del traffico sull’A2.

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COMMENTI
 

Bob Lutz 5 anni fa su tio
Requiem per il mantenimento in vita artificiale di una sequenza di fallimenti che costano un buco finanziaro di nome Ticino Lombardia, che costano 200 mio all'anno al contribuente ticinese.

GI 5 anni fa su tio
torna d'attualità l'invasione della vicina Penisola fino a Genova...."svizzerizzare" l'area.....così non ci saranno problemi con i macchinisti, capi-treno, tipologia di corrente, materiale rotabile, manutenzione delle strutture....La Svizzera italiana sarà il più grande centro industriale/tecnologico dell'Europa.....oltre che a rappresentare la maggioranza della popolazione...e avremo (finalmente) anche noi un bel mare !!!!

Equalizer 5 anni fa su tio
Sarebbe bello scrivere contro gli Italiani, ma in questo caso c'è poco da scrivere visto che anche i nostri P&R fanno pietà, sembra che nessuno sia capace o voglia veramente costruire un autosilo delle dimensioni corrette laddove si necessita, non finirò mai di ripeterlo: fate autosili che siano delle piattaforme interscambiabili con Bus e Ferrovia, che abbiano grande capacità, 800-1000 posti, così da contenerne i costi d'uso ed invogliare la gente a farne capo con un biglietto che ad una tariffa GIUSTA includa i bus per lo spostamento cittadino. E poi magari cominceremo ad entrare ne futuro dei trasporti pubblici.

BP69 5 anni fa su tio
Così l’intasamento di auto in Ticino non avrà mai fine ??
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