L'abbonamento per i comprensori del cantone non vedrà la luce: l'iniziativa ha raccolto quasi 11'000 prenotazioni, che però non sono sufficienti
BELLINZONA - Il progetto “Inverno in tasca” non ce l’ha fatta. Perché andasse in porto, servivano almeno 25’000 prenotazioni entro il 30 giugno. Ma ieri i contatori si sono fermati a 10’993. Quasi 11'000 persone avevano dunque manifestato interesse per l’iniziativa che avrebbe permesso di accedere gratuitamente a tutte le quattordici stazioni sciistiche ticinesi e di approfittare di una serie di sconti e agevolazioni anche durante il periodo estivo. Tutto questo per 199 franchi all’anno.
Il fallimento del progetto si poteva tuttavia intuire già una settimana fa, quando - a oltre tre mesi dal lancio - mancavano ancora 16’000 sottoscrizioni: per arrivare all’obiettivo delle 25’000, i promotori ne avrebbero dovute raccogliere ancora oltre 3’000 al giorno. In quell’occasione uno degli ideatori ci aveva parlato di «una disaffezione nei confronti delle discipline invernali».
Nelle ultime settimane avevano inoltre aderito al progetto quasi cinquanta Comuni ticinesi, che rispondendo a un appello dei promotori avevano proposto uno sconto supplementare sulla tariffa dell’abbonamento. Un’adesione, questa, che aveva dato una spinta alle sottoscrizioni.