La parola a chi vive il quartiere tutti i giorni, ricordando gli anni in cui c'era preoccupazione per gli spacciatori
LUGANO - A Besso si sta assistendo a un ritorno dello spaccio e della microcriminalità? «Quando un tempo c’era il centro asilanti, per gli abitanti si trattava di un periodo veramente difficile. Ma ora trovo che queste problematiche non ci siano più». Anzi, chi vive il quartiere tutti i giorni lamenta soprattutto la presenza del traffico. Tra residenti e lavoratori non ci sarebbe dunque riscontro della preoccupazione che Ugo Cancelli, presidente e fondatore dell’associazione Besso Pulita, ha manifestato ieri dalle colonne della Regione: «Ci sono tutti i segnali della ripresa dello spaccio lungo via Besso» aveva detto al quotidiano.
«Io quel periodo l’ho vissuto, a me sembra che ora la situazione sia abbastanza tranquilla» dice una residente ai microfoni di Tio/20 minuti. «Ho una bimba che frequenta il nido in via Besso - aggiunge un’altra abitante - al di fuori del traffico, non ho riscontrato problemi». Una terza signora ritiene invece che «qualcosina ancora c’è, ma avviene in sordina».
E poi c’è chi, ricordando l’epoca della microcriminalità (si trattava del 2008), parla di un quartiere più vivo. Tra questi un barista di via Besso: «C’era lo spaccio, ma c’era molto più movimento, c’erano anche molte più ditte. Si vendevano più caffè e più panini». E oggi? «Son rimaste soltanto le macchine, qui a Besso le macchine non mancano mai». Così anche un edicolante: «Non parlerei di epoca d’oro, ma si lavorava. C’era gente che andava e veniva».