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CANTONEIgieniste dentali in proprio, «un ritardo anomalo che genera sospetti»

27.06.18 - 08:31
Il Ticino è rimasto l’ultimo cantone dove resiste il legame con uno studio dentistico. La legge che apre al libero esercizio è stata approvata a dicembre e cresce l’attesa per l'entrata in vigore
Igieniste dentali in proprio, «un ritardo anomalo che genera sospetti»
Il Ticino è rimasto l’ultimo cantone dove resiste il legame con uno studio dentistico. La legge che apre al libero esercizio è stata approvata a dicembre e cresce l’attesa per l'entrata in vigore

BELLINZONA - In tutta la Svizzera, tranne il nostro cantone, l’indipendenza professionale delle igieniste è una realtà da tempo, addirittura dagli inizi degli anni duemila. In Ticino ci si sta arrivando con lentezza, attraverso anche un’iniziativa parlamentare nel 2013, e ancora la revisione della norma non è operativa (vedi box sotto).

«È un’ingiustizia» dice Tatjana Horvat. Non era facile trovare qualcuno disposto a parlare di questa disparità tra i cantoni. Per incontrare questa persone Ticinonline/20Minuti si è spinto fino a Zurigo, dove lavora attualmente Tatjana, igienista dentale che per diciassette anni ha svolto la propria professione in Ticino (dove da due decenni vive, facendo da tre anni e mezzo la pendolare, «a dimostrazione dell’amore che nutro per Lugano e il cantone»). «Da anni - spiega -  diverse igieniste aspettano di poter aprire un’attività per conto proprio, come indipendenti. Lo scorso dicembre sembrava fatta, ma poi...».

Poi sono passati quasi sette mesi è ancora non c’è una data per l’entrata in vigore della revisione della Legge sanitaria, accolta dal Gran Consiglio il 15 dicembre 2017, revisione che ha esteso ad altre categorie professionali, tra cui gli igienisti dentali, la possibilità di esercitare a titolo indipendente. Meglio sarebbe dire le igieniste dentali, trattandosi di un mestiere a maggioranza al femminile. Ma il vecchio binomio igienista-dentista sembra avere radici profonde, difficili da estirpare. Nell’ambiente c’è chi aspetta fiducioso, come Lisa Boschetti presidente delle igieniste della Svizzera italiana: «Stanno preparando le varie regolamentazioni e per questo ci vorrà ancora un po’ di tempo» (vedi articolo sotto). E c’è invece chi, come Tatjana Horvat definisce «il ritardo anomalo, tale da generare sospetti».

Sospetti che muovono dalla considerazione che a perderci con la nuova legge sarebbero appunti i dentisti. Molte igieniste non amano parlarne, proprio per il legame di dipendenza con  i loro datori di lavoro. Da oltre San Gottardo la nostra interlocutrice parla più liberamente. Spiegando anche che, in media, una brava igienista, a tempo pieno, genera per lo studio dentistico un fatturato tra un minimo di 300mila e un massimo grossomodo di 350mila franchi all’anno. E tanti studi hanno più di un’igienista. Tolto un salario medio di 80mila franchi, i contributi sociali e altre spese, al datore di lavoro rimane una sostanziosa entrata: «Un’igienista che si mette in proprio può realizzarsi meglio - osserva Tatjana -.  Anche se la collaborazione con il dentista va sempre apprezzata e rispettata, ma quello che manca oggi è la possibilità di scegliere». Contro una loro indipendenza, continua Tatjana, ci sarebbe il fatto che «circa l’80% delle persone va dal dentista in primis per il controllo annuale e la pulizia dei denti. Una brava igienista fidelizza i clienti. Ecco perché siamo molto importanti per i dentisti». Inoltre ci sono altri nodi da sciogliere: «C’è sempre più sfruttamento e dumping salariale. Oltre a una grande problematica frontaliera: ci sono addirittura igieniste italiane che lavorano senza diplomi o con diplomi scarsi». E ancora un altro problema: «Troppe volte l’assistente di profilassi viene fatturato, all’insaputa del cliente, come igienista dentale».

Dell’antico binomio igienista-dentista si salverebbe poco. Certo ci sono anche svantaggi. L’igienista in proprio non può fare radiografie e sbiancamenti ad alta percentuale. Ma basteranno per scoraggiare chi vuole tentare l’avventura? 

Il Cantone: «La legge non stravolgerà l’attuale panorama organizzativo»

L’impazienza degli igienisti dentali e le risposte dalla Divisione della salute pubblica che  parla di tempi tecnici per l’attuazione della revisione della legge sanitaria. «Le novità introdotte necessitano di alcune normative d’applicazione e regolamenti del Consiglio di Stato» spiega Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica. «Va tenuto conto - prosegue - che la legge sanitaria regolamenta più di venti professioni, ognuna con le proprie specificità, e oltre 7000 professionisti». La commissione sanitaria ha introdotto, ad esempio, il requisito dei due anni di pratica professionale per il libero esercizio. «Come capita anche a livello federale o cantonale dall’approvazione all’entrata in vigore di una legge possono passare degli anni. Non sarà così con la legge sanitaria - tranquillizza il capodivisione -. Quello delle prestazioni, che le igieniste a titolo indipendente potranno e non potranno fare, è stato un tema delicato e discusso tra Ordine dei medici e l'associazione delle igieniste. Ora sottoporremo una proposta al governo. Un’ordine di tempo per l’entrata in vigore? Dipenderà dalle riflessioni del Consiglio di Stato, potrebbe però essere subito dopo la pausa estiva». Ma l’associazione di categoria, conclude, Bianchi, «è stata informata di recente sui nodi da sciogliere. Non c’è nulla di segreto. L’esperienza degli altri cantoni ci dice però che la possibilità di esercizio indipendente non porta a stravolgere il panorama organizzativo per cui l’igienista resta fondamentalmente legata a uno studio dentistico».

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COMMENTI
 

lollo68 5 anni fa su tio
In CH tedesca andavo da un'igienista indipendente bravissima. Purtroppo ha dovuto chiudere perché non aveva abbastanza clienti per ammortizzare l'investimento.

siska 5 anni fa su tio
..ed aggiungo in rif. al mio ultimo post...io faccio praticamente la spesa ogni tipo di spesa qui da noi ma non vuol dire che se dovessi decidere di andare a Porlezza o P. Tresa Italia una volta al mese che gà sum mia cun la mé crapa, a ga sum e a fö quel che ma par e piaas e ma sa guardi la mé sacocia.....

siska 5 anni fa su tio
...l'economia da noi ma guardiamoci dentro ma soprattutto intorno, chi può ben venga chi non può spendere più di quel tanto faccia i suoi conti e non quelli degli altri, mi da molto fastidio che io debba fare cosa? Ho un'entrata tot e se posso risparmiare vado dove mi pare...per risparmiare.

sedelin 5 anni fa su tio
come in tutte professioni, anche qui c'è la tendenza alle specializzazioni ben distinte: un GUAIO! eh sì, perché se vado dall'igienista che vede una carie, poi mi tocca andare in un altro studio (dentistico) per la riparazione. così com'è adesso va benissimo e non si capisce perché si debba cambiare in peggio. tra l'altro ho fatto un'esperienza presso un'igienista italiana che lavora presso un dentista in ticino e...aiutoo, che lungaggini, quante chiacchiere inutili e lavoro mediocre.

Tato50 5 anni fa su tio
Certo che mettersi in proprio, dover acquistare tutto il materiale e macchinario necessario, magari anche pagare l'affitto mi sa che il prezzo sarà più alto che da parte di una stipendiata dal dentista. Come hanno fatto osservare altri se c'è un problema, anche piccolo, non so se saranno autorizzate a risolverlo. Quindi altro appuntamento dal dentista che avrebbe risolto il problema in due minuti il giorno stesso !

miba 5 anni fa su tio
Ticino, terra di paciughi, inciuci, interessi personali e di cadreghe. Più semplice di così proprio non si può

rompibal 5 anni fa su tio
Io mi appoggio all'igenista del mio studio dentistico, se durante la pulizia viene riscontrato qualcosa interviente il dentista per un parere e se necessario segue un appuntamento con il dentista pr risolvere il problema. Trovo il tutto molto pratico. Normalmente per la pulizia pago sui 130.- fr. Non cedo che andare solo in uno studio di sole igieniste pagherei meno.

ToMaTe_81 5 anni fa su tio
Risposta a rompibal
Secondo me si pagherebbe di più in quanto devi andare due volte da due persone che non possono discutere immediatamente assieme cosa vedono con conseguente aumento del tempo per il trattamento e costi oltre che a doversi spostare di studio. Il modello così com'è e visto dall'esterno per me è funzionale per il cliente/paziente.

siska 5 anni fa su tio
Soprattutto non ho ancora compreso bene dove si pone la linea sottile (praticamente invisibile) a riguardo le fatturazioni salate dei dentisti....vabbé che devono pagare l'affitto, le apparecchiature, i prodotti specifici e al top, pagare il personale....ma c'é sempre un ma.....il portafoglio dei clienti/pazienti non sono tutti bei pieni e allora che fare...tanti vanno appena fuori confine dove oltrettutto la qualità é alta come da noi...a detta di una mia conoscente gli studi dei dentisti fuori confine sono pieni di ticinesi e non solo. Io vado sempre dalla medesima che ha lo studio nei dintorni di Lugano anche perché non ho l'auto e ci vado invece che 3 volte l'anno ci vado solo 2 volte. Ma la fattura é sempre salata.....

siska 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Qui non si tratta di parlare bene o male dei frontalieri che poi tutti ma propio tutti alla fine ne parlano male sicuramente non bene. Qui il problema é che i costi della vita sono alti e se tu prendi un salario al di sotto della media fischcia!..se puoi farti uno spesone per te e la tua famiglia che duri più che duri bé non é la colpa di noi cittadini/e.....Io sono la prima che spendo tutto qui da noi anche perché se devo cominciare a chiedere di portarmi a fare....preferisco andare alla migros o denner. L'abbigliamento che ho nell'armadio me lo tengo stretto stretto e quando ho bisogno di nuovi capi ma in ordine vado come come faccio da molto tempo alla boutique Croce rossa di Lugano....vi garantisco che ci trovare molti pezzi super o semplicemente in ordine. Io guardo il mio portafoglio non quello di chi mi dice che devo...se potessi andrei a Porlezza a farmi lo spesone....già già....

tip75 5 anni fa su tio
il Ticino....la politica.....baciamo e mani

Red61 5 anni fa su tio
Bravissimi a frenare nell’interesse delle igieniste CH! Liberalizzate e poi vedrete un’ulteriore invasione di frontalieri a portarci via il lavoro! Poi gli stessi che auspicano l’indipendenza piangeranno e invece di grattare tartaro gratteranno qualcosa d’altro.... Le altre categorie professionali insegnano!

ToMaTe_81 5 anni fa su tio
Onestamente se devo prendere un appuntamento dall'igenista per la pulizia e poi uno nuovo dal dentista per il controllo mi girano un po le scatole, preferisco di gran lunga combinare le due cose per non avere appunto doppio appuntamento; chissà se in questo modo ci fattureranno il doppio visto che ci sarà una tariffa base solo per aver messo piede nello studio.

Pepperos 5 anni fa su tio
Personalmente attraverso il confine, come il resto dei mie colleghi. 30%in meno . Preciso che vado perché c'è un rapporto di fiducia.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Quindi andresti ugualmente in Italia anche se costasse il 30% in più proprio per il rapporto di fiducia?

Bandito976 5 anni fa su tio
In Ticino procede tutto con lentezza rispetto al resto della Svizzera.
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