Cerca e trova immobili

LUGANO«Se è finito così è per colpa sua»

18.06.18 - 08:30
Parla il fratello del senzatetto trovato a dormire nel tunnel pedonale di Besso e racconta la vera storia di M.
«Se è finito così è per colpa sua»
Parla il fratello del senzatetto trovato a dormire nel tunnel pedonale di Besso e racconta la vera storia di M.

LUGANO - «Le istituzioni hanno fatto molto per lui. Ma ormai ha deciso di vivere per strada. È lui che non vuole farsi aiutare da nessuno». A distanza di alcuni giorni dalla pubblicazione del nostro articolo sul senzatetto trovato a dormire nel tunnel pedonale di Besso, parla il fratello del clochard. Dopo aver letto l’articolo ha deciso di raccontare la vera storia di M. «Se mio fratello si trova in questa condizione è tutta colpa sua». È un fiume in piena nel raccontare la storia del fratello 56enne. Una storia caratterizzata da un nemico che si chiama alcol. «È questo il vero problema di mio fratello. È un alcolista patologico, e non vuole curarsi in alcun modo». Una dipendenza che si trascina da anni e che è stata madre di numerosi disastri, dalla perdita del lavoro «era un montatore di binari, ed era pure bravo nel suo lavoro», fino all’abbandono di sua moglie, «i litigi erano diventati inevitabili e sua moglie, nonostante mostrasse comprensione e disponibilità ad aiutarlo, arrivò a un punto che lo cacciò di casa». Per il senzatetto iniziò dunque un periodo di peregrinazione per le vie del Luganese. Dormiva dove capitava. «Un giorno diluviava. Si presentò davanti casa mia, ad Agno, tutto inzuppato d’acqua. Lo feci entrare. Non si lavava da giorni. Venne ad abitare alcuni mesi con me».

Ma l’idillio durò poco. L’assistente sociale del Comune di Agno era riuscito ad interessarsi per una sistemazione. «Riuscì a trovare un appartamento a Caslano, ma mio fratello non si interessò più di tanto, non presentò mai i documenti necessari e scomparve nuovamente preferendo dormire all’aperto». È da circa sei mesi ormai che vive per strada. A nulla sono valsi i continui tentativi di mettersi in contatto con lui. «Ogni volta che lo chiamo spegne il cellulare. L’ultimo messaggio gliel’ho inviato il 30 maggio. Non mi ha mai risposto. Eppure gli dicevo che erano arrivati importanti lettere da parte dell’Arp e che avevano trovato una soluzione per una nuova casa. Deve presentarsi verso fine giugno, altrimenti bisogna ricominciare tutto da capo». Da qui l’appello del fratello affinché M. torni a casa, si faccia curare e possa iniziare una nuova vita. «Il suo problema – continua sconsolato – è quello di credere di poter risolvere tutto da solo, ma nella vita devi avere anche il coraggio di chiedere aiuto, perché se non chiedi aiuto nessuno si muove».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
@ Eva Ghiringhelli, non scriverlo sul Blog ma segnalalo a chi di dovere ;-((

siska 5 anni fa su tio
Per me i mantenuti sono ben altre persone. Poi ci quelle che si nascondono dietro a dei paraventi e gli va sempre bene perché hanno trovato il posto di lavoro tramite la politica, praticamente io li definisco dei veri parassiti che puntano sempre il dito a chi é nella vita é caduto.

pillola rossa 5 anni fa su tio
L'alcolismo, così come le dipendenze in generale, non sono una colpa, ma una patologia.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Esatto pillola rossa, io l'ho vissuto in famiglia con un familiare alcolista, purtroppo queste persone ti fanno vedere i cosiddetti sorci verdi..e i sorci, quelli verdi, garantisco che non te li dimentichi più segni indelebili. Però in un cantone piccolo, piccolo dovrebbero esserci strutture per persone senza un tetto. Il sig. in questione semmai non ha nessuna forza né fisica e né psichica per presentarsi negli uffici preposti. Il fratello del sig. M. ha fatto bene a precisare dei punti che andavano precisati, anche lui alla fine é vittima di chi si é lasciato andare con alcol o droghe e più di così alla fine non vedo cosa possa ancora mettere in piedi.....

pillola rossa 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Concordo siska. Certe dipendenze sono a tutti gli effetti dei suicidi al rallentatore. Già è infinitamente doloroso per i familiari accettare un suicidio di un proprio caro, figuriamoci quando questo dura anni. Il sostegno dovrebbe essere esteso a tutta la famiglia.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao caro "collega", certo ho capito la tua bontà d'animo e so per certa (intuito) che non ti sei mai tirato indietro ad aiutare chi forse ha avuto veramente bisogno. Purtroppo nel caso da te esposto e vissuto in prima persona, fa dispiacere e impressione che esistano sempre e comunque persone come il finto poveretto che aveva solo un'unica intenzione cioé, gabbare gli altri. Hai fatto bene a spedirlo altrove e vendere tutto. A riguardo l'articolo, comprendo anche che ci sono persone restie a farsi e scelgono di morire all'adiaccio mah!..il sig. M., credo che non abbia più la forza di muoversi negli uffici preposti e mi chiedo, ma non c'é nessuno che possa aiutarlo nella molta e tanta burocrazia? Forse é propio il fatto che lui non vuole e mi dispiace molto.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Se quello non vuole aiuto, malgrado tutti gli sforzi, c'è poco da fare. Quando ero ancora in servizio c'era un tipo che il primo gennaio di ogni anno faceva un furto in un Bar e lasciava la bottiglia di birra con le impronte sul bancone. Dopo due volte che lo abbiamo beccato, era un italiano, non guardavamo neppure se fosse lui perché era sempre nei paraggi. Il "caro" R.A. quando lo fermavamo ci buttava le braccia al collo e diceva "finalmente due pasti caldi e un letto per qualche mese". Era diventata la nostra "mascotte" in un certo senso e faceva tenerezza oltre che farci delle risate da matti. Poi un giorno il PP gli ha fatto un divieto di entrare in Svizzera ma lui l'ha ignorato e naturalmente il primo gennaio, birra sul bancone. Tre anni per rottura del bando e furto per mestiere e non i soliti 5 mesi per svernare. Quello lo ha segnato e ha fatto un salto di categoria; ha cominciato con auto rubate fino a quando ha raggiunto l'apice con una rapina a mano armata in Italia dove c'è rimasto secco. Mi credi che R.A mi mancava il primo gennaio ? ;-))

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ti credo Tato eccome se ti credo e come credo ti mancava al 1° gennaio! Ma come mai é andato a finire così male cavoli...alcune sono destinate a finire in un certo modo te lo dice una che ha visto poche rimonte e parecchi misfatti a causa di un 'alcolista mio familiare. I familiari di queste persone sono messe al gancio ancor prima di iniziare una vita poi naturalmente sei tu come persona, come figlio/figlia che devi darti da fare. Le cauzioni pagate da un mio fratello e i debiti lasciati in giro anche se alla fine voleva sì pagare, ma ne pagava 2 per aprirne 3....brutta bestia l'alcol e anche il vagabondaggio dei senza tetto lascino un'amaro in bocca ai familiari. Vabbé vorrà dire che in un'altro mondo (non in questo per carità) forse volerò come un'aliante ah ah ah ah

siska 5 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
..e soprattutto la gran parte di queste persone con il vizio dell'alcol lasciano dietro di sé, una volta che la morte é sopraggiunta e mi dispiace affondare la "lama nella piaga", ma a tutte quelle persone che hanno avuto a che fare con un familiare alcolista o hanno a che fare, una gran scia grigio/scura. A parte tutto ciò sono fiera di vedere ancora della luce. Mi dispiace per il fratello del signore senza fissa dimora.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Capisco. Ricordiamoci anche che il "non voler essere aiutati", l'illusione di sempre riuscire a interrompere la dipendenza in qualsiasi momento è un sintomo stesso della dipendenza, forse il più logorante per chi sta loro accanto. La convinzione è di non volere, la realtà è di non essere in grado. Chi giudica dall'esterno talvolta arreca più dolore di quanto non ne causi la battaglia stessa.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Ai tempi avevo supposto che il soggetto fosse un straniero che non riceveva aiuti perché non essendo cittadino (giustamente) non ne aveva diritto. Però mi è andata bene che ho azzeccato il fatto che di soldi dei contribuenti ne riceveva. Quindi non è come molti dicevano che la confederazione l'ha abbandonato. Poi sono spuntati i City Angels accusando il sistema di fregarsene dei suoi cittadini, accusa dal canto mia molto grave. Poi vieni a sapere che in realtà la situazione è molto grave e che il povero barbone spreca tutti i soldi statali in alcolici.¶ Vorrei porgere i miei sinceri complimenti all'associazione di protezione che ha sparato sentenza sulla base di un articolo. Cosa che ho fatto pure io e me ne dispiaccio, ma almeno non ho fatto richieste ufficiali a enti statali sulla base del niente.

Greta_953 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Un'ora di applausi!

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Esiste un concetto chiamato colpevolizzazione della vittima. Per cui un signore, con un serio problema patologico, viene incolpato della situazione nella quale si trova. Così facendo tutti quanti possono pulirsi la coscienza sostenendo che la scelta è sua e che se l'è cercata. Alcuni commenti all'articolo lo dimostrano. Complimenti tio, sempre sul pezzo ;)

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Come volevasi dimostrare. E adesso chi aiuta tutti quelli che hanno bisogno di aiutare chi non ha bisogno di aiuto?

sedelin 5 anni fa su tio
ecco, adesso devo ritirare i miei commenti scritti sugli articoli precedenti. qualcosa che mi (ci) mette in condizioni di mea culpa per aver commentato a sproposito. PRIMA (e non dopo) di scrivere articoli che indignano sarebbe meglio CONOSCERE!

miba 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Non vado a ripescare gli articoli precedenti ma comunque ricordo che in molti avevano scritto che qualcosa comunque non quadrava

Evry 5 anni fa su tio
Certi giornalai farebbero meglio informarsi prima di sparare, certo chea certi giornalai della vicina penidolo piace, sputare nel piatto che mangiano. Auguri

Pesciora 5 anni fa su tio
Greta_953 : Infatti, ma ai giornalisti piace sparare contro la Svizzera che secondo loro é così ricca eppure inumana.

miba 5 anni fa su tio
Risposta a Pesciora
Ciao Greta_053, guarda però che anche in Svizzera (principalmente Zurigo e Berna) abbiamo i barboni che vivono nei cartoni nelle stazioni o sotto qualche ponte e che ci sono le mense per i poveri. Quello che (personalmente) mi da fastidio è che la Svizzera REALE vuole dare all'esterno un'immagine taroccata come ad es. le statistiche sulla disoccupazione, gli stessi barboni (che in Svizzera ufficialmente non esistono e che per i reportage alla TV si vanno a filmare quelli di Milano, ecc ecc)

Greta_953 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Ciao :-) Ti do ragione, non dico che la Svizzera sia rose e fiori...anzi! Sono stata a Zh per 10 mesi come ragazza alla pari e so quel che in realtà succede anche qui. Mi riferivo solamente al caso di questo signore che gli aiuti potrebbe averli ma non li accetta. Poi che si voglia, a volte, nascondere alcuni fatti e far sembrare tutto magnifico purtroppo non è una novità, ma non nel caso di questo articolo sembrerebbe. Spero di essermi spiegata :-D

Greta_953 5 anni fa su tio
Non so cosa pensare, se le autorità hanno fatto il possibile riconfermo ciò che avevo detto sotto un precedente post: articoli questi, senza senso. Se il problema di fondo non sono le offerte in Ticino, ma è la persona che non vuole farsi aiutare allora non vedo perché farci 3 articoli :-P Umile parere personale.
NOTIZIE PIÙ LETTE