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CANTONEStazioni sciistiche, l'unione fa la forza

13.06.18 - 17:46
I nove piccoli comprensori ticinesi hanno deciso di dare vita a un'associazione
Stazioni sciistiche, l'unione fa la forza
I nove piccoli comprensori ticinesi hanno deciso di dare vita a un'associazione

LUGANO - Le nove piccole stazioni sciictiche del nostro cantone si sono riunite in associazione sotto il cappello dell’Associazione delle Piccole Stazioni Sciistiche Ticinesi (APSSTi). L’associazione autodeterminatasi ieri sera, riunisce le sciovie di Cardada-Cimetta, Mogno, Airolo-Lüina, Dalpe, Bedea-Novaggio, Alpe di Neggia, Peccia, Prato Leventina e Cioss Prato.

Come si ricorderà dalla cronaca, durante l’estate scorsa il Consiglio di Stato aveva proposto un credito quadro di 5,4 milioni di franchi su 4 anni destinato ai 5 maggiori impianti. Le piccole stazioni si sono in parte riconosciute nei contenuti del massaggio, pertanto si erano rivolte alla Commissione della Gestione con lo scopo di emendare il messaggio e di poter beneficiare anch'esse del sostegno pubblico. Il CdS, sollecitato dalla Gestione aveva invece elaborato un progetto differente che attraverso un decreto legislativo andava in favore delle piccole stazioni includendole nel credito quadro di 13 milioni di franchi per misure cantonali di politica regionale complementari al Programma d’attuazione della politica economica regionale 2016-2019. Dopo questo risultato raggiunto grazie all’unità d’intenti, e dopo le diverse riunioni, è nata la volontà comune di essere rappresentati sotto un unico cappello.

Secondo il neoletto presidente Dante Pollini, uno degli scopi principali di questa associazione è quello di creare un punto di contatto unico per le istituzioni e per tutte le realtà di riferimento che con diverse modalità hanno la necessità di interagire con le piccole stazioni sciistiche.

Oggi grazie alla lungimiranza dell’istituzione e alla volontà di restare compatti, le piccole stazioni guadano al futuro con ottimismo. Benché a volte i fattori climatici potrebbero recare sconforto, essere piccoli ha un vantaggio, quello di potersi adattare rapidamente alla situazione del momento, questo grazie anche all’immenso lavoro di volontariato che ruota attorno a queste piccole ma importanti realtà.

All’orizzonte - ricordiamo - c'è inoltre il progetto che interessa tutto il panorama montano ticinese e il turismo indigeno: “L’Inverno in tasca”. Questa iniziativa permetterà al turista indigeno di godere tutto l’anno di molti vantaggi che fino ad oggi erano destinati ai turisti non indigenti che soggiornano in Ticino per vacanza. Fino a fine giugno vi sarà possibilità di sottoscrivere questa promozione con le interessanti facilitazioni offerte dai comuni.

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COMMENTI
 

GI 5 anni fa su tio
importante è, come sempre, che l'inverno sia abbondantemente bianco...
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