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CADENAZZO/GAMBAROGNO/SANT'ANTONINOPresentati i primi risultati del Piano di mobilità comprensoriale

12.06.18 - 18:54
L’obiettivo è quello di riunire le principali aziende dell’area, sviluppare soluzioni di mobilità aziendale a livello intra- e interaziendale
Presentati i primi risultati del Piano di mobilità comprensoriale
L’obiettivo è quello di riunire le principali aziende dell’area, sviluppare soluzioni di mobilità aziendale a livello intra- e interaziendale

CADENAZZO/GAMBAROGNO/SANT'ANTONINO - Per sostenere le aziende presenti sul loro territorio, i Comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Sant’Antonino hanno dato avvio con il sostegno del Dipartimento del territorio nel novembre scorso ad un’azione congiunta per realizzare un Piano di mobilità comprensoriale.

L’obiettivo è quello di riunire le principali aziende dell’area, sviluppare soluzioni di mobilità aziendale a livello intra- e interaziendale e applicare le misure tramite l’istituzione di una Centrale di mobilità che funga da riferimento per le aziende e i loro collaboratori.

Dopo la fase iniziale di acquisizione delle aziende e di raccolta dati, nell’ambito di una serata informativa tenutasi il 12 giugno sono state presentate alle aziende le principali misure emerse dall’analisi. Al progetto hanno deciso di aderire 21 aziende per un totale di 1'900 collaboratori, di cui il 78% risiede in Ticino, prevalentemente sull’asse Bellinzona-Locarno, ma anche nel Luganese.

I frontalieri sono concentrati nel Luinese e, in misura minore, sulla sponda destra del Verbano e a ridosso dei valichi del Mendrisiotto. Quotidianamente vengono percorsi 37 km pro capite, di cui il 78% in auto da soli, il 15% con i trasporti pubblici e il 7% in carpooling. Le misure individuate vanno da soluzioni proponibili a corto termine come la promozione dei mezzi pubblici, la messa a disposizione di biciclette elettriche, azioni di carpooling e navette interaziendali e transfrontaliere attraverso l’applicazione per smartphone MobAlt (www.mobalt.ch), a soluzioni a medio-lungo termine che prevedono il potenziamento del trasporto pubblico almeno in alcune fasce orarie, l’estensione della rete bike sharing, lo sviluppo della rete ciclopedonale, linee di navetta che connettano le due sponde del Piano di Magadino e, non da ultimo, la realizzazione di un asilo nido interaziendale.

Le aziende riceveranno nelle prossime settimane un Piano di mobilità individuale, sulla base del quale decidere la forma di promozione migliore delle misure. Queste verranno proposte dall’autunno con l’obiettivo di tirare le prime conclusioni del progetto nella primavera del 2019.

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