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LUGANOSarà una "Cantera" bianconera: «Io sono ambizioso»

06.06.18 - 17:55
I sogni di Leonid Novoselskiy, il russo che porta "scompiglio" nel calcio giovanile ticinese: «Iniziamo a lavorare coi bimbi di 5 anni. Il Team Ticino? Siamo noi»
Tio.ch/20 minuti - PM
Sarà una "Cantera" bianconera: «Io sono ambizioso»
I sogni di Leonid Novoselskiy, il russo che porta "scompiglio" nel calcio giovanile ticinese: «Iniziamo a lavorare coi bimbi di 5 anni. Il Team Ticino? Siamo noi»

LUGANO – «Il livello del calcio giovanile ticinese al momento è basso. E io voglio vincere». A sostenerlo è Leonid Novoselskiy, 48 anni, nato a Kiev, ma cresciuto a Mosca. Da circa un anno è presidente del settore giovanile del Lugano calcio. È lui l’uomo finito al centro delle polemiche in seguito alle lamentele di alcuni club italiani. L’accusa principale? Quella di “fare spesa” tra i vivai delle società di confine, in pratica saccheggiandole. «Prima di tutto – fa notare Michele Campana, suo vice – vorrei precisare che i trasferimenti di ragazzini sono possibili entro un determinato raggio di chilometri. Non è vero che non rispettiamo le direttive Fifa. Avete scritto gravi inesattezze».

Si lamenteranno anche Juventus e Milan – Il riferimento è al recente articolo pubblicato da Tio/20 Minuti. Un servizio che ha sollevato un vero e proprio polverone. Inesatto in alcuni punti (e ce ne scusiamo). Ma non nella sostanza. Ancora Novoselskiy: «La Varesina calcio si lamenta? Un giorno, forse, si lamenteranno anche la Juventus, il Milan… Vogliamo crescere. Siamo ambiziosi. E non ci vedo niente di male. Non rubiamo i giocatori ai club italiani. Sono i genitori di questi ragazzi che, vedendo il Lugano giocare così bene nei vari tornei, decidono di affidare i loro figli a noi».

Obiettivo Champion’s League – Insomma, la conferenza stampa di oggi, mercoledì, pomeriggio a Cornaredo non ha fugato i dubbi sulla politica “aggressiva” attuata da Novoselskiy. «Non sono un magnate – dice – , come avete erroneamente scritto. Sono un imprenditore nel ramo dei cosmetici. E amo il calcio». Puntualizzato ciò, l’uomo venuto dall’est rivela i suoi sogni. «Vogliamo rendere il Lugano un club molto importante a livello giovanile. Per avere i giocatori da Champion’s League occorre iniziare a lavorare con i bambini piccoli. Anche di 5 anni. A me non bastano i buoni piazzamenti».

Un progetto d’eccellenza – Sulla serietà del progetto bianconero, nulla da eccepire. Diciassette squadre, dalla scuola calcio all’under 19. Oltre 240 ragazzi coinvolti (tra cui i due figli dello stesso Novoselskiy). Un apparente buon rapporto con gli altri club. Poi, però, ci sono le accuse che arrivano dal Team Ticino, che si occupa di formare il meglio dei calciatori ticinesi a partire dai 14 anni di età.

Il pallone per il bimbo non è più solo un divertimento – Enzo Lucibello, membro di comitato del sodalizio, ancora di recente, durante il programma televisivo Fuorigioco, ha evidenziato come il Lugano si stia muovendo in maniera diametralmente opposta rispetto a quelle che dovrebbero essere le direttive imposte dalla Federazione svizzera, basate sulla formazione e sull’educazione, anziché sul mero risultato sportivo.

Ora si cambia – «Ma il Team Ticino – riprende Novoselskiy – è composto da Lugano, Bellinzona, Chiasso. Il Team Ticino siamo noi. Non questa gente in scadenza di mandato. Fino ad ora si è lavorato in un determinato modo. Adesso si cambia. Lugano al momento è una squadra faro. È un bene che la situazione evolva. Abbiamo un’ottima collaborazione con gli altri club ticinesi». 

Staff all’avanguardia – Accanto a Novoselskiy c’è anche Edo Carrasco, responsabile del “calcio dei bambini” in seno alla società bianconera. «A Lugano – sostiene – si sta facendo un lavoro esemplare. Anche dal profilo educativo. Abbiamo uno staff medico, uno psicologo. Ci accusano di avere tanti allenatori italiani, a scapito dei ticinesi. Non è vero. Con 17 squadre da gestire abbiamo bisogno di tanta gente competente. E il bacino nella Svizzera italiana ha limiti numerici».  

Una mano al Chiasso – Nel tanto contestato servizio di Tio/20 Minuti, a un certo punto, si faceva anche riferimento all’ipotesi che Novoselskiy avesse, di recente, dato una mano economica al Chiasso nell’ottenimento della licenza per la prossima Challenge League. Forse, ma era una nostra interpretazione, per ottenere qualche consenso in più. Sulla questione, il 48enne replica così: «Mi sembra che questa sia un’informazione di carattere riservato. Comunque io conosco una persona che ha dato una mano al Chiasso. Questo lo posso dire».  

I “vecchi” si facciano da parte – Cosa accadrà ora? Dopo la conferenza stampa odierna appare evidente come chi ha gestito il Team Ticino finora venga invitato chiaramente a farsi da parte. O perlomeno a non più intromettersi nel progetto di Novoselskiy, l’uomo venuto dall’est che sogna il grande calcio nella Svizzera italiana.

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COMMENTI
 

GI 5 anni fa su tio
c'è da sperare che "abbia TUTTE le carte in regola".....non è il primo "galantuomo" che passa dalle nostre parti....Se son rose.....fioriranno ed il Lugano (ed il Ticino !) torneranno ai grandi fasti ?!

Indira69 5 anni fa su tio
Lasciamolo lavorare ed il tempo dirà se il progetto avrà successo,le basi ad ogni modo ci sono ed i capitali sono propri,nessuno lo sta sussidiando,ha dunque tutto il diritto di portare avanti la sua idea.Da tempo si sapeva che sarebbe entrato in conflitto con il Team Ticino e le sue eminenze grigie,personalmente la cosa non mi sorprende e non essendo un sostenitore della politica portata avanti dal TT,devo ammettere,il confronto non mi dispiace.Un cambiamento ad ogni modo ci vuole,così il mondo pallonaro ticinese non ha futuro ad alti livelli,l'orticello va ampliato.

Hardy 5 anni fa su tio
Finché si investe in un settore giovanile e si EDUCA i giovani sportivi a dei valori, oltre che insegnargli le basi del calcio, non vedo problemi. A maggior ragione se il responsabile è straniero, che quindi forse potrebbe portare anche una mentalità di un tipo che qui manca, visto che i settori calcistici giovanili sono allo sbando un po' in tutto il cantone tra allenatori e responsabili inadeguati e sempre meno ragazzi che giocano a calcio. Poi come sia in particolare questo signore russo non saprei, posso augurarmi che porti qualcosa di positivo.

Ganna2 5 anni fa su tio
Volevo dire ticinonline

Gus 5 anni fa su tio
Questo qui appare proprio come i luganesi; altro che russo!

Ganna2 5 anni fa su tio
Perché ticinonews è l'unico sito ticinese che non parla delle finali dell'ACB che stanno entusiasmando tutto il Ticino?

comp61 5 anni fa su tio
lugano e il ticino possono numericamente avere pochi campioncini. Ci sta. Se fate arrivare ragazzi da fuori abbiate la decenza di non chiamare la squadra lugano.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Non è che si fa tutto questo per il benessere dei bambini, sia ben chiaro. È che se uno riesce ad emergere allora renderà economicamente.

chiodone50 5 anni fa su tio
visto che i ragazzi ticinesi sono "scarsi" si và a fare la spesa all'estero ?

TheOsage 5 anni fa su tio
Ho visto la scuola calcio del Lugano in un torneo dove giocava mio figlio, e posso assicurarti che li ho visti giocare bambini 2010 e 2011 in maniera incredibile, soprattutto nell'occupare gli spazi. Penso che a quell'età forse hanno più necessità di divertirsi, ma forse questa è la strada giusta per avere un giorno giocatori della "Cantera" da portare in prima squadra. Comunque sono rimasto impressionato.
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