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CANTONEIl Ticino ha tradito i suoi cervelli?

07.06.18 - 06:01
Lo storico premio riservato alle start-up locali si apre a tutti. Non è detto che la prossima "migliore idea imprenditoriale" da sostenere sia ticinese
Il Ticino ha tradito i suoi cervelli?
Lo storico premio riservato alle start-up locali si apre a tutti. Non è detto che la prossima "migliore idea imprenditoriale" da sostenere sia ticinese

LUGANO - Era nata dieci anni fa come competizione che voleva individuare «la migliore idea imprenditoriale del Ticino», premiare i suoi startupper, aiutarli a emergere. La StartCup Ticino, già "Premio Bsi", 50mila franchi in palio al vincitore, da oggi si apre all'intera Svizzera. Nessun riferimento al cantone, nel nome che cambia: d'ora in poi si chiamerà solo Boldbrain. «Un acceleratore in Ticino per progetti imprenditoriali».

«Le buone idee non bastano mai» -  Ticino come sede, non più come bacino esclusivo: a partire dalla prossima edizione, candidature entro il 5 agosto, le start-up locali si troveranno idealmente in competizione con quelle della Svizzera intera e potenzialmente «di tutto il mondo – spiega il coordinatore del Centro promozione start-up Alcide Barberis – a patto che uno dei membri risieda in Svizzera da almeno un anno e soprattutto che poi s'insedino qui».

«Nessuna volontà di escludere i nostri»... - C'è tutto il diritto, però, di sentirsi un po' traditi da un territorio che, economicamente e tramite supporto specialistico, aspirava a valorizzare le sue menti più brillanti. Forse non abbastanza? O forse troppo poche? «Le buone idee non bastano mai – replica Barberis – Aprirsi non vuol dire escludere i nostri. Le proposte si selezionano in base alla qualità».

... ma di recuperare chi è "fuggito" dal Ticino - Fra gli obiettivi dichiarati, anzi, anche il recupero di "cervelli in fuga", per un motivo o l'altro attualmente lontani dal Ticino. Ma «no, non è un problema cui cerchiamo di porre rimedio. È naturale che si vada a studiare altrove: qui non ci sono tutte le facoltà». E chi invece altrove è andato a fondare la propria azienda, magari semplicemente in una Zurigo più fertile di opportunità? «Il Ticino merita di crearsi una sua posizione e una sua forza nel settore delle start-up. E lo sta facendo. Il vincitore dello scorso anno è una spin-off del Politecnico di Zurigo che ha deciso di insediarsi qui».

Il vincitore resterà qui: così ne avremo beneficio - Il ritorno per il territorio non è più dunque la mano che si dà per forza alla sua gente, ma la ricaduta in termini di «rivitalizzazione del tessuto economico». Nessun settore privilegiato o escluso: unico requisito è «il carattere innovativo e scalabile del progetto». Altra peculiarità e aspirazione: «Diventare il primo acceleratore nazionale nel segmento "early stage", cioè quando l'idea è ancora nella fase iniziale». 

Leader nella promozione dell'"early stage" - Secondo Barberis, la potenzialità c'è. «L'anno scorso abbiamo avuto una novantina di iscritti, di cui 60 valutati e 25 selezionati per il programma di accelerazione, da cui sono arrivati i semifinalisti». Numeri in incremento? «Più dei numeri, è la qualità che cresce e il livello di maturità. Caratteristiche importanti, visto quanto impegnativo è il percorso». Ma come competere con concorsi analoghi e già più robusti? «Puntiamo molto l'accento sul servizio di coaching, che per noi è il vero premio del concorso». 

 

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COMMENTI
 

Pepperos 5 anni fa su tio
Sì potrebbe anche includere la variante; l'idea vincitrice applicata nel territorio ticinese ( darebbe più che auspicabile )

Fran 5 anni fa su tio
Il Ticino ha tradito i suoi. Cervelli? Che razza di titolo sarebbe? Il Ticino ci ha e ci tradisce tutti noi, Ticinesi e Residenti. Da anni. 65000 frontalieri, contro 33'000 tra disocc, sotto occupati e assistenza non si creano da oggi a domani. Nemmeno da ieri. Ci tradisce si, questo Cantone, e da anni. Da quando ha fatto di tutto per far passare la libera circolazione. Il Ticino si scorda forse che così facendo ha voluto (!) creare una classe di aventi bisogno di sostenimento. Sussidi cassa malati. E soprattutto: vivendo sul minimo o sotto il minimo esistenziale NON PAGANO LE TASSE. 33'000 non pagano le tasse, anzi, chiedono soldi allo Stato per non morire sotto un ponte! Il Ticino si è tirata la zappa.sui piedi da solo. Siamo il Cantone sempre più povero. Ragazzi: scappate e se siete "su" restate!!

Fran 5 anni fa su tio
Parole parole parole. I nst ragazzi studiano oltre Gottardo e non rientrano in TI a salari offerti che sfiorano il ridicolo. Sfiorano la vergogna. Esempio? Ingegnere civile del Politecnico Lausanna, donna, di Como. 2017. Studi completati. A Lausanna le offrono il 1. lavoro: 9500.00. Lei vuole tornare a Como. Lugano, dopo svariati invii di CV su CV, la.maggioranza senza risposta. UNO solo risp. 3000 netti, netti se vuoi - prendere o lasciare. Lei accetta. Un suo collega del Locarnese le dice NO!! Non accettare! Lei risp: a me bastano vivendo a Como, a Milano mi offrono 1200.00 euro per lo stesso lavoro. Ecco di cosa parliamo! Questo articolo non ha senso se non questo: il Ticino lavorativamente non sta morendo. È già morto. La libera circolazione, che ai nst politici sembrava la manna dal.cieli lo è: per le migliaia di aziende che sono sbocciati come funghi dal nulla (?). Creando 65'000 posti di lavoro per frontalieri. Si. Ma...Creando 32'000 (altro che 7000 disocc.) tra disocc., sotto occupati, e un qlc migliaio di casi assistenza sociale. Questo è, di cui stiamo parlando. È tutti con i paraocchi, questi bei imbusti di "politici" che fanno la politica per LORO STESSI. Start up? Fatele altrove, qui morite di fame e indebitati. E soprattutto..... NON considerati. Altro che fuga dei nst cervelli: studiare altrove e restate dove siete!
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