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Con l’arrivo dell’estate stanno riaprendo le circa 75 strutture ricettive alpine
BELLINZONA - Tra fine maggio e metà giugno riaprono le capanne alpine in Ticino. Sono circa 75 le principali strutture poste sulle nostre montagne che si apprestano ad iniziare una nuova stagione. 40 di queste sono custodite regolarmente - è presente un guardiano che offre mezza pensione ai visitatori -, altre 35 sono aperte, dispongono di vari confort ma non sono custodite, dunque gli escursionisti devono provvedere loro stessi a cucinare.
Nel 2017 le capanne in Ticino hanno registrato circa 46'000 pernottamenti, si tratta di una frequenza in linea con gli anni precedenti. La prima capanna in Ticino (la Campo Tencia) è stata costruita nel 1912, da lì si sono susseguite diverse strutture che ogni anno vengono ristrutturate o ricostruite. Nel 2017 è stata ristrutturata Cognora, nel 2016 ricostruita completamente la Monte Bar. Per il 2018 /19 si prevedono invece interventi di ristrutturazione per Cadlimo, Gesero e Piansecco.
In media le capanne hanno circa 40 posti letto, la più grande è la Cristallina con 120 posti, seguita da Cadlimo (80), Tencia e Motterascio (70). Ma vi sono pure una serie di capanne non custodite con circa 20 posti. Anche le strutture delle capanne variano molto nel tempo, se una volta si trovavano locali spartani con grandi stanze con coperte di lana e servizi igienici all’esterno, oggi vi sono stanzette, servizi interni con doccia, piumoni e molti altri confort.
Nel Ticino e nella Mesolcina - ricordiamo - oltre alle 75 capanne vi sono oltre 130 piccoli rifugi, sono piccole strutture riattati da stalle o alpeggi andati in disuso, dove gli escursionisti possono pernottare trovando pace e solitudine.
