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CANTONERicerca per la sindrome di down, due eventi in Ticino

05.06.18 - 09:01
Si parlerà di modi sicuri ed efficaci per sostenere lo sviluppo delle abilità cognitive nelle persone con la sindrome di Down e con altre disabilità intellettive
Ricerca per la sindrome di down, due eventi in Ticino
Si parlerà di modi sicuri ed efficaci per sostenere lo sviluppo delle abilità cognitive nelle persone con la sindrome di Down e con altre disabilità intellettive

LUGANO - Nonostante le persone con la sindrome di Down siano tutte diverse fra loro, quasi tutte hanno un certo grado (generalmente lieve o medio) di disabilità cognitiva. La ricerca scientifica e gli specialisti dell’educazione si stanno impegnando da tempo per trovare modi sicuri ed efficaci per sostenere lo sviluppo delle abilità cognitive nelle persone con la sindrome di Down e con altre disabilità intellettive.

Questo il tema delle due conferenze previste in Ticino i giorni 6 e 8 giugno: cosa ci ha permesso di scoprire la ricerca sulle cause della disabilità intellettiva nella sindrome di Down? Quali sono le opportunità disponibili per migliorare la qualità di vita delle persone con la Trisomia 21? Come proporre, ora ed in futuro, delle terapie sempre più mirate?

Venerdì 8 giugno, presso l’auditorium UBS a Manno, durante la conferenza “Sviluppare l’intelligenza nella disabilità cognitiva” (organizzata dall’associazione Progetto Avventuno), si parlerà delle attuali ricerche sulle molecole naturali per contrastare la disabilità cognitiva e prevenire il declino intellettivo precoce associato alla Trisomia 21. Vari articoli sono già stati pubblicati sull’argomento e molte sono le famiglie che fanno già uso dell’EGCG (molecola del tè verde), un farmaco naturale già disponibile per gli adulti e probabilmente presto anche per i bambini.

Per parlare di questo argomento l’associazione Progetto Avventuno* ha invitato in Ticino la Prof.ssa Rosa Anna Vacca, dall’ Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari di Bari. La ricercatrice - biologa è anche mamma di un ragazzo con la Trisomia 21. Grazie a lui ha deciso di concentrare i suoi sforzi nello studio degli effetti di alcune specifiche molecole naturali sulle funzioni delle cellule in cui vi è una Trisomia 21, e sul conseguente sviluppo delle capacità cognitive.

La Prof.ssa presenterà i suoi lavori e quelli dei colleghi in Francia ed in Spagna, dove si sta svolgendo la terza fase di trial clinico per valutare efficacia e sicurezza dell’EGCG con i bambini. Sarà un’importante occasione per dare ai presenti, professionisti e genitori, informazioni precise e rispondere alle domande relative al suo utilizzo.

Durante la conferenza, dopo l’intervento della Prof.ssa Vacca, è previsto l’intervento della Dr.ssa Loretta Pavan, ideatrice insieme alla Dr.ssa Chiara Leoni del Programma di Arricchimento Pre-Strumentale (PAPS). Basato sulle teorie pedagogiche di Vygotskij e di Feuerstein, il percorso ne adatta i concetti chiave in modo che siano applicabili ai contesti educativi quotidiani.

«Abbiamo deciso di abbinare questi due argomenti così diversi fra loro» spiega Monica Induni, presidente dell’associazione «per sottolineare che lo sviluppo cognitivo non è influenzato da una sola componente, sia essa biologica, educativa, o ambientale, ma è sempre il risultato di una complessa relazione fra di esse. Vogliamo dare alle famiglie ed ai professionisti l’opportunità di valutare in contemporanea più approcci, che per quanto diversi fra loro non si escludono a vicenda».

Nella stessa settimana visiterà il Ticino un altro importante ricercatore: mercoledì 6 giugno il Prof. Pierluigi Strippoli, responsabile del Laboratorio di Genomica di Bologna, presenterà in una conferenza organizzata dalla Fondazione Sant’Angelo e da Medicina e Persona i risultati dei suoi ultimi lavori di ricerca sul cromosoma 21 responsabile della sindrome di Down.

Il team del Prof. Strippoli si sta dedicando, all’interno di questo progetto, a caratterizzare i geni di una specifica “regione critica”, una parte del cromosoma 21 strettamente collegata alla disabilità intellettiva nella sindrome di Down, mettendo inoltre in relazione questi dati con recenti risultati riguardanti specifiche alterazioni metaboliche nelle cellule con Trisomia 21 con la speranza di poter sviluppare terapie innovative ed estremamente mirate.

Vari sono i centri ed i congressi internazionali che si occupano esclusivamente di ricerca per la Trisomia 21: per le famiglie di persone con questa condizione, che è presente con un’incidenza di circa 1/1000 nascite (dati OMS), questi studi sono confortanti e dimostrano un rinnovato interesse a migliorare la qualità di vita delle persone con sindrome di Down. Le due serate saranno introdotte rispettivamente dal Prof. Gian Paolo Ramelli e dal Prof. Mario Bianchetti.

(*L’associazione Progetto Avventuno si dedica dal 2015 alla Trisomia 21 con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle persone con la sindrome di Down, organizzando formazioni per professionisti, convegni, informazioni per i famigliari, progetti di sensibilizzazione attraverso la collaborazione con le organizzazioni locali e con i centri di competenza internazionali. www.avventuno.org)

GLI APPUNTAMENTI

Mercoledì 6 giugno 2018, Lux Massagno, ore 20:30
E se ci fosse una cura? Alla ricerca di una terapia per la Trisomia 21.
Relatore: Prof. Pierluigi Strippoli, responsabile Laboratorio di Genomica, Bologna.
Organizzato da Fondazione Sant’Angelo e Medicina e Persona. www.medicinaepersona.ch

Venerdì 8 giugno 2018, ore 18:30 apericena e 19:30 conferenza, Auditorium UBS Suglio, Manno
Sviluppare l'intelligenza nella disabilità cognitiva:
> molecole naturali per la sindrome di Down
> PAPS: il potenziamento delle capacità cognitive nella disabilità intellettiva
Relatrici: Prof.ssa Rosa Anna Vacca, Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari di Bari, e Dr.ssa Loretta Pavan, ideatrice del percorso educativo PAPS per il potenziamento cognitivo precoce. Introduzione del Prof. Gian Paolo Ramelli.
Organizzato dall'Associazione Progetto Avventuno con il sostegno dell'Associazione Pediatri della Svizzera Italiana e di SOS Infanzia Ticino.

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