Diecimila franchi per le famiglie con figli che andranno a vivere nel Comune valmaggese. La situazione demografica preoccupa. Lo conferma la municipale Cristiana Vedova-Mignami
LAVIZZARA – Diecimila franchi per ogni famiglia, con figli in età scolastica, che deciderà di andare ad abitare a Lavizzara. È la proposta, lanciata di recente, dal Comune dell’alta Vallemaggia. Un’idea che genera reazioni contrastanti. Soprattutto in alcuni genitori del posto, secondo i quali il Municipio, nel suo progetto, avrebbe omesso una serie di dettagli importanti. Il nuovo centro scolastico di Prato Sornico si starebbe, infatti, lentamente spopolando. E questo starebbe causando non pochi disagi ai genitori della valle. Soprattutto perché i bambini di quinta elementare saranno presto trasferiti a Cavergno (Cevio).
Cifre da brivido – I numeri sono impietosi. Il nuovo centro scolastico di Prato Sornico, creato 12 anni fa in seguito alla fusione, conta poco più di una ventina di allievi. Cristiana Vedova-Mignami, municipale di Lavizzara, spiega la situazione: «Gli incentivi per le famiglie sono proprio stati pensati per dare un futuro a questo istituto scolastico, che adesso si trova in difficoltà. Mancano i numeri, non lo nascondiamo. Per fortuna abbiamo trovato la possibilità di stringere una collaborazione con il Comune di Cevio. Loro ci mandano i bimbi della scuola dell’infanzia. E noi, in cambio, mandiamo loro quelli di quinta elementare».
Si salvano posti di lavoro – Uno scambio scomodo, ma necessario, dal momento che anche a Cevio ci sono difficoltà di contingente. «Si tratta di una collaborazione tra due Comuni limitrofi, che si trovano a 10 chilometri di distanza tra loro. Così salveremmo dei posti di lavoro. Il rischio sarebbe quello di chiudere la scuola dell’infanzia. I bambini si sposteranno da Lavizzara a Cevio con il pulmino».
Pausa pranzo fuori casa –Ma la corsa è prevista solo due volte al giorno: al mattino e alla sera. E anche questo dettaglio sembra preoccupare alcuni genitori. I bambini staranno, di fatto, lontani da casa per tutto il giorno. «Faranno la pausa pranzo a Cevio. Lì c’è la sorveglianza, c’è un bel parco giochi. È stata una scelta forzata, per il loro bene».
Chiudere o collaborare – Il Cantone d’altra parte era stato chiaro. Per Lavizzara erano due gli scenari possibili. «O perdere la scuola materna. O instaurare una collaborazione con Cevio. Noi abbiamo scelto l’opzione meno drammatica. Chiudere quest’anno la scuola dell’infanzia a Lavizzara, significherebbe chiuderla per sempre».
Un futuro da evitare –E non correndo ai ripari, col passare del tempo, la stessa sorte potrebbe toccare anche alle sezioni di scuola elementare. «Certo, qualora l’edificio scolastico di Prato Sornico un giorno chiudesse, verrebbe sicuramente utilizzato per un altro scopo. Ma sarebbe un peccato. Abbiamo informato i genitori di Cevio e Lavizzara appena possibile in merito al nostro progetto».
Un voto in bilico – Sugli incentivi da 10.000 franchi alle nuove famiglie si voterà il prossimo 12 giugno, nell’ambito della seduta del consiglio comunale. Qualcuno storce il naso. «È una misura che, in ogni caso, sarà ridiscussa anno per anno, in base alle esigenze delle due sedi scolastiche. Lo scopo è mantenere aperte più sezioni possibili. Dovesse passare questo progetto, i bambini si adatterebbero comunque in fretta alla nuova situazione. Sono novità che colpiscono più i genitori, a volte in ansia per gli imprevisti della vita».