In Germania famiglie multate per non aver rispettato l'obbligo di andare a scuola. C'è chi lo fa anche in Ticino, «ma nelle nostre scuole il problema non è sentito»
LUGANO - C’è chi lo fa per approfittare di una tariffa più conveniente per il biglietto aereo, chi invece vuole evitare il traffico in vista del weekend lungo: capita anche in Ticino che i genitori scelgano di far saltare ai figli qualche giorno di scuola in modo da poter partire in anticipo per le vacanze. «Io l’ho sempre fatto per andare con mia figlia in Spagna» ci racconta, per esempio, una mamma del Locarnese, aggiungendo: «Sempre chiedendo un permesso alla direzione scolastica». Così anche altri genitori, che assicurano di agire «col “consenso” della scuola, che prende atto dell’assenza del bambino».
Venti multe in Germania - L’assenza per una partenza anticipata è invece costata una sanzione, nei giorni precedenti il weekend di Pentecoste, a circa venti famiglie tedesche incappate in dei controlli di polizia negli aeroporti di Norimberga e Memmingen, in Baviera. Famiglie che, come riferito dalla Süddeutsche Zeitung, ora rischiano di dover pagare fino a cinquemila euro per non aver rispettato l’obbligo scolastico.
L’obbligo scolastico - «Per i figli in età d’obbligo scolastico, i genitori devono garantire la regolare frequenza». Lo dice anche l’articolo 53 della nostra Legge della scuola. «Ma in Ticino quello delle assenze per partenze anticipate non è un problema sentito» assicura Tiziana Zaninelli, capo Sezione dell’insegnamento medio. In caso le autorità cantonali potrebbero però prendere provvedimenti, tra cui anche una multa fino a mille franchi. «È una situazione che negli scorsi anni non è mai capitata».
«Il Natale ortodosso è sentito» - A livello scolastico si constata, comunque, che per le famiglie della penisola balcanica il Natale ortodosso (che cade il 7 gennaio) è un’occasione per andare a trovare i parenti nella proprio terra d’origine. «Visto che si tratta di un viaggio lungo, può accadere che qualche allievo rientri un giorno dopo la fine delle vacanze scolastiche» afferma Zaninelli, spiegando: «In casi come questi le famiglie segnalano la questione alla direzione dell’istituto, che ne prende atto e invita l’allievo a chiedere ai compagni il materiale prodotto durante l’assenza».
Sport e attività artistiche - Nel nostro cantone si registrano soprattutto assenze per motivi sportivi o artistici che, ci dice ancora la nostra interlocutrice, sono visti come un arricchimento dell’allievo. Si tratta dunque di quei ragazzi che devono partecipare a una competizione sportiva oppure a un evento, per esempio, del coro o dell’orchestra di cui è membro.
Conciliare il lavoro con le vacanze scolastiche - Per quanto riguarda le vacanze anticipate, c’è anche chi si lamenta: «Io non posso far mancare i miei figli neanche per un giorno, anche se inoltro una richiesta per iscritto» ci dice una lettrice. «Lavorando come infermiera, non posso sempre fare le vacanze quando le scuole sono chiuse. E non trovo giusto che vengano penalizzati i genitori che lavorano».
«Non deve essere un diritto» - «Posso capire che una famiglia voglia anticipare una vacanza per questioni finanziarie, quindi approfittando di una tariffa migliore» commenta Ilario Lodi, responsabile di Pro Juventute Svizzera italiana. «Ma è un problema quando questo tipo di assenza sembra diventare un diritto». E Lodi cita dunque l’esempio della Città di Zurigo, dove la questione è regolata nero su bianco: ogni famiglia ha diritto a due giorni liberi da usare a proprio piacimento, seppure con delle restrizioni. «Bisogna ricordare che lo Stato si impegna affinché la scuola dell’obbligo possa fornire la migliore esperienza possibile. Se ci sono delle famiglie che non si preoccupano di questa necessità, c’è qualcosa che non funziona» conclude Lodi.