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CANTONEQuando l'allievo parte in vacanza... prima degli altri

25.05.18 - 08:59
In Germania famiglie multate per non aver rispettato l'obbligo di andare a scuola. C'è chi lo fa anche in Ticino, «ma nelle nostre scuole il problema non è sentito»
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Quando l'allievo parte in vacanza... prima degli altri
In Germania famiglie multate per non aver rispettato l'obbligo di andare a scuola. C'è chi lo fa anche in Ticino, «ma nelle nostre scuole il problema non è sentito»

LUGANO - C’è chi lo fa per approfittare di una tariffa più conveniente per il biglietto aereo, chi invece vuole evitare il traffico in vista del weekend lungo: capita anche in Ticino che i genitori scelgano di far saltare ai figli qualche giorno di scuola in modo da poter partire in anticipo per le vacanze. «Io l’ho sempre fatto per andare con mia figlia in Spagna» ci racconta, per esempio, una mamma del Locarnese, aggiungendo: «Sempre chiedendo un permesso alla direzione scolastica». Così anche altri genitori, che assicurano di agire «col “consenso” della scuola, che prende atto dell’assenza del bambino».

Venti multe in Germania - L’assenza per una partenza anticipata è invece costata una sanzione, nei giorni precedenti il weekend di Pentecoste, a circa venti famiglie tedesche incappate in dei controlli di polizia negli aeroporti di Norimberga e Memmingen, in Baviera. Famiglie che, come riferito dalla Süddeutsche Zeitung, ora rischiano di dover pagare fino a cinquemila euro per non aver rispettato l’obbligo scolastico.

L’obbligo scolastico - «Per i figli in età d’obbligo scolastico, i genitori devono garantire la regolare frequenza». Lo dice anche l’articolo 53 della nostra Legge della scuola. «Ma in Ticino quello delle assenze per partenze anticipate non è un problema sentito» assicura Tiziana Zaninelli, capo Sezione dell’insegnamento medio. In caso le autorità cantonali potrebbero però prendere provvedimenti, tra cui anche una multa fino a mille franchi. «È una situazione che negli scorsi anni non è mai capitata».

«Il Natale ortodosso è sentito» - A livello scolastico si constata, comunque, che per le famiglie della penisola balcanica il Natale ortodosso (che cade il 7 gennaio) è un’occasione per andare a trovare i parenti nella proprio terra d’origine. «Visto che si tratta di un viaggio lungo, può accadere che qualche allievo rientri un giorno dopo la fine delle vacanze scolastiche» afferma Zaninelli, spiegando: «In casi come questi le famiglie segnalano la questione alla direzione dell’istituto, che ne prende atto e invita l’allievo a chiedere ai compagni il materiale prodotto durante l’assenza».

Sport e attività artistiche - Nel nostro cantone si registrano soprattutto assenze per motivi sportivi o artistici che, ci dice ancora la nostra interlocutrice, sono visti come un arricchimento dell’allievo. Si tratta dunque di quei ragazzi che devono partecipare a una competizione sportiva oppure a un evento, per esempio, del coro o dell’orchestra di cui è membro.

Conciliare il lavoro con le vacanze scolastiche - Per quanto riguarda le vacanze anticipate, c’è anche chi si lamenta: «Io non posso far mancare i miei figli neanche per un giorno, anche se inoltro una richiesta per iscritto» ci dice una lettrice. «Lavorando come infermiera, non posso sempre fare le vacanze quando le scuole sono chiuse. E non trovo giusto che vengano penalizzati i genitori che lavorano».

«Non deve essere un diritto» - «Posso capire che una famiglia voglia anticipare una vacanza per questioni finanziarie, quindi approfittando di una tariffa migliore» commenta Ilario Lodi, responsabile di Pro Juventute Svizzera italiana. «Ma è un problema quando questo tipo di assenza sembra diventare un diritto». E Lodi cita dunque l’esempio della Città di Zurigo, dove la questione è regolata nero su bianco: ogni famiglia ha diritto a due giorni liberi da usare a proprio piacimento, seppure con delle restrizioni. «Bisogna ricordare che lo Stato si impegna affinché la scuola dell’obbligo possa fornire la migliore esperienza possibile. Se ci sono delle famiglie che non si preoccupano di questa necessità, c’è qualcosa che non funziona» conclude Lodi.

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COMMENTI
 

Bacaude 5 anni fa su tio
Non posso fare a meno di notare che è la solita carrellata di sciocchezze attorno ai docenti e alla scuola. Purtroppo molti non capiscono che non basta essere andati a scuola o avere figli che vanno a scuola per essere professionisti e docenti. E' un pò come dire che non basta essere stati ricoverati per essere dottori. Qui il punto è piuttosto semplice: se non esiste un motivo più che serio per tenere i ragazzi a casa si deve andare a scuola. Chi pensa altrimenti è libero di farlo, non si lamenti però se molti adulti staranno a casa dal lavoro perchè non hanno voglia. Sono i ragazzi cresciuti così. p.s. Tutti quelli che hanno (vere o presunte) recriminazioni verso alcuni docenti dei loro figli facciano un esposto alla Direzione, verranno ascoltati. Le chiacchiere o le sparate non valgono nulla.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Ma se l'allievo non va a squola per una settimana non basta più la giustificazione dei genitori?...

87 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
A sQuola non so, a sCuola serve un motivo valido o diventa comunque un'assenza arbitraria.

Dioneus 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Se la famiglia giustifica l'assenza non è arbitraria. Al massimo la Direzione può segnalare la cosa alle autorità dei minori competenti

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a 87
Un motivo valido lo si trova sempre... da una malattia a una assenza dei genitori dal domiciglio...

Irukandji 5 anni fa su tio
Pienamente d'accordo!! Così si sentiranno il diritto di farlo anche quando dovranno recarsi al lavoro! La disciplina e l'educazione va insegnata PRIMA in casa!

Bär 5 anni fa su tio
tanto si sa già che nelle ultime due settimane di scuola non si fa altro che guardare film e fare varie attività che nulla hanno a che fare con l'apprendimento scolastico... quindi benvenga una partenza anticipata!!!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Bär
Io ho due ricerche da consegnare e un progetto, sarò speciale :-D

Dioneus 5 anni fa su tio
Risposta a Bär
In realtà non è così, dato che ci sono sedi che hanno attività-progetto nelle ultime settimane

87 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Dipende dalla classe e dal genere di scuola. Scuole elementari e medie pubbliche, in classi che in rare occasioni sono avanti rispetto al programma previsto, spesso accade che le ultime settimane siano meno impegantive. Dipende anche dai docenti.

miba 5 anni fa su tio
Domanda provocatoria: invece di vedere tutto negativo non è che magari l'allievo beneficia invece di qualche giorno di arricchimento culturale all'infuori della sua piccola scuola che si trova nel suo piccolo cantone?

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a miba
arricchimento culturale: disneypark, acquapark, voli lunghissimi, scorpacciate di junk food, baldoria. se definisci cultura queste cose... siamo messi molto male! e si capisce la decadenza che viviamo.

bledsoe 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Risposta provocatoria: se uno non ha nemmeno quel poco, pochissimo, di senso civico da far seguire la scuola obbligatoria al proprio figlio, ho i miei bei dubbi che sappia cosa sia l'arricchimento culturale. L'atteggiamento medio di chi giustifica tali pratiche mi sembra il solito: "tanto la scuola non fa niente", "tanto c'è chi fa peggio" e così via. L'importante è guardare sempre in basso, così ci si consola della propria desolazione (questo commento non è riferito a Lei, ma a un paio di interventi di altri).

bledsoe 5 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
"poco, pochissimo, senso civico", senza il DI, scusate.

miba 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Non intendevo l'Europa Park, Disneyland o Acquapark (la cui destinazione non comporta comunque voli lunghissimi) ma sono comunque dell'opinione (personale) che comunque sia uscire di tanto in tanto dal nostro Ticino proprio così male non fa, anche se sia nei luoghi che hai citato tu: altra gente, altra lingua, altre usanze che permettono perlomeno di fare un confronto. Poi chiaro, ognuno la pensa come vuole

driver1973 5 anni fa su tio
Vogliamo parlare invece dei primi 10 gg di scuola che si inventano passeggiate o escursioni varie e non si fa lezione perchè è ancora caldissimo? Coerenza vuole che allora si incominci il programma scolastico dal primo giorno.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a driver1973
forse non sai che che di passeggiate non si tratta. sono uscite legate alle materie (storia, geografia, biologia, ecc) che hanno un valore educativo per la socialità e la convivenza. ma tant'è, chi non sa é sempre pronto a giudicare ciò che non conosce.

driver1973 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Conosco perché ho due figlie che frequentano le medie. I primi gg non fanno nulla. Sono passeggiate. Punto. Poi é logico che devono giusrificarle

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a driver1973
interessante! e dove vanno? con quale scopo? i docenti hanno inviato una comunicazione per spiegare ai genitori di cosa si tratta?

driver1973 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Guarda che io sono favorevole ad iniziare a fare scuola seriamente dal primo giorno. Ogni uscita é accompagnata da comunicazione. In pratica è una passeggiata. Come mai queste gite educative sono particolarmente concentrate nei primissimi giorni di scuola?

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a driver1973
perché? te l'ho spiegato sopra, ma se uno non vuol capire ghè pooc da fà.

Equalizer 5 anni fa su tio
Da quando ci sono i voli Low Cost quasi tutti si sentono Cristoforo Colombo 2-3 volte all'anno, a questo aggiungiamo multiculturalità (immigrazione con altri standard), il rispetto venuto a meno verso tutto ciò che è stato, e ci troviamo dove siamo ora.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
perchè? te l'ho già spiegato sopra. però se uno non vuol capire ghè pooc da fà.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
scusa, é una risposta per DRIVER73

87 5 anni fa su tio
NON è però corretto che le istituzioni pretendano il rispetto delle leggi da parte del cittadino, e invece il cittadino non riesce a far rispettare le leggi alle istituzioni!!! Le scuole dell'infanzia, prima istituzione con cui viene a contatto un bambino, sono le prime a non rispettare alcuni articoli di legge!! P.es: le mense (obbligatorie nel periodo della scuola dell'infanzia/asilo), come per i rivenditori al dettaglio e i ristoranti, sono tenute a comunicare il dettaglio degli ingredienti utilizzati al consumatore.

87 5 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
A ognuno il proprio pensiero.

equa50 5 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Guarda che i giorni totali di scuola sono fissi. Se c'è un ponte la scuola finisce un giorno dopo. Il ponte magari serve soprattutto alle famiglie per fare una vacanzina a prezzi più contenuti che a luglio ad agosto!

87 5 anni fa su tio
Risposta a equa50
Ho contato 3 ponti nel 2018 nei mesi scolastici. Siccome i genitori spesso non possono prendere ferie durante le vacanze scolastiche, ma riescono forse a fare i ponti: è così tragico per l'istruzione dei ragazzi concedere 3 giorni di ponte per farli stare con le famiglie finchè possono?

equa50 5 anni fa su tio
Risposta a 87
forse non ci siamo capiti. Un ponte è un giorno dato tra due giorni dove non c'è scuola (giovedì di festa e il sabato) Nell'anno scolastico 2017/2018 e pure nel 2018/19 non sono stati concessi ponti. Sai perché? La scuola deve iniziare di lunedì (a volte addirittura in agosto) e finire di venerdì a giugno. Se concedono 2 ponti la scuola finisce di martedì. Per i socialisti non va bene. X i liberali andava bene.

sedelin 5 anni fa su tio
il rispetto delle regole che fanno funzionare la convivenza ha lasciato spazio a "faccio ciò che mi pare quando voglio io", purtroppo. da questa MALeducazione i bambini imparano a diventare adulti viziati, esigenti e, se non possono fare ciò che vogliono, diventano arrabbiati e aggressivi con tutto il mondo. e gli effetti sono già palesi! le scuole dovrebbero far rispettare le regole e multare chi non le rispetta.

Bacaude 5 anni fa su tio
Purtroppo questi comportamenti fanno parte della crescente mancanza di rispetto verso le istituzioni. Come potranno i figli di chi autorizza a stare a casa da scuola x vacanze capire che è sbagliato stare a casa dal lavoro se non si ha voglia? Mi sono sentito rispondere una volta che non capivo le esigenze di alcune famiglie. Ho risposto che le capivo e che capivo quali erano le loro priorità. E' sempre una questione di priorità
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