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LUGANO / MENDRISIOUna festa di qualità per i 40 anni di Estival Jazz

15.05.18 - 12:03
Cinque serate a luglio di grande livello tra jazz e musica dal mondo, ma con un’ombra sul futuro: il festival resterà gratuito?
Una festa di qualità per i 40 anni di Estival Jazz
Cinque serate a luglio di grande livello tra jazz e musica dal mondo, ma con un’ombra sul futuro: il festival resterà gratuito?

LUGANO - Un programma di assoluta qualità per celebrare i 40 anni di una delle kermesse musicali più longeve (e importanti) della Svizzera. Questa mattina presso la sede luganese di Credit Suisse è stata presentata l’edizione 2018 di Estival Jazz. Come d’abitudine il festival, che resta completamente gratuito, si sdoppia tra Mendrisio (6 e 7 luglio) e Lugano (12, 13 e 14 luglio) e punta forte sul jazz, ma senza dimenticare un’ampia panoramica sulle sonorità dal mondo: dall’Africa alle Americhe, dall’Asia al resto d’Europa. Con delle piccole sorprese che non sono state svelate.

«Celebreremo i 40 anni con un’offerta di qualità, di musica e di emozioni. Credo che saranno cinque belle serate» ha affermato uno dei due organizzatori, Jacky Marti. «Un compleanno importante» ha sottolineato Marzio Grassi di Credit Suisse. «Siamo suoi sostenitori dal 2013, ci aspettiamo una grande affluenza di pubblico». Il sindaco di Lugano Marco Borradori ha spiegato che «Estival Jazz è qualcosa di importantissimo e per il 40esimo la Città si è impegnata di più, un segnale di apprezzamento e di stima nei confronti di questa manifestazione».

Incognita futura - Roberto Badaracco, direttore del Dicastero cultura, ha spiegato: «Festeggiare un 40esimo non è una cosa così scontata. È l’evento musicale per antonomasia della città: credo che nessuno possa pensare a una Lugano estiva senza Estival. È un evento che crea cultura e socializzazione, ma anche uno spirito importante e ci fa conoscere un po’ in tutto il mondo. Gli organizzatori si sono dati da fare per organizzare qualcosa di speciale, sarà una grandissima festa per tutti. La gratuità, poi, non è una cosa scontata perché comporta un lavoro grandissimo di sponsor e raccolta di risorse economiche. Ogni anno diventa una rincorsa alla sopravvivenza, e non è facile. Questa sarà la sfida dei prossimi anni». Badaracco ha lasciato intendere che in futuro le cose potrebbero cambiare, ma sarà una valutazione da fare nelle prossime edizioni.

Mendrisio - Festeggiando anche il ventesimo anno di presenza momò, si parte venerdì 6 luglio a Piazzale alla Valle con Manou Gallo, regina dell’Afro Groove e bassista di livello mondiale. Seguirà Vinicius Cantuaria, musicista brasiliano molto importante negli ambienti jazz e della nuova Bossa Nova. Si chiude con una finestra sul Ticino, ma contaminata con un nome di rilievo internazionale: i Re:Funk, che saranno supportati da Pee Wee Ellis, già sax tenore di James Brown.

Si prosegue il 7 luglio con la chitarra blues di Joe Colombo, che si esibirà in trio con Luca Tonani al basso e Tony Rotta alla batteria. Quindi la Stanley Clarke Band, guidata da quella vera leggenda della fusion e del contrabbasso che è Stanley Clarke. Vincitore di quattro Grammy Awards, Clarke vanta collaborazioni eccellenti ed è un gradito ritorno dopo le Estival Nights del 2014. Infine Mf Robots, una delle proposte originali che Estival “scova” in giro per il mondo: questa volta Marty e Wyden sono andati a pescare in Inghilterra.

Lugano - Il via a Lugano, giovedì 12 luglio, è con l’omaggio ai Pink Floyd di Nguyen Le. Il chitarrista, punto di riferimento del jazz contemporaneo, sarà accompagnato dall’Orchestra della Svizzera italiana con il direttore Markus Poschner. La sfida sarà l’arrangiamento, creato appositamente per l’evento, in chiave jazz di “The Dark Side of the Moon”. Poi un gruppo «trovato quasi per caso in Asia», spiega Marti, gli Ekalavya, gruppo fusion che sta avendo un grandissimo successo in India. Chiudono i Kennedy Administration, «un gruppo carico di energia positiva» ha spiegato Giorgio Thoeni, che ha coordinato la conferenza stampa.

Venerdì 13 gli Hudson, che mettono insieme due mostri sacri del jazz come il chitarrista John Scofield e il batterista Jack DeJohnette, senza dimenticare il tastierista John Medeski e il bassista Scott Colley, con le loro rivisitazioni di brani rock e country. Poi un duo di qualità assoluta: il pianista e compositore dominicano Michel Camilo e il chitarrista spagnolo Tomatito, erede di Paco De Lucia. Chiusura cilena con i Chico Trujillo, una delle orchestre più importanti del Paese sudamericano.

L’ospite d’onore per i 40 anni è Renzo Arbore, che torna a Lugano insieme all’Orchestra Italiana. Un nome che non ha davvero bisogno di presentazioni. Finale in gospel con London Community Gospel Choir e i suoi 5 musicisti e 9 coristi.

Conclusione - Andreas Wyden, l’altro dei due organizzatori, ha ricordato il lavoro e le sinergie che hanno permesso a Estival di arrivare dove si è oggi. «Chi è il partner più importante? Se ne manca uno di quelli più importanti, crolla tutto». Jacky Marti ha concluso: «40 anni sono storia, ma noi da 45 anni organizziamo concerti di jazz. Il pubblico è cambiato, il mondo è cambiato. La molla che mi ha spinto a continuare è la passione: se non c’è non fai niente. Se guardo con malcelato orgoglio al passato, guardo con malcelata preoccupazione al futuro». Anche lui accenna alle difficoltà e alla possibilità che Estival possa diventare a pagamento, anche in vista della sostituzione di un importante sponsor che si affaccia all’orizzonte. «Ci stiamo dando da fare, dobbiamo essere ottimisti».

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COMMENTI
 

Goldfinger 5 anni fa su tio
Bel programma complimenti ????
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