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LUGANODall’animale del circo ai rumori del bar, ogni giorno 461 chiamate alla polizia

08.05.18 - 19:16
Un operatore spiega come la centrale affronta il diluvio di sollecitazioni, «senza sottovalutare mai nulla. Anche le richieste più strane».
Dall’animale del circo ai rumori del bar, ogni giorno 461 chiamate alla polizia
Un operatore spiega come la centrale affronta il diluvio di sollecitazioni, «senza sottovalutare mai nulla. Anche le richieste più strane».

LUGANO - La parola d’ordine è mai sottovalutare. Anche le chiamate più strambe, come quella di «una persona che credeva fosse fuggito un animale pericoloso dal circo». Ogni giorno un diluvio di telefonate investe il centralino della Polizia comunale della Città e tra gli operatori di centrale che rispondono c’è anche, in civile, Philippe Kono. «La centrale è una specie di imbuto - spiega - nel quale confluiscono comunicazioni diverse. Il nostro compito sta essenzialmente nel capire dove “rimbalzare” la richiesta. Se, ad esempio, è necessario far intervenire anche un’ambulanza o si tratta di una segnalazione per gli istituti sociali oppure se va inviata la pattuglia perché c’è un problema serio in corso».

Tra i dati 2017 della Polizia comunale, presentati e commentati oggi dal comandante Roberto Torrente e dal capodicastero sicurezza Michele Bertini, oltre a quelli che fanno di Lugano la città più sicura della Svizzera, spicca l’alto numero delle chiamate: in media 461 al giorno. In pratica una ogni 3 minuti. «Negli anni passati erano anche di più. Ora c’è un sistema che seleziona le chiamate d’emergenza da quelle amministrative» osserva Torrente.

«Con gli anni di esperienza - prosegue l’operatore - si riesce a distinguere la psicologia di chi chiama. Succede spesso che la persona non sappia a chi rivolgersi. Dalle richieste d’aiuto per violenze o minacce si può passare ai casi più futili». Ma tutte le chiamate, sottolinea Kono, «vanno trattare con la necessaria attenzione. Per capire anche se all’origine c’è una situazione di disagio. Mi è capitato, ad esempio, che dietro la richiesta telefonica strampalata di una minorenne ci fossero delle violenze familiari».

Per non venir sommersi, al centralino di polizia di giorno sono almeno in quattro a rispondere (tre la notte). «Ci sono momenti più critici, come gli orari di forte traffico in cui ai problemi domestici usuali si assommano incidenti, semafori, ecc. Poi c’è il weekend che con l’arrivo della bella stagione risulta particolarmente carico: «La gente inizia a tenere aperte le finestre ed esplodono le chiamate per rumori molesti provocati magari dai ragazzi che si fermano al parchetto la sera o dagli stessi bar. Ciò crea tantissime richieste. Per noi, al di là del buon senso cui invitiamo le persone, vale l’Ordinanza comunale che alle 23 fa cessare la musica percebile all’esterno. Stabilire quale sia poi il limite spetta però all’agente inviato sul posto».

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