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A deciderlo è stato il Consiglio di Stato. La donna continuerà comunque a percepire il salario
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere con effetto immediato l'operatrice sociale dell'Ufficio dell'assistenza riabilitativa finita sotto inchiesta per il prestito di 50mila franchi, destinato al marito, concesso due anni fa da Flavio Bomio, La donna, come riferisce “laRegione”, non sarà tuttavia privata del salari.
Nei confronti della donna, residente nel Sopraceneri e da molti anni alle dipendenze del Cantone, si ipotizza il reato di corruzione passiva, subordinatamente quello di accettazione di vantaggi. Indagati pure il marito e Bomio (l'ex presidente e allenatore della Società Nuoto Bellinzona - ricordiamo - è stato condannato nel 2013 a 11 anni di reclusione per abusi sessuali e ora detenuto nel carcere aperto dello Stampino).
La donna potrebbe impugnare la decisione che la sospende dalla funzione, ma un eventuale ricorso non avrebbe effetto sospensivo.
