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Per il sindacato la sentenza «ribadisce il ruolo fondamentale della stampa per una buona democrazia»
LUGANO - Il sindacato Syndicom non ha mancato di sottolineare la propria soddisfazione per la decisione del giudice Siro Quadri di prosciogliere da tutte le accuse i quattro giornalisti del Caffè contro i quali pendevano decreti d’accusa per diffamazione e concorrenza sleale (per il direttore del settimanale, Lillo Alaimo).
Nei mesi scorsi il sindacato aveva espresso solidarietà ai giornalisti e preoccupazione per l’accusa di concorrenza sleale che, se fosse stata accolta, «avrebbe limitato la ricerca della verità da parte del giornalista».
Per Syndicom la sentenza «ribadisce il ruolo fondamentale della stampa per una buona democrazia». «Come ha ricordato lo stesso giudice, citando una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - sottolinea il sindacato -, il ruolo della stampa è quello del cane da guardia della democrazia. Ed è meglio che il cane talvolta abbai per niente piuttosto che non abbai del tutto».
«Il proscioglimento dall’accusa di concorrenza sleale per i giornalisti del Caffè - conclude - è più che mai importante per consentire alla stampa di fare il proprio lavoro, in un momento storico difficile, con i gruppi mediatici nelle mani di un ristretto gruppo di persone che tendono a filtrare le informazioni che non coincidono con i propri interessi. Per contro, una condanna avrebbe decretato la fine del giornalismo di inchiesta nel nostro Paese, con tutte le conseguenze del caso per il corretto funzionamento della democrazia diretta elvetica».
