Il neo costituito Comitato chiede un incontro con tutti i gruppi politici rappresentati in Gran Consiglio
LUGANO - Il neo costituito Comitato "No Lia, basta burocrazia" ha chiesto un incontro con tutti i gruppi politici rappresentati in Gran Consiglio per poter esporre le ragioni che impongono l’abrogazione della LIA.
Il Comitato, composto da artigiani e membri della società civile che si battono per il rispetto della Costituzione e delle leggi e per l’immediata abrogazione della Legge sulle imprese artigianali (LIA), si è rivolto a tutti i partiti rappresentati in Gran Consiglio, chiedendo un’audizione per esporre «la grave situazione di illegalità determinata dalla LIA e tutte le ragioni che escludono la possibilità di un suo salvataggio in extremis».
La richiesta di incontro è motivata - spiegano - dalla necessità di «contrastare la campagna di disinformazione messa in atto dai sostenitori della LIA che, oltre a travisare completamente il contenuto e la portata delle decisioni del Tribunale cantonale amministrativo, hanno presentato delle proposte di modifica della LIA che non risolvono in alcun modo i problemi di fondo e ne creano unicamente di nuovi e, se possibile, più gravi».
L’auspicio del Comitato è quello che l’incontro possa avere luogo non appena possibile, in modo da accelerare la trattazione del dossier e «risolvere la grave situazione di incertezza determinata da una Legge che, manifestamente, non è conforme al diritto superiore».