CANTONE“Il trucco degli interinali per aggirare la legge”

BELLINZONA  - Il trucco c’è e loro l’hanno visto. Nel presentare il bilancio d’attività per il 2017 l’Associazione interprofessionale di controllo ha registrato un netto calo delle ditte che si sono notificate da 4059 nel 2016 a 2329 quest’anno. Un effetto della Lia, ha spiegato il presidente dell’Aic Renzo Ambrosetti: “Le aziende estere che abitualmente distaccavano lavoratori sul territorio cantonale per operare in Ticino devono iscriversi all’albo”. Ma c’è un ma. “Esse hanno escogitato il trucco di far assumere il proprio personale alle agenzie di collocamento”. Gli interinali sarebbero presenti soprattutto nel settore dell’artigianato. “I furbi sono sempre un passo avanti rispetto alle regole e trovano nuovi stratagemmi” ha commentato il segretario dell’Aic Nicola Bagnovini.

L’associazione che unisce le parti sindacali e il padronato non demorde e intende migliorare l’attività di controllo sui cantieri. Migliorare perché ormai la quantità è raggiunta. Grazie anche al calo delle notifiche lo scorso anno è stato controllato il 70% delle ditte notificate. Ora l’Aic vuole puntare su una messe in rete delle informazioni. Per evitare che, ad esempio, sullo stesso cantiere lo stesso giorno giunga no gli uomini di più enti ispettivi.
Le multe sono comunque fioccate anche nel 2017. “La pressione resta alta” ha confermato il capoufficio dell’Aic, Bruno Zarro. Le ditte pescare senza essersi notificate sono state 199. Le sanzioni comminate dall’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro sono state 105 per un totale di 412mila franchi; quelle dell’Ispettorato del lavoro 396 per 396mila franchi e quelle segnalate alle Commissioni paritetiche 582 per un importo totale di 411mila franchi.