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Le temperature hanno fatto segnare temperature al di sotto della norma. In netto contrasto con lo stesso mese dello scorso anno, che fu il secondo più caldo dal 1864
BERNA / LUGANO - Se avete l’impressione che la primavera stia tardando più del solito ad arrivare, è tutto normale. Le temperature registrate nel corso del mese di marzo - ha annunciato MeteoSvizzera - hanno infatti segnato un importante calo rispetto alla media degli ultimi 30 anni. A sud delle Alpi potrebbe perfino diventare uno dei mesi di marzo più freddi dal 1981 ad oggi.
Anche la neve è riuscita a ritagliarsi il proprio spazio, provocando ad inizio mese la chiusura dell’aeroporto di Ginevra e ricoprendo - poco dopo la metà del mese - la città di Basilea sotto una coltre bianca di quasi 10 cm. Discorso inverso invece per quanto riguarda la pioggia, latitante in quasi tutte le regioni del paese con valori ben al di sotto della norma stagione. In particolare nella Svizzera orientale, dove fino al 27 di marzo si sono registrati valori inferiori alla metà della media del periodo 1981-2010. L’unica eccezione in questo senso è rappresentata dal Ticino, dove le precipitazione hanno a più riprese oltrepassato i valori stagionali.
Tornando al freddo, il mese di marzo ha fatto segnare un calo di 0,8 - 1,1 gradi rispetto alla media, un dato che sorprende considerando che lo stesso mese dello scorso anno fu il secondo più caldo dall’inizio delle misurazioni nel 1864, di ben 3,3 gradi superiore alla norma. In altre parole quasi 4 gradi in più rispetto alla situazione attuale.
A Lugano in particolare la temperatura media durante il mese di marzo è stata di circa 7,2 gradi. In tempi recenti, situazioni simili si erano verificate nel 2006 (7,1°), nel 1996 (7°) e nel 1995 (7,2°), andando addirittura oltre nel 2013, quando la media fu di soli 6,3 gradi.
