Il progetto di Confartigianato che potrebbe avere ripercussioni sul mercato del lavoro ticinese
LUGANO - È stato elaborato da Confartigianato Varese, con lo scopo di evitare la chiusura di aziende nel nord della provincia, il progetto di Legge (in allegato) messo sul tavolo di Regione Lombardia e Governo italiano.
Solo negli ultimi mesi invernali, nella sola Luino, sono state almeno tre le ditte che hanno dovuto chiudere e i cui operai sono stati ricollocati in Ticino.
Il progetto è elaborato e non prevede soltanto un regime fiscale favorevole per i lavoratori impiegati entro i 20 km dal confine con il Ticino, ma anche i Grigioni visto che è possibile un'adesione delle province di Como, Lecco e Sondrio.
Il reddito da lavoro dipendente prodotto nel territorio italiano da lavoratori residenti in Italia e dipendenti di aziende con sede legale entro i 20 chilometri dal confine, concorre infatti alla formazione della base imponibile nella misura che va dal 70 al 50%.
E’ stato quindi avviato un programma in due fasi destinato all’individuazione, formazione e inserimento delle figure professionali più richieste sul territorio, anche alla luce delle attuali carenze.
Confartigianato, in sostanza, vuole investire per aumentare la competitività del territorio, ma la misura potrebbe, grazie a buste paga più consistenti, disincentivare il lavoratore a cercare lavoro oltre confine.