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BELLINZONA2019 La fuga da Fashion Valley: fantascienza o pericolo reale

23.03.18 - 06:59
L’allarme del deputato Matteo Pronzini: «Resterà solo un deserto di capannoni». L’esperto di diritto fiscale Marco Bernasconi: «Sarei cauto, ma il problema esiste»
2019 La fuga da Fashion Valley: fantascienza o pericolo reale
L’allarme del deputato Matteo Pronzini: «Resterà solo un deserto di capannoni». L’esperto di diritto fiscale Marco Bernasconi: «Sarei cauto, ma il problema esiste»

BELLINZONA - «Da noi rimarrà solo un deserto di capannoni in un territorio devastato. Non occorre essere maghi per prevedere che le aziende venute in Ticino solo per interessi fiscali se ne andranno. La logistica dei grandi marchi ha i giorni contati in una realtà internazionale in cui le imprese pagheranno le imposte dove creano utili». A tracciare questo scenario fosco è il deputato dell’Mps Matteo Pronzini. La questione - con la riforma fiscale in cantiere - incombe: e se la moda in Ticino passasse di moda?

La protesi dopo le banche - Si tratta di un settore cresciuto enormemente negli ultimi tre decenni. Tanto che oggi la logistica dei marchi genera nel cantone un indotto fiscale di circa 90 milioni di franchi all’anno (su 350). In pratica “Fashion Valley” contribuisce quanto le banche nella loro stagione d’oro (ma senza lo stesso indotto per qualità di impieghi). Ed è stata una stampella decisiva per sorreggere le casse pubbliche dopo lo sgonfiarsi della piazza finanziaria.

La fine dei regimi privilegiati - «Nessuno è padrone del futuro» premette Marco Bernasconi, professore di diritto tributario. Che però alcune certezze le regala: «Nell’attuale e passata situazione i Cantoni erano autorizzati dalla legge a creare dei regimi fiscali privilegiati per certe aziende». Questo regime speciale, continua l’esperto, «già dal 2005 era sotto osservazione da parte della comunità internazionale che ne chiedeva la  cessazione. Come? Con la legge di Riforma III che però è caduta nel 2017 in votazione popolare». Per paradosso se queste aziende hanno potuto beneficiare di un privilegio per ancora qualche anno è stato proprio grazie al referendum. «Se il progetto fiscale appena presentato dal Consiglio federale entrerà in vigore alla fine del 2018 o nel 2019 questi regimi saranno finiti. E dovranno finire, perché già ci hanno messo in una lista grigia. Rischieremmo di finire in quella nera».

Il braccio di ferro - La grande domanda è: come questi regimi cesseranno? «Tassando tutte le società allo stesso modo. L’attuale aliquota cantonale del 9% andrà abbassata in modo tale che queste aziende rimangono. Andrà fatto un calcolo aritmetico per recuperare la perdita sulle banche con la permanenza delle altre aziende». E se, argomento su cui punta Pronzini, la tassazione avverrà nel luogo di produzione? «È sicuramente una dalle possibilità - dice Bernasconi -. Sarei cauto, ma questo problema esiste. C’è da aspettarsi che sulla ripartizione degli utili di queste aziende ci sia un contrasto con gli altri Stati dove ci sono i ricavi».

Il potere dei manager - Infine il professore di diritto tributario evidenza un aspetto meno dibattuto: «A decidere dove trasferire le sedi delle aziende sono i manager. E siccome gli stessi manager tendono a favorire i cantoni dove la tassazione per le persone fisiche è più bassa, per il Ticino esiste anche questo problema di non concorrenzialità».

Insomma, un lavoro di sartoria non semplice attende la politica: ritagliare un abito fiscale di una taglia unica che calzi bene ai più. Affinché il Ticino non resti in braghe di tela.

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COMMENTI
 

F.Netri 6 anni fa su tio
Ah, ecco!

vigilante 6 anni fa su tio
Bene, pochi commenti ma tutti da ticinesotto medio ignorante.. complimenti. I frontalieri, alcuni anche sottopagati, sono quelli che hanno fatto scegliere a queste aziende, insieme a una tassazione privilegiata, di mettere radici in Ticino. Se anche solo una di queste due condizione venisse a mancare, e queste aziende se ne andassero, sapreste quantificare quanti soldi perderebbe il cantone?! Questo non significa che non ci vogliano delle regolamentazioni, ma cercate di vedere oltre al vostro naso ogni tanto, diamine! Riciclaggio.. evasione.. inquinamento.. ma di cosa stiamo parlando?! Cos'è, il festival dei luoghi comuni?!! Meriteremmo di tornare a campare solo di agricoltura e allevamento.. magari si starebbe anche meglio eh, ma chi fa questi commenti dovrebbe esserne conscio, perchè l'alternativa alle multinazionali e ai frontalieri.. è questa. 2)

raindog 6 anni fa su tio
Risposta a vigilante
Oddio è arrivato, guarda non sono ticinese, medio forse si ma di luoghi comuni ne hai sfoderati diversi anche tu, ma riprendo il tuo commento visto che pensi di essere intelligente e istruito ma se queste aziende pseudo corrette vengono in Ticino pagando una inezia di tasse anzi magari anche nulla per almeno 5/10 anni mi dice quale sia l'aspetto favorevole della cosa?

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a vigilante
Infatti, con mezza lombardia che stiamo sfruttando (schiavitù moderna) a quest'ora dovremmo essere il Cantone più ricco della Svizzera con la popolazione dallo standard di vita molto elevato!! Invece hanno creato POVERTÀ fra i residenti, TERRA BRUCIATA per i NOSTRI GIOVANI, trascinando nel baratro le finanze Cantonali e Comunali con tutte le conquiste sociali fatte nel passato in un economia sana e forte. Ora per cercare di tappare le mancanze inventano nuove tasse o balzelli da prelevare ancora una volta dalla popolazione! ...ottimo continuiamo così, c'è ancora margine per il peggioramento...

pulp 6 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Noi stiamo sfruttando mezza lombardia? Questa è davvero grossa.....

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Guarda fa una bella cosa visto che qualcosa ti impedisce di vedere con i tuoi occhi, vai su Google, digita "sfruttamento Ticino", poi dedica qualche minutino per leggere testimonianze e sotterfugi di come funziona oggi il mondo del lavoro da noi...

F.Netri 6 anni fa su tio
Curioso e paradossale come un social-comunista, che ha fatto da sempre una lotta spietata ai "padroni" e ai loro soldi, ora lanci l'allarme sul pericolo che ora i "padroni" possano scappare.
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