Cerca e trova immobili

CANTONEPensioni d'oro: Pronzini torna alla carica

20.03.18 - 12:07
Una nuova interpellanza del deputato MPS chiede chiarezza al Consiglio di Stato su modalità e controlli
Tipress
Pensioni d'oro: Pronzini torna alla carica
Una nuova interpellanza del deputato MPS chiede chiarezza al Consiglio di Stato su modalità e controlli

BELLINZONA - Matteo Pronzini non molla. A quasi una settimana dalla decisione del Parlamento di non impugnare il decreto di abbandono firmato dal Procuratore Generale Noseda, il deputato MPS torna alla carica con una nuova interpellanza puntando i riflettori sulla «minaccia» derivante da alcuni «pericolosi conflitti d’interesse» a Palazzo delle Orsoline.

A tornare d’attualità è la questione delle «pensioni d’oro» dei consiglieri di Stato - già oggetto di un’interrogazione datata marzo 2017 ed evasa lo scorso dicembre - e in particolare le «modalità con cui, da decenni, vengono decise e gestite le rendite; modalità che non mancano di sollevare interrogativi intorno all’assenza o comunque alla carenza di meccanismi efficaci di verifica e di controllo», sottolinea il deputato MPS rivolgendo all’Esecutivo cantonale una lunga sequenza di ventuno domande sulla questione in cui si chiede chiarezza su regole procedurali ed impugnabilità delle decisioni.

Le domande al Consiglio di Stato

1. Da chi, con quale strumento giuridico e seguendo quali regole procedurali vengono decise le rendite dei Consiglieri di Stato partenti (nonché le rendite vedovili e per orfani)?

2. A chi vengono notificate, o in altro modo trasmesse, le decisioni di cui al punto 1? Si chiede di essere espliciti, in particolare elencando in modo chiaro ed esaustivo i destinatari instituzionali  (enti, servizi dell’amministrazione cantonale, ecc.).

3. Le decisioni di cui al punto 1 sono impugnabili?

a. Se sì, davanti a quale autorità e entro quale termine?

b. Chi è legittimato a ricorrere (si invita a rispondere in modo preciso, concreto e circonstanziato, non limitandosi a citare le norme che fissano in termini generali i criteri per il riconoscimento della legittimazione attiva)?

c. E’ ipotizzabile un’impugnazione da parte di un ricorrente che non sia un potenziale beneficiario di una rendita?

d. Se del caso, sono già stati interposti ricorsi? Da chi (potenziale beneficiario o altre persone o enti), davanti a quale autorità e con quali esito e seguito? 

4. La Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato, oggi Istituto di previdenza, è (stata) coinvolta nell’allestimento e/o nella cura del seguito delle decisioni di cui al punto 1?

a. Se sì, a quale stadio, secondo quali modalità di collaborazione, con quali competenze (consultive? decisionali?) e per l’assolvimento di quali precisi compiti?

b. Se no, per quali motivi?

5. La Divisione delle risorse del DFE è (stata) coinvolta nell’allestimento e/o nella cura del seguito delle decisioni di cui al punto 1?

a. Se sì, a quale stadio, secondo quali modalità di collaborazione, con quali competenze (consultive? decisionali?) e per l’assolvimento di quali precisi compiti?

b. Se no, per quali motivi?

6. Agli ex Consiglieri di Stato viene applicato il contributo sostitutivo AVS concesso ai funzionari che vanno in pensione prima di beneficiare della rendita del I pilastro?

a. Se sì, a quali esatte condizioni?

b. Il contributo sostitutivo è stato riconosciuto ai consiglieri partenti a prescindere dalla loro età e/o dagli anni di permanenza?

c. In virtù di quale precisa base legale? Nel rispondere a questa domanda mi auguro che il CdS non abbia l’audacia di tirare in ballo l’art. 20 della legge onorari riguardanti le “disposizioni integrative”. Il rinvio al regolamento
dell’Istituto di Previdenza riguarda infatti “i casi non previsti dalla presente legge” e sicuramente non “le prestazioni” da esse non previste. In altre parole il rinvio non consente certo di aggiungere a un regimenti di privilegi un ulteriore privilegio che non è minimamente contemplato nella legge onorari. Una simile interpretazione oltre ad essere chiaramente arbitraria, costituirebbe un abuso manifesto di diritto.

7. Quali meccanismi sono stati messi in atto per garantire il rispetto dell’art. 12 cpv. 1 della legge sull’onorario e sulle previdenze a favore dei membri del Consiglio di Stato del 19 dicembre 1963?

8. Il CdS nella risposta alla mia interrogazione 10 marzo 2017 (Chiarezza sui vitalizi dei consiglieri di stato) ha indicato che nel 2016 sono stati 16 ex consiglieri di stato a beneficiare del vitalizio. Nel 2016 e nel 2015 quanti sono stati gli ex consiglieri di stato che non hanno avuto diritto, sulla base dell’articolo 12,  a percepire il vitalizio e quanti che hanno percepito un vitalizio ridotto?

9. Si prega di descrivere compiutamente l’iter attraverso il quale informazioni rilevanti ai fini dell’art. 12 giungono o possono giungere all’autorità preposta alla gestione delle rendite.

10. Quali problemi sono sorti o possono sorgere riguardo alla raccolta e/o al trattamento giuridico di tali informazioni, specie nel caso di attività indipendente svolta mediante coinvolgimento (se del caso come azionista o socio) in persone giuridiche?

11. Come vengono analizzate e gestite tali situazioni?

12. Negli ultimi 30 anni, quanti sono stati i casi di non-corresponsione o successiva riduzione o perdita della rendita sulla base del citato articolo 12 della legge onorari? Si invita a descrivere brevemente la casistica.

13. Viene richiesto, al beneficiario di una rendita, di esibire periodicamente al Consiglio di Stato o a un’altra autorità le decisioni di tassazione e/o altri documenti che lo riguardano, al fine di garantire il rispetto dell’art. 12?

Se sì:

a. Chi si occupa di richiederlo, secondo quali modalità e con quale frequenza (semestrale, annuale, ...)?

b. Di quali documenti esattamente viene richiesta la produzione?

c. Vi sono stati casi di mancato riscontro da parte degli interessati e, nell’affermativa, con quali conseguenze sulla corresponsione della rendita?

Se no: 

d. Come giustifica il Consiglio di Stato tale omissione?

e. Chi è da ritenere politicamente / giuridicamente responsabile dell’assenza di tali controlli?

14. Negli ultimi 30 anni, il Controllo cantonale delle finanze, rispettivamente i servizi d’ispettorato che l’hanno preceduto, hanno svolto delle revisioni (ordinarie o speciali) o altri tipi di verifiche sulla concreta applicazione (in generale o riguardo a singoli casi) delle regole che definiscono il regime pensionistico dei Consiglieri di Stato e dei loro famigliari?

Se sì:

a. Sono stati riscontrati problemi o dubbi riguardo alla correttezza di determinate decisioni oppure all’interpretazione o all’applicazione di determinate norme? Se del caso, precisare la natura di tali problemi o dubbi.

b. In tal caso, come ha reagito il Consiglio di Stato alle segnalazioni del CCF o degli analoghi servizi che lo hanno preceduto?

c. Si chiede di produrre ogni eventuale rapporto, nota, memorandum, ecc. (anche interno/a) allestito/a dal CFF o dal citati servizi negli ultimi 30 anni, nonché eventuali risposte o prese di posizione del Consiglio di Stato, della Cassa pensione/Istituto di previdenza o di servizi dell’amministrazione, su questioni riguardanti le pensioni degli ex Consiglieri di Stato e dei loro famigliari;

Se no:

d. Per quale ragione il CdS non ha mai ritenuto di incaricare il CCF, o i preesistenti servizi di audit, di svolgere una revisione in questo delicato settore?

15. Se esistenti, si chiede di produrre eventuali pareri giuridici su aspetti riguardanti il tema delle pensioni degli ex Consiglieri di Stato e dei loro famigliari, allestiti dal Consulente giuridico del Consiglio di Stato, da servizi dell’amministrazione cantonale o da periti esterni durante gli ultimi 30 anni.

16. La Commissione della gestione e delle finanze ha già attivato l’alta vigilanza su questo settore?

Se sì:

a. Quando, su quali problematiche, evidenziando quali criticità e ricevendo quali riscontri dal CdS?

b. Si chiede in tal caso di rendere accessibili tutti i documenti in possesso del CdS, ivi compresa la corrispondenza CGF/CdS.

17. Negli ultimi 30 anni, dove sono stati depositati gli incarti concernenti le pensioni degli ex Consiglieri di Stato e dei loro famigliari, e chi vi ha avuto accesso?

18. Attualmente dove si trovano gli incarti e chi vi ha accesso?

19. L’esperto esterno di cui all’art. 3 cpv. 1 del decreto legislativo del 23 febbraio 2015 ha potuto avere accesso agli incarti?

Se sì:

a. Per la prima volta in veste di esperto esterno, o già precedentemente in altre funzioni (specificare quali)? 

b. Se ha avuto accesso agli incarti, qual è stato il suo apprezzamento al riguardo?

c. Tale apprezzamento figura in un documento (lettera, e-mail, nota, ecc.) o in un verbale? (In tal caso si chiede di produrre il/i documento/i)

d. Se no, per quali motivi al perito non è stato concesso l’accesso agli incarti?

20. Qualora si verifichi un evento comportante la modifica o la soppressione di una rendita, chi deve attivarsi e allestire il relativo progetto di decisione?

21. La persona lo deve fare spontaneamente o su richiesta di qualcuno? Se del caso, si prega di precisare chi è quel qualcuno.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

bananasplit 6 anni fa su tio
Bravo Pronzini ... ma adess te scominci a romp.. ere ! Aspetta le votazioni che, vediamo se i cittadini si ricordano anche delle tue lotte, di chiarire il malandazzo a Palazzo !!! 100x100 ab

KilBill65 6 anni fa su tio
Bravo Pronzini continua cosi....Bravissimo a trovare le "gabole" del nostro governo....
NOTIZIE PIÙ LETTE