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CANTONEPoveri che vivono in zone chic: «Qui non è più un paradiso»

10.04.18 - 07:59
Dove abitano i ticinesi che beneficiano dell'aiuto sociale? Osservando i dati comune per comune, non mancano le sorprese. Ad Ascona i poveri «sono in aumento costante»
tipress/Roberta Pantani
Poveri che vivono in zone chic: «Qui non è più un paradiso»
Dove abitano i ticinesi che beneficiano dell'aiuto sociale? Osservando i dati comune per comune, non mancano le sorprese. Ad Ascona i poveri «sono in aumento costante»

ASCONA - «Abitano in alcune case del nucleo e in pochi palazzi popolari». Girando tra le vie ordinate e le villette di Ascona, è difficile accorgersene. Ma nella perla del Verbano i beneficiari d'assistenza sono aumentati negli ultimi quattro anni del 20 per cento. Da 69 nel 2014 agli 81 di oggi. «Non è evidente, su una popolazione di cinquemila persone e tanti turisti» spiegano dal controllo abitanti: «Ma il fenomeno è costante».

A macchia di leopardo - Non solo Chiasso. Il “bronx” ticinese è diffuso a macchia di leopardo, e spunta anche dove meno te lo aspetti: tra le ville vista lago di Porza, le piscine di Collina d'Oro, i campi da golf di Ascona, così come nei comuni più popolari. Il trend è costante a livello cantonale, si sa: a dicembre l'aumento è stato del 14 per cento rispetto a un anno prima, per un totale di 8077 persone. Ma dove abitano i ticinesi poveri? 

I dati comune per comune - Lo abbiamo chiesto al Dss. Dai dati fornitici (Ust 2016) emerge una fotografia dettagliata, comune per comune, della geografia assistenzale del Ticino.

Da Lugano alle Tre Valli - La città con il maggior numero di beneficiari è Lugano: 2257 persone, ma rappresentano “solo” il 3,5 per cento dei residenti. In cima alla classifica, in proporzione, c'è Chiasso (572 persone, il 7 per cento) seguita da Bellinzona (965 persone, il 5,3 per cento) e dalle Tre Valli (Cresciano e Bodio oltre il 4 per cento, il doppio della media cantonale).

Città che vai, servizi che trovi - Dietro agli spostamenti della popolazione indigente ci sono i prezzi del mercato immobiliare, ma non solo. «L'erogazione degli aiuti sociali è di competenza comunale e i servizi offerti ai cittadini in difficoltà variano molto da un comune all'altro» spiega Spartaco Calvo, ricercatore della Supsi e co-autore di una recente ricerca sui giovani ticinesi in assistenza. «Più vi è concentrazione di persone bisognose – osserva – più il comune in genere è attrezzato». Questo attira altri cittadini nella stessa situazione, in un effetto-risucchio che preoccupa.

L'appello di Chiasso - «Il turismo dell'assistenza esiste ed è innegabile, va affrontato al più presto» osserva la capo-dicastero Socialità di Chiasso Roberta Pantani. «La nostra città fa un servizio ai comuni vicini e a tutto il Ticino, e questo andrebbe riconosciuto. Abbiamo chiesto al Cantone di sostenerci di più finanziariamente, aspettiamo risposte».

tipress/Roberta Pantani

Le isole (meno) felici - Qualcosa, nel frattempo, sta cambiando anche nelle “isole felici” al capo opposto della classifica. Nei piccoli comuni dove i poveri si contano su una mano. «I casi da noi sono contenuti, ma abbiamo un operatore sociale in condivisione con i comuni di Lamone e Cadempino» spiegano dalla segreteria comunale di Manno. Qui la percentuale è vicina allo zero, come a Cugnasco e Collina d'oro (si veda la tabella qui sotto per numeri e percentuali comune per comune, nei vari distretti).

La perla del Verbano - Anche ad Ascona dall'inizio di quest'anno è attivo un assistente sociale: «I residenti che beneficiano dell'aiuto sono una minoranza in aumento – spiegano dal controllo abitanti – . Si concentrano nel nucleo storico e in pochi palazzi popolari». Qui «negli ultimi anni le cose sono peggiorate, schiamazzi notturni e furti, la polizia viene sempre più spesso» racconta una 62enne in assistenza residente in via Delta. «Certo c'è di peggio, ma non viviamo certo in un paradiso. Un tempo forse. Ora non più».

 

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