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CANTONE«Senza LIA è anarchia»

08.03.18 - 10:46
La delusione dell'Unione Associazioni dell'Edilizia: «La decisione del Governo dimostra scarsa considerazione per il nostro settore»
«Senza LIA è anarchia»
La delusione dell'Unione Associazioni dell'Edilizia: «La decisione del Governo dimostra scarsa considerazione per il nostro settore»

LUGANO - «Un artigianato serio e professionale è fondamentale, ma questo tema è fortemente messo in discussione dalle recenti decisioni del TRAM in merito alla LIA». Non nasconde la propria preoccupazione l'Unione Associazioni dell'Edilizia (UAE), dopo la recente decisione del Governo di abrogare l'albo degli artigiani.

«I relativi aspetti giuridico legali - aggiunge l'UAE rappresentano sicuramente un tema, ma un ritorno alla situazione precedente all’implementazione della LIA – vale a dire di pressoché anarchia nell’artigianato dell’edilizia – costituirebbe senza ombra di dubbio un‘importante passo indietro per la nostra società e metterebbe in discussione numerosi posti di lavoro ma anche di apprendistato».

L'UAE ricorda come molti artigiani, lavoratori e sindacalisti abbiano creduto in questo progetto e si siano messi in gioco dedicandovi tempo e risorse. «Per evitare che ci si dimentichi della realtà, abbiamo coniato una spilla destinata a chi condivide il nostro progetto che, comprensibilmente, non può raccogliere l’unanimità. Difficile infatti immaginare una legge che abbia solo vantaggi e venga sostenuta da tutti», sottolinea l'Unione Associazioni dell'Edilizia.

La scritta sulla spilla “SALVIAMO LA LIA anche per i nostri giovani“ (che sarà distribuita in occasione di Espoprofessioni) vuole contribuire a far riflettere l’opinione pubblica sull’importanza delle imprese artigianali, non solo in ambito economico ma anche sociale.

«In considerazione della decisione del Consiglio di Stato di intraprendere i passi necessari all’abrogazione della LIA, che dimostra chiaramente una scarsa considerazione per il nostro settore professionale, riteniamo ormai inutile e fuori luogo la nostra presenza a Espoprofessioni», conclude L'UAE.

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COMMENTI
 

Cleofe 6 anni fa su tio
per il rinnovo di questo ALBO ASSURDO, richiesta estratto ufficio esecuzione e fallimenti. Online CHF 37.- Sportello CHF 17.- calcolando che ne ho bisogno due, oltre a tutti gli altri documenti, se non e' rubare questo....

Zep 6 anni fa su tio
"Senza la LIA è anarchia", scrivono questi despoti del cartello dell'edilizia: senza la LIA è Libertà! Basta con le estorsioni "legittimate" dalla LIA, incassate dall'Unione Associazioni dell'Edilizia, "legittimata" a decidere chi lavora e chi no, "legittimata" a incassare gli introiti delle tasse di iscrizione e delle sanzioni, "legittimata" a disporre di personali sgherri, gli sgherri della commissione di vigilanza, per perseguire chi non sottostia a questa legge ormai sancita come ILLEGITTIMA!

Lucadue 6 anni fa su tio
Ma come mai emerge in modo così virulento questa avversione a lavorare di sabato? Dalla paura di non avere il tempo di andare in Sinagoga? Da pensionato che lavoricchia mi viene spontaneo l'affermare che il lavoro di sabato rende di più: i telefoni non suonano, nessuno o quasi arriva ad interrompere e alla fine il lavoro fatto è più preciso. Alla domenica è ancora meglio. Se a un operaio disposto a lavorare di sabato viene corrisposto del tempo libero in settimana, questo lo vedo come un vantaggio per entrambe le parti. Però per i $indacati sfacciati, prepotenti e appoggiati dalle quote sindacali, tutto questo va contro i DIRITTI di quella classe operaia che deve guadagnarsi la pagnotta, e magari o forse anche la ricotta, ma assolutamente non di sabato. Si lasci lavorare la gente quando è /ha tempo e non si rompano le scatole.

MIM 6 anni fa su tio
UAE, vive di percezioni anche lei. Un male comune a molte associazioni altolocate.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Conosco un impresario in valle che dopo una settimana di pioggia ha chiesto ai suoi operai di presentarsi un sabato mattina per concludere un lavoro (muro esterno di contenimento). Gli operai hanno accettato di presentarsi e hanno concluso il lavoro. C'è un individuo esterno che pure i lavoratori conoscono che non ha molto a genio l'impresa e il committente del lavoro infatti ha cercato più volte di intralciare il cantiere. Ha fatto una segnalazione anonima e dopo qualche ora si sono presentati degli ispettori che hanno interrotto il cantiere e imposto una multa alla ditta. Eppure gli operai hanno affermato di essere lì per loro volontà. In fondo se ti piace un lavoro hai anche delle soddisfazioni nel vederlo finito bene. Quindi dei lavoratori devono essere multati perché lavorano un sabato mattina dopo una settimana di pausa dovuta alla pioggia? Non mi stupisce che una legge così demenziale sia stata un fallimento. Buona giornata a tutti.

Salbra 6 anni fa su tio
E ora che Berna ( La vera Svizzera) ha emesso il Deo Profundis per la LIA ....solita legge ticinese ( arraffare ad ogni costo...)...,mi sa che starà preparando anche qualche cosa contro l'altra legge ticinese....il furto di collegamento....mah speriamo bene !!!

beta 6 anni fa su tio
Certa gente, per certe leggi e cavilli che emana, dovrebbe mettersi davanti a uno specchio e sputarsi sperando che anneghi . Buona notte .

Anarchico 69 6 anni fa su tio
Risposta per moma

Anarchico 69 6 anni fa su tio
Chi le dice che non faccia parte dei tantissimi Svizzeri che si fanno la casetta o l’appartamento dove non esiste lo stato , e ritorna in questa valle di lacrime solo perché ha una ditta?????

ugobos 6 anni fa su tio
delusi di cosa? il coverno non puo far quello che volete voi. andate a far fare esampi ad artigiani che fanno quel lavoro da molti anni e voi non sapete neanche di essere in svizzera`? ma dove vivete? siete da denuncia per i danni che avete provocato. il giocattolo si è rotto adesso piangono ma fate proprio pena. come minimo dovreste pagare i danni creati. e nascondervi altro che far le vittime

ugobos 6 anni fa su tio
ormai abbiamo i politici che ci meritiamo. non credo che alla fine è solo colpa loro dei danni che stanno creando.

ugobos 6 anni fa su tio
altra cosa da fare è licenziare l 80 % dei dipendenti statali. che hanno proprio rotto ogni giorno con nuove leggi. chi non ha a che fare con sti ....... non puo immaginare quanti problemi creano. alla fine ci sono 1000 cose da fare e lasciamo lavorare sti poveretti

Anarchico 69 6 anni fa su tio
Risposta a ugobos
Sono d’accordo ma non bisogna licenziare solo l 80%, ma il 100% se no si corre il rischio di non estirpare del tutto il cancro che provocano questa gente alla società

moma 6 anni fa su tio
Risposta a Anarchico 69
Dovresti andare a vivere dove non c'ê stato, un bel posto che non è nemmeno tanto lontano da qui. Li lo stato non esiste, o meglio esiste uno stato diverso, meglio o peggio del nostro? Vacci e poi torna a dircelo.

Anarchico 69 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Legga sopra

moma 6 anni fa su tio
Risposta a Anarchico 69
Aaaa ecco, leggo ditta, vuol dire ricchezza? privilegi? se cosi fosse, facile fare l'anarchico, ho i soldi e pago. Io vivo qui invece e accetto questo stato, che magari non sarà il massimo, ma è meglio di molti altri, moooolto meglio.

Anarchico 69 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Ahahahah buona serata

SosPettOso 6 anni fa su tio
Pretendono la LIA che certifichi le qualifiche ma poi sui cantieri son tutti assunti come manovali...

ceto1960 6 anni fa su tio
Complimenti hai centrato il problema. Ammesso e non concesso che il lavoro del diplomato sia effettivamente migliore la signora deve poter scegliere se pagare 1600 e avere un ottimo lavoro o accontentarsi di un lavoro meno qualitativo e spendere 600 perché magari 1600 non può permetterseli. Quindi con la LIA era o paghi 1600 o se non hai soldi ti arrangi o lasci andare tutto in malora. Penso che una soluzione semplice e che poteva essere sostenibile era mettere un limite per ogni lavoro per esempio per lavori sotto 10’000 nessun obbligo, sopra si

87 6 anni fa su tio
Risposta a ceto1960
Esatto, ci voleva un tetto limite di spesa, oltre il quale il committente poteva assumere artigiani non LIA (come con gli impresari costruttori). Inoltre la commissione di vigilanza LIA pretendeva che il committente segnalasse di propria iniziativa le imprese che assumeva, in questo modo la commissione si trovava già tutto bello pronto con fatica minima. Lo Stato dovrebbe incentivare l'assunzione di imprese registrate LIA tramite sussidi o deduzioni fiscali, invece che sbattere via denaro pubblico per mantenere i nostri politici buffoni incapaci di fare il proprio lavoro senza andare a sbattere il naso ogni volta.¶ Il giardiniere da 1'600.- fr, per essere iscritto alla LIA, NON deve per forza avere il diploma da giardiniere, è sufficiente che abbia lavorato per tot (5?) anni come giardiniere non qualificato (da certificare con il pagamento dell'AVS), e chiedere una deroga sui requisiti di iscrizione.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Si ritirano da Espoprofessioni: ma bravi, i migliori complimenti per una decisione cosi seria e responsabile. Se questi sono i nostri artigiani...

WGWG 6 anni fa su tio
Permessi facili - Argo 1 - Rimborsi facili - Lia - ecc ecc c’è ne per tutti i gusti.

WGWG 6 anni fa su tio
Risposta a WGWG
E non si dimentichi ; prima gli altri !

daniele77 6 anni fa su tio
atteggiamento infantile, ma certo facciamo pagare ai giovani che visitano espoprofessioni. complimenti, continuate cosi che siete dei grandi, anzi, delle grandi..... siete ridicoli, non c'è altro da dire

gmogi 6 anni fa su tio
Trovata la scusa per uscire da Espoprofessioni? Tutti i settori avrebbero bisogno di considerazione. Non solamente che riesce ad avere le maniche in pasta in politica

Biagio 6 anni fa su tio
Spero che alle prossime elezioni il popolo ticinese ricordi tutto ..... Lo spero vivamente.

UBA1 6 anni fa su tio
Risposta a Biagio
Come hai ragione!

87 6 anni fa su tio
Create un albo artigiani "tipo LIA", e sussidiate chi assume le imprese qui registrate. In questo modo abbatterete le differenze economiche tra le imprese con i requisiti di iscrizione (diplomi, esperienze, ecc.) e le imprese "improvvisate" (chi non ha le possibilità burocratiche e finanziarie per iscriversi). Anche le imprese "improvvisate" hanno le capacità di fare dei lavori, basate sulle proprie esperienze, magari non certificabili.

87 6 anni fa su tio
Risposta a 87
P.Es.: una signora anziana, proprietaria di casa sua, non può assumere il suo vicino per tagliarle il suo prato, perchè il vicino non è giardiniere e quindi non ha i requisiti LIA. Seriamente?! Ci vuole il diploma da giardiniere per tagliare un prato? Il giardiniere diplomato costerebbe 1'600.- fr all'anno, contro i 600.- fr all'anno del vicino di casa. Se lo stato sussidiasse la sig.ra, questa potrebbe effettivamente assumere il giardiniere diplomato, altrimenti è ovvio che lei si orienti verso il vicino di casa.

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Esempio perfetto.

UBA1 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Ah che bel ragionamento! Ci vuole un giardiniere per tagliare un prato?.....se ognuno facesse il mestiere che sa fare invece di improvvisarsi tutti a fare tutto il mondo andrebbe meglio...

gabola 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Hai ragione,mi chiedo uno cosa fa a fare un apprendistato tipo giardiniere che tanto lo si puo fare anche senza e trovi piu facilmente lavoro a prezzo piu vantaggioso...questa è la mentalità che sta mettendo in ginocchio il nostro cantone

87 6 anni fa su tio
Risposta a gabola
Avete mai comprato mobili da Ikea, Conforama, ecc.? Li avete montati voi? Secondo il vostro ragionamento, oltre all'errore etico di aver acquistato il mobile da una fabbrica e non dall'artigiano (mobile Ikea 700.- fr con le sue finiture; artigiano mobile analogo con finiture "imprecise" 1'800.- fr), almeno avreste dovuto chiamare il falegname iscritto alla LIA per il montaggio.¶ I committenti devono assumere imprese di costruzione edile per commesse dal valore superiore ai 30'000.- fr; la LIA non poteva imporre un limite minimo anche per le commesse artigianali?¶ Nel caso del giardiniere: dubito che l'apprendistato giardiniere duri 3 anni per tagliare prati (lo stesso impegno necessario per il montaggio dei mobili qui sopra). La sig.ra dovrebbe coinvolgere il giardiniere per la potatura delle piante nel giardino, che dovrebbbe essere svolto con maggior precisione. Altrimenti vietiamo la vendita di attrezzature (trapani, tosaerba, ecc.) a chi non ha l'iscrizione all'albo di turno.¶ Il libero commercio è poter scegliere da soli a chi dare il proprio denaro per delle prestazioni; se mi costa meno il vicino piuttosto che il giardiniere per tagliare il prato ogni due settimane, andrò dal vicino e ci risparmio 1'000.- fr all'anno (già che dovrò sbatterne via 365.- di Billag/Serafe).¶ Inoltre ho detto che sarebbe lo Stato che dovrebbe incoraggiare i clienti ad assumere imprese iscritte all'albo "tipo LIA" tramite dei sussidi (o deduzioni imposte), dimostrando la regolare fattura emessa da chi è iscritto all'albo LIA dovrebbe essere in grado di fare. Sulla fattura l'artigiano dovrebbe indicare oltre alle solite informazioni, anche il numero di iscrizione LIA.

gabola 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Ora inveve di andare da ikea si puo ancora far entrare l'artigiano targa blu che almeno ti costa ancora meno e te lo montano pure,come gia detto nell'ultimo anno ho visto un sensibile diminuzione di furgoni targati I,ora staremo a vedere,spero di sbagliarmi ma ho un po di dubbi,

87 6 anni fa su tio
Risposta a gabola
La tua è soggettività, pensi che la LIA abbia risolto qualcosa, ma non ha fatto nulla, se non creare confusione, e che nemmeno i responsabili della commissione di vigilanza sapevano come comportarsi in casi particolari.¶ Conosco committenti che assumevano aziende ticinesi compiacenti per dei lavori, ma l'azienda ticinese doveva incaricare personale in prestito di ditte italiane per quel determinato lavoro. Quindi l'auto (o il furgone) azzurra arrivava comunque in cantiere con i suoi prezzi, e c'era solo un lieve sovrapprezzo per avere il servizio dell'iscritto all'albo ticinese. Questo succedeva quando l'azienda italiana faceva lavori grossi in Ticino, ma non aveva tempo o voglia di perdersi in burocrazia inutile. Eh sì, la LIA che tiene lontani gli azzurri, li scoraggiava solo per lo sbattimento per avere l'equipollenza dei requisiti, mica perchè non sono capaci di fare i lavori; i residenti in Ticino invece si iscrivevano solo perchè buona parte del fastidio burocratico l'avevano già risolto.¶ In ogni caso, un mobile fatto dall'artigiano azzurro costerebbe comunque meno dell'artigiano rossocrociato (affitti, stipendi, ecc), ma dubito che il mobile azzurro sia più economico delle mega-fabbriche della ditta svedese.¶ Quindi alla fine la LIA si è dimostrata un pasticcio per cercare di fermare le ditte estere, di cui molte hanno i requisiti per l'iscrizione all'albo, ma principalmente la LIA ha danneggiato l'artigiano residente che per non andare in disoccupazione si reinventava come poteva (p.es il diplomato con AFC in un settore, ma che padroneggia anche le basi di altre professioni artigianali); o il neodiplomato che finito l'apprendistato NON aveva ancora i requisiti di 3 anni di pratica professionale post-diploma; o l'emigrato che proviene da un paese dove non esistono certificati di capacità, ma solo la scuola della pratica professionale empirica (e che potrebbe bagnare il naso ai nostri artigiani diplomati).¶ Il diploma è un bel pezzo di carta, ma non dimostra che chi lo possiede sappia lavorare veramente.¶ La LIA potrebbe essere uno strumento valido, peccato che chi ci lavora sopra non sia in grado di fare il proprio lavoro. Servirebbe un albo per i politici, dove dimostrano che sono realmente capaci di fare gli interessi del popolo nel rispetto della legge, e senza spremere il denaro dai cittadini per buttarlo al vento.

87 6 anni fa su tio
Risposta a UBA1
Avete mai comprato mobili da[...] Vedi la mia risposta @gabola. Ah, dimenticavo l'enorme efficienza della LIA. Per montare una cabina doccia in vetro, secondo la LIA (come da FAQ del sito), devi assumere un idraulico per la posa e gli allacciamenti del piatto della doccia, E devi assumere un vetraio per il montaggio delle pareti della cabina doccia! L'idraulico a quanto pare non è in grado di mettere a piombo i binari della cabina doccia; fare i buchi nel muro per fissarli con bussole e viti; fare il filo di silicone per sigillare il tutto, ma è in grado di fare gli stessi lavori solo per fissare il piatto doccia.¶ Assumendo due artigiani per lo stesso oggetto di lavoro, il cliente però deve pagare il doppio delle trasferte, e tutti i supplementi commerciali delle imprese.¶ Ripeto: la LIA avrebbe dovuto integrare almeno un tetto sotto il quale ci si può affidare a imprese non iscritte all'albo, in modo analogo all'albo degli impresari costruttori (fino a commesse di 30'000.- fr non è obbligatorio appoggiarsi alle imprese iscritte all'albo).

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a UBA1
Io so fare molti lavori senza avere fatto particolari scuole e senza avere certificati, lavori che faccio per me e a volte li faccio per chi me lo chiede, lavoro bene anche se impiego molto più tempo, risparmio un sacco di soldi e non chiamo mai quasi nessuno e trovo moltissime soddisfazioni in quello che faccio. Ovvio che chi la pensa come te è lo fa per una questione di marketing per far guadagnare gli altri......il mio mondo va meglio così!!!!

Telma 6 anni fa su tio
Incredibile ma vero! Si ritirano da espoprofessioni. E che colpa ne hanno i nostri giovani? COMPLIMENTI! Ma la vostra presenza a Espoprofessioni era solo fatta in funzione della spilla? E poi: come si fa a sostenere una legge che è chiaramente fuori legge? INCOMPRENSIBILE! Ma la vogliamo capire che la via del protezionismo non porta da nessuna parte?

daniele77 6 anni fa su tio
Risposta a Telma
lo scopo LIA era uccidere la concorrenza, punto e basta. era per gli interessi di pochi. ma fortunatamente c'è chi ha combattuto e vinto

gabola 6 anni fa su tio
Risposta a daniele77
Io ho amici e parenti che lavorano in propio in diversi ambiti,hanno fatto la lia,senza troppi problemi e hanno continuato a lavorare come prima,ora staremo a vedere una volta riaperto il seraglio dei padroncini italiani cosa succede...sperem ben

rompibal 6 anni fa su tio
Se si fa non va bene, se non si fa non va bene, svegliatevi artigiani, abbiate il coraggio di denunciare chi tra di voi vuol fare il furbo, altrimenti è inutile piangere.

elvicity 6 anni fa su tio
ma perché non vi mettete al tavolino .. politici e sopratutto artigiani e discutete come si potrebbe impostare una legge in ordine, che funzioni. Cosa volete che sanno quelli con camicia e cravatta cosa sta succedendo nel mondo lavorativo. Un minimo di tutela ci vuole, ma bisogna trovare la strada giusta e più corretta.

tip75 6 anni fa su tio
anarchia è fare leggi che non rispettano la legge, è incredibile la presunzione dei nostri politici e capi di associazioni, aveva ragione Einstein...
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